<Soul non verrà, vero?> chiese Liz con aria seccata.
<È solo un po' in ritardo> provò a difenderlo Tsubaki, sorridendo come al solito.
Kid osservava con aria maniacale le lancette dell'orologio. <A questo punto gli conviene essere in ritardo di un numero pari di minuti, altrimenti - - - >.
Liz tappò la bocca al corvino con i capelli che quasi le si rizzavano sulla testa per la rabbia. <Kid, non è giornata, va bene? Non ti azzardare a tirare in ballo le tue solite fisse>.
Il povero ragazzo rabbrividì al tono duro della fidanzata.
<Ah ah ah! Sorellina, sei proprio forte> rise Patty, mangiucchiando gli stuzzichini che il cameriere aveva portato loro poco prima.
<Maka, tu non hai nulla da dire?>.
Interpellata, la bionda sollevò gli occhi dal bicchiere.
<Come mai Soul non è uscito di casa insieme a te?>.
La ragazza alzò le spalle al cielo, scuotendo la testa.
<Era già uscito. Pensavo di trovarlo qui, invece chissà dove è andato a cacciarsi quell'idiota!>.
Tsubaki guardò l'amica. <Tutto a posto, Maka?>.
La bionda corrugò le sopracciglia, confusa. <Certo, perché me lo chiedi?>.
La corvina scosse le spalle, sorridendo.
In quel momento il campanello suonò segnando l'entrata nel locale di un nuovo cliente.
<Eccolo finalmente!>. Liz alzò una mano in aria, facendo cenno all'albino. Lui mutò impercettibilmente la propria espressione, lasciandosi andare ad un fugace ghigno.
Patty e Tsubaki si unirono alla maggiore delle Thompson nell'accogliere l'amico, mentre Kid iniziò la sua solita paternale sul fatto che se fosse arrivato quindici secondi più tardi avrebbe avuto un ritardo di dieci minuti esatti.
Maka gli rivolse a mala pena qualche parola, evitando accuratamente di incrociare lo sguardo con il ragazzo. Nemmeno quando lui si sedette al suo fianco, lei si scompose. Agli occhi di Tsubaki sembrava quasi tra i due fosse accaduto qualcosa. Anche se non riusciva a decidersi se fosse stato stato qualcosa di positivo o di negativo.
<Allora, cosa hai fatto finora?> indagò Liz, ancora seccata per il ritardo dell'albino.
Soul si tolse la sciarpa, passandola d'istinto a Maka, la quale iniziò a piegarla ascoltando la spiegazione del ragazzo.
<Ho incontrato una vecchia conoscenza. Un incontro che avrei preferito evitare>.
Incuriosito, Kid smise di lagnarsi. <Di chi parli?>.
L'albino lanciò un'occhiata a Maka prima di rispondere. <Angie>.
Il silenzio calò nel gruppo. Tutti fissarono Maka cercando di non farsi notare dalla stessa. Tra lei e Soul non c'era nulla di ufficiale, ma tutti erano a conoscenza del loro rapporto.
<Davvero? E come sta?> chiese la bionda sorridendo innocentemente.
<Ehm, bene> disse incerto Soul, non sapendo come interpretare l'atteggiamento della ragazza.
<SOUL!!! FINALMENTE CI HAI DEGNATO DELLA TUA PRESENZA! SAPPI CHE NON TI PERDONERÒ MAI PER AVER OSATO ARRIVARE DOPO DI ME!>.
<Ben detto! Te la faremo pagare!>.
L'albino venne attaccato da un ragazzo dai caratteristici capelli azzurri e da una bambina con due lunghe code scure ai lati della testa.
L'azzurro afferrò l'amico con una tecnica da wrestling di immobilizzazione, mentre la ragazzina si attaccò ad un suo braccio, tirandolo con tutte le sue forze.
<Black Star, Angela, cosa state facendo!?>. Tsubaki non alzò nemmeno il tono di voce, eppure le ombre sul suo viso la resero talmente terrificanti da far sbiancare i due.
<Ma... ma è arrivato tardi> tentò di spiegare Black Star, allentando la presa quel tanto che bastava per permettere a Soul di tornare a respirare.
<Tsubaki nee-chan> gioì Angela, andando ad abbracciare la ragazza.
Un 'awww' si levò in coro dalle sorelle Thompson, che, contagiate da quella manifestazione di affetto, si strinsero l'una all'altra.
<Ehi! Giù le mani dalla mia ragazza> protestò Black Star, lanciando un'occhiata torva alla bambina che stava monopolizzando le carezze di Tsubaki.
<Non sarai mica geloso?> lo punzecchiò Maka, provocando una risata generale nel gruppo.
Black Star arrossì per l'imbarazzo, stringendo la presa su Soul per scaricare la tensione. L'amico iniziò a schiaffeggiarlo sul braccio, assumendo una pericolosa tonalità bluastra.
<Ops, scusa>. Il ragazzo lasciò andare l'amico. <Persino un dio come me fatica a tenere sotto controllo la propria forza>.
<Tu sei pazzo> boccheggiò Soul, dandogli un pugno.
<Va bene, bambini, la vogliamo smettere?> si intromise Maka, dividendo i due che già avevano iniziato a punzecchiarsi.
<Sembra di essere all'asilo> commentò Kid.
