12. Iniziano le vacanze

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Il secondo giorno ad Honolulu iniziò tardi. A causa del fuso orario, infatti, il gruppo di amici passò in camera quasi tutta la mattina. Si ritrovarono nella hall dell'hotel per pranzo, così da poter decidere come organizzare il resto della vacanza.
- Ho un'idea straordinaria! - esclamò Black Star spaventando una donna che passava lì vicino.
- Star, abbassa la voce - lo rimproverò Maka, dandogli un colpetto sul retro della nuca.
- Ehi, come ti permetti?! -.
- Cosa pensavi di fare? - si intromise Soul, interrompendo il battibecco tra i due. Trovandosi anche seduto tra di loro, riusciva a dividerli anche fisicamente.
- Andiamo a vedere gli squali - propose il ragazzo, mostrando uno dei depliant che il personale dell'hotel aveva lasciato nelle stanze degli ospiti.
- E questo dove l'hai preso? - chiese l'albino, sfogliando le piccole pagine plastificate e colorate.
- Era sulla scrivania della camera. Da voi non c'era? - gli rispose Tsubaki.
Soul lanciò un'occhiata a Maka. La ragazza, avvertendo su di sé lo sguardo del ragazzo, arrossì lievemente. L'albino non udì le parole che ella sussurrò, ma riuscì a leggere i movimenti delle sue labbra. "Stupido".
Con un ghigno, alzò le spalle al cielo, consegnando il depliant a Kid. - Avevamo altro da fare -.
Liz sospirò, scuotendo la nuca con l'espressione tipica di chi è a conoscenza di un segreto.
- Mi sembra una buona idea - concordò il corvino.
- Yeeeeaaaaaaaahhhhhhhhhh!!!!!!!! - esultò Patty, iniziando a fingere di nuotare nell'aria. La sorella tentò di bloccarla, guardandosi attorno con imbarazzo.
- Assolutamente no! È troppo pericoloso - si oppose fermamente quest'ultima. - E se la gabbia si staccasse mentre qualcuno di noi è dentro? E se uno squalo riuscisse a rompere le sbarre? -.
- Pensavo fosse Kid quello paranoico - ironizzò Soul con il suo solito sguardo da "sono un gran fico". Un'espressione che Maka odiava e apprezzava al tempo stesso.
Una piccola guida delle isole Hawaii gli piombò violentemente sulla nuca.
- Se non ricordo male, nell'isola di Oahu vengono organizzate anche escursioni di snorkeling per andare a vedere i delfini - rifletté la bionda. Alle sorelle Thompson si illuminarono gli occhi.
- I delfini? -.
- Hai detto delfini? -.
Si voltarono tutti a fissare le due ragazze. Attorno alla testa di Patty c'erano dei delfini che nuotavano nell'aria, mentre Liz sembrava persa nei suoi pensieri. Teneva la guancia appoggiata al palmo della mano e con gli occhi fissava un punto distante sul soffitto.
- Volete andare a vedere i delfini? - chiese Tsubaki amorevolmente. Black Star spalancò le orbite, basito.
- Tsubaki! Non puoi tradirmi così! - proruppe l'azzurro, guadagnandosi un colpo da parte di Maka.
- Smettila di urlare, cretino - lo rimproverò la bionda.
- Voglio andare a vedere i delfini! I delfini! I delfini! I delfini! -.
- Fermate quella scheggia impazzita - sibilò ormai al limite della sopportazione Soul. Per il futuro, avrebbe dovuto ricordarsi di non accettare di partecipare ai viaggi organizzati da Kid. Ogni volta gli facevano venire un mal di testa terribile. Dover aver a che fare per tutto il giorno con le manie di grandezza di Black Star, le paranoie ossessive di Kid e le stranezze di Patty, era troppo anche per un fico come lui.
- Potremmo dividerci, e poi riunirci prima di tornare all'hotel - propose Tsubaki con il suo tono pacato e gentile. La sua aurea sortiva una specie di effetto tranquillante nei confronti delle tre teste calde del gruppo.
- Ma... - Black Star tornò a sedersi mogio mogio. - Io volevo andarci con te a vedere gli squali - concluse borbottando come un bambino piccolo. Con un sorriso, la corvina accarezzò i capelli del fidanzato. - Troverò un modo per farmi perdonare -.


🎶 🎵 🎶

Maka tolse gli occhiali da sole, permettendo ai caldi raggi dell'astro lucente di colpirle le palpebre chiuse. Gli altri stavano ancora preparando gli zaini per l'escursione. Aveva lasciato Soul alle prese con la scelta di quale costume sarebbe stato più adatto per farsi fotografare assieme ad uno squalo. Come se al pesce importasse qualcosa di cosa indossavano quelle specie di polpette in scatole. La ragazza sospirò, immaginandosi come gli squali dovevano vedere le persone dentro le gabbie. Per loro era come guardare del cibo in scatola.
Per questo lei aveva deciso di aggregarsi alle altre ragazze e andare dai delfini. I delfini erano animali molto intelligenti e giocosi. Sarebbe stato fantastico riuscire ad accarezzarne uno, o poter nuotare al suo fianco.
- Ma guarda chi abbiamo qui -.
Maka aggrottò la fronte. Le sembrava di riconoscere quella voce, ma era impossibile fosse proprio la persona che pensava. Socchiuse un occhio, rimanendo in parte accecata dalla luce del sole. Ad interporsi tra lei e la stella, vi era un figura femminile. Ancora non riusciva a metterla bene a fuoco, ma la bionda notò immediatamente le dimensione del seno (di molto maggiori rispetto al suo) e il fatto che ci fosse solamente un minuscolo pezzo di stoffa a coprirlo. Al top nero si abbinava, per la parte inferiore del corpo, degli short che avrebbero anche potuto non esserci da quanto erano corti. Maka conosceva solo una persona che poteva vestirsi in quel modo così provocante. O forse due, ma Blair avrebbe di certo avuto più stile della ragazza che le stava di fronte.
- Angie -. La bionda pronunciò quel nome con tutta la stizza di cui fosse capace.
La bruna sorrise, scostandosi ciocche invisibili dal viso. - Maka, non pensavo di incontrarti qui ad Honolulu -.
- Potrei dire la stessa cosa - rispose fredda la ragazza, tornando ad indossare gli occhiali da sole. Angie si accomodò su un angolo del lettino su cui era sdraiata la bionda. Quest'ultima si scostò istintivamente per non rischiare di stare troppo vicino a lei.
- Sei qui da sola? - chiese Angie, facendo l'occhiolino ad un gruppetto di ragazzi che passava di lì. Maka trattenne un'espressione di disgusto.
- Che ti frega? -.
- Oh oh oh - rise la bruna, voltandosi per fissarla dritto negli occhi. Era talmente vicina che Maka riusciva a vedere le pennellate di fondotinta. Chi mai si truccava per andare in spiaggia a prendere il sole? - Ho saputo che tu e Soul vivete assieme - continuò, ignorando la risposta maleducata della bionda.
- E io ho saputo che Soul ti ha scaricata -. La frase colpì Angie nell'orgoglio più di quanto diede a vedere. Ancora non aveva superato il fatto che l'albino avesse preferito quella senza-tette a lei.
- Potrebbe sempre cambiare idea. Ho molte tecniche di seduzione dalla mia parte - ribatté la ragazza, indicando il proprio corpo con un gesto della mano. Maka non poté fare a meno di soffermarsi qualche secondo sul top della bruna. Anche se le bruciava ammetterlo, aveva sempre inviato le forme di Tsubaki.
- In ogni caso, cosa ti importa di dove vive Soul? - chiese la bionda, distogliendo i propri pensieri da quella sua fissazione.
Angie si avvicinò ulteriormente, tanto che ad ogni sua parola Maka poteva sentire il fiato colpirle il viso. - Vivete insieme, eppure non state insieme, giusto? -. Per un istante, la ragazza esitò a rispondere, e ciò fu sufficiente per confermare l'affermazione di Angie. Lei iniziò a ridere sguaiatamente, buttando all'indietro la nuca. - Quindi è vero! -. La bruna si asciugò una lacrima all'angolo dell'occhio sinistro. Con espressione malevola, si abbassò nuovamente su Maka, la quale era arrossita per la rabbia. - Allora spiegami, sei la sua scopamica? -.
- Stronza! -. Maka si alzò di scatto dallo sdraio, trattenendosi dall'iniziare una rissa. Ci mancava solamente che la cacciassero dall'hotel, rovinando così la vacanza anche ai suoi amici.
- Ci ho preso? - rincarò la dose Angie, seguendola.
- Perché non vai a chiederlo direttamente a lui, invece di stressarmi? - esclamò lei esasperata. La bruna la superò e obbligò la bionda a fermarsi.
- Hai ragione. Magari lo convinco anche che c'è di meglio in giro -. Ancheggiando, Angie si allontanò. Fumante, Maka diede un calcio ad un pallone che un gruppo di bambini aveva lanciato nella sua direzione. Ancora non soddisfatta, diede un pugno al primo albero che incontrò. Le nocche della mano si scorticarono leggermente, arrossandosi. Il dolore pulsante riuscì a calmarla un po'.
- Quella stronza! - imprecò tra i denti la bionda. Possibile che anche in vacanza dovesse trovarsela tra i piedi?
Sospirando, si lasciò scivolare lungo il tronco della pianta. Con la testa tra le mani, cercò di regolare il respiro. Non voleva che gli altri la vedessero alterata a quel modo. Però le parole di Angie le bruciavano. Quella ragazza aveva sempre avuto l'irritante capacità di saper cosa dire per ferirla. E poi, chi le aveva detto che lei e Soul non stavano insieme? Il fatto che convivevano non era un segreto, anzi. Sapendo che due persone vivono assieme, l'assunzione più logica sarebbe quella di pensare che esse siano in una relazione. Se Angie sapeva che invece per loro non era così, doveva per forza averlo saputo da qualcuno. Ma da chi? Non erano in molti ad essere a conoscenza del complicato rapporto che c'era tra lei e l'albino. Nonostante tutto, nessuno dei due aveva ancora messo chiarezza a quel loro modo di stare insieme. Lei, orgogliosa e frenata dall'esempio negativo fornito da suo padre, non aveva mai osato chiedere a Soul come potevano definirsi. Di certo avevano superato la soglia dell'essere semplici amici, ma addirittura amanti? Maka non riusciva a comprendere il senso delle relazioni di Tsubaki e Black Strar o di Kid e Liz. La corvina spesso le ripeteva che l'amore è qualcosa che si sente dentro e che non è possibile descriverlo. Ognuno lo prova a modo suo. Suo padre diceva di amare la mamma, eppure la tradiva con altre donne e alla fine avevano divorziato. Chi poteva assicurarle che a lei non sarebbe successa la stessa cosa? Di Soul si fidava, ma non era sicura fino al punto di affidargli la sua felicità.
Tuttavia...
L'idea che Angie allungasse nuovamente i suoi tentacoli sull'albino la faceva incazzare.