<Guarda che è stata tu l'idea di riunirci tutti insieme> gli fece osservare Liz.
<A proposito, cosa dovevi dirci?> chiese Soul.
Il corvino si prese il suo tempo per mettere ordine e lasciare che i suoi amici si tranquillizzassero per bene. L'unica a non sembrare interessata a quello che il ragazzo aveva da dire era Angela, la quale continuava a ripetere con insistenza di volere un gelato. Tsubaki alla fine cedette e le consegnò i soldi per andare dal cameriere e farsi preparare una bella coppa gelato e macedonia.
<Che ne dite di una bella vacanza?>.🎶🎵🎶
Maka controllò l'orologio. Le 13.15. La lezione sarebbe iniziata a breve, quindi avrebbe dovuto correre se voleva arrivare in tempo all'università.
<Scusate ragazzi, ma io devo andare>.
<Ma come, Maka!!> si lamentò Liz.
<E dove dovresti andare?> chiese Black Star con fare annoiato.
<A lezione, stupido>.
<La solita prima della classe, vedo> commentò l'azzurro.
Maka sorrise, mentre una vena iniziò a pulsarle sulla tempia. <Maka-Chop!>. Dopo aver salutato tutti e aver lasciato un certo azzurro mezzo moribondo con del fumo che saliva dalla sua testa, la bionda uscì dal locale.
Fece qualche passo, poi si ritrovò Soul di fianco. <Ti accompagno?>.
<Se ne hai voglia> rispose lei, nascondendosi nella sciarpa. Non avrebbe mai ammesso apertamente quanto quella proposta le avesse fatto piacere.
<Orgogliosa come sempre> ridacchiò Soul, prendendole la mano.
Maka non disse nulla, ma strinse la presa.
<Senti, a proposito di quello che è successo...>.
<Possiamo fare a meno di parlarne?> lo interruppe lei. <Tra noi non è cambiato nulla quindi non vedo la necessità di discuterne>.
Soul serrò le mascelle. Il tono della bionda era stato talmente freddo da fargli dubitare delle emozioni della ragazza. Lui sapeva bene che tra loro c'era qualcosa di profondo, eppure non comprendeva perché Maka fosse tanto restia ad ammetterlo. Anche con se stessa.
< Piuttosto, di cosa avete parlato tu e Angie?>.
<Gelosa?> la beffeggiò Soul.
Lei gli diede uno schiaffo sul braccio, ridendo. <Ma figurati! Sono solo curiosa>.
<Comunque niente di importante. Mi ha solo chiesto come stavo> riassunse lui. Maka intuì ci fosse dell'altro, ma decise di non indagare oltre.
<E della proposta di Kid cosa ne pensi?>.
La ragazza accelerò il passo, controllando l'ora. <Una vacanza al caldo non sarebbe un'idea così malvagia dopo tutto. Solo che adesso sono impegnata con l'università e le nuove apparizioni di Angel>.
<Già, anche Black Star e Tsubaki mi sono sembrati in difficoltà per via del lavoro> rifletté l'albino.
<Ma tra poco ci sono le vacanze di Carnevale, quindi si potrebbe anche fare> aggiunse Maka.
Continuarono a camminare in silenzio fino all'entrata dell'Università di Death City. Lì la bionda lasciò andare la mano dell'albino. Lui si guardò il palmo ora vuoto, avvertendo improvvisamente tutto il freddo dell'inverno.
<Ci vediamo stasera?>.
<Tocca a te cucinare stasera, giusto?>.
Soul sospirò, ridendo. <Ti preparerò il tuo piatto preferito> la rassicurò.
La bionda lo ringraziò con gli occhi.
<Maka!>.
I due si voltarono a guardare il ragazzo che aveva appena chiamato la bionda. Kevin si stava avvicinando salutando l'amica con vigore.
<Ciao!> rispose Maka, scuotendo il braccio a destra e a sinistra.
L'albino guardò torvo il moro andare verso di loro. La sua presenza continuava ad innervosirlo come la prima volta.
Afferrò la bionda per un polso e la tirò verso di sé, obbligandola a girarsi. Approfittando della perdita di equilibrio, le diede un bacio sulle labbra.
<Cazzo fai?> urlò lei scostandosi immediatamente e dandogli un pugno talmente forte da farlo volare via.
Intimorito, Kevin rallentò la sua andatura. <Tutto a posto?> chiese, tenendosi a distanza.
<Oh, Kevin. Sì, tutto bene. Non ti preoccupare> gli rispose lei, sistemandosi la giacca.
Soul se ne stava ancora seduto a terra.
<Andiamo a lezione?>.
Il moro annuì, guardando l'albino con una certa compassione. Doveva conoscere bene quanto potesse essere terribile Maka, quando di arrabbiava.
Soul ricambiò lo sguardo, sollevando gli angoli della bocca.
<A stasera, Soul> gli disse la bionda allontanandosi.
<A stasera> ripeté l'albino, continuando a tenere gli occhi fissi in quelli di Kevin, come a sottolineare il fatto che quella ragazza fosse sua e di nessun altro.
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Madness
FanfictionLezioni all'università, un lavoro da cantante e un secondo lavoro da detective privata. Il tutto adornato da un particolare gruppo di amici e dai "normali" problemi di cuore di qualsiasi ragazza. Chi riuscirebbe a gestire tutto senza scoppiare? Lei...