🎶 🎵 🎶


- Come mai ha deciso di venire con noi? - sbuffò Black Star, guardando la sua fidanzata allontanarsi assieme alle sorelle Thompson.
- Ho sempre voluto ammirare gli squali da vicino - rispose Maka, salutando le amiche.
- Avevo capito che volevi andare a vedere i delfini - insistette l'azzurro. Aveva pensato di divertirsi con una bella gita tra uomini, m poi si era aggiunta la bionda per rovinare tutto.
- Dai, Star! Smettila di lamentarti - lo rimproverò Kid, tirandolo per un braccio sul piano superiore della barca per poter prendere posto sulla tettoia panoramica.
- Vuoi dirmi cosa ti ha fatto cambiare idea? - le chiese Soul, una volta rimasti soli. Maka si voltò verso di lui con aria innocente.
- Come ho detto a Black Star, mi è venuta voglia di vedere gli squali -. Non gli avrebbe mai rivelato che voleva accertarsi che Angie rimanesse a debita distanza.
Soffiando l'aria tra i denti, Soul si scompigliò i capelli, avvicinandola a sè con l'altro braccio per permettere la salita degli altri passeggeri. Ad un certo punto, Maka avvertì i suoi muscoli irrigidirsi leggermente e una luce sinistra illuminare le iridi carmine del ragazzo. Senza alcun preavviso, le sollevò il mento e le diede un bacio. Presa alla sprovvista, la bionda rimase con gli occhi spalancati. Notò allora lo sguardo di sfida che l'albino stava lanciando a qualcuno alle sue spalle. Quando il contatto venne interrotto, e Soul iniziò ad incamminarsi per raggiungere i due amici, Maka ne approfittò per scrutare i visi degli altri passeggeri. Riconobbe immediatamente Angie, sebbene avesse indossato un cappello di paglia a tesa larga e un paio di occhiali che le coprivano gran parte del volto. Schioccò la lingua, continuando a passare in rassegna le persone lì attorno. Nessun altro le parve familiare. Chissà Soul con chi ce l'aveva?




Quando anche Maka sparì sulle brevi scale che conducevano alla tettoia, Angie si avvicinò ad un ragazzo con i capelli scuri. Indossava un cappellino con la visiera color verde e un paio di occhiali anonimi.
- Ti sei fatta scoprire - la accusò il ragazzo.
Angie sorrise, alzando le spalle. - Ero andata a parlarci prima di partire - disse con noncuranza la ragazza. Lui sobbalzò. - Dovevamo rimanere anonimi - sibilò minaccioso.
Angie ridacchiò. - Mi sembra che anche Soul ti abbia beccato, Kevin -.

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