- Kevin, non possiamo abbandonare Soul - protestò debolmente Maka, seguendo il ragazzo tra i vari mobili presenti nel piano.
Saranno state le parole della dottoressa di prima, oppure le pareti bianche di qual luogo, oppure la sensazione di pigrizia che il locale trasmetteva... Maka sentiva pian piano di stare intorpidendosi. Certo, il suo corpo ancora si muoveva e reagiva celeremente, ma la sua mente e le sue sensazioni erano come attutiti.
- Soul saprà cavarsela. Non appena sarò certo che starai al sicuro, tornerò a controllare - la rassicurò Kevin, cercando disperatamente di individuare l'ascensore. L'avrebbe lasciata lì dentro, ad aspettare. E poi...
E poi?
Sarebbe tornato ad aiutare Soul, oppure avrebbe dato una mano a Giriko? Quando si era proposto di accompagnare Maka ed i suoi amici in quell'operazione di salvataggio, non pensava di entrare in contatto con gli uomini di Arachne. Per fortuna, Giriko non aveva mostrato di conoscerlo, salvaguardando la sua copertura.
- Io... io ho di nuovo creato dei problemi a Soul - biascicò Maka dietro di lui. Gli occhi spenti e il tono remissivo della bionda lo fece infuriare. Si bloccò all'improvviso, prendendola per le spalle e obbligandola a fissarlo negli occhi. Quella non era la solita Maka. Kevin non poteva sapere di cosa avesse discusso con la dottoressa nel piano precedente, ma certamente l'aveva scossa. Perfino Soul era rimasto turbato dal breve scambio che aveva avuto con quella donna. E comunque....
- Maka, riprenditi! - le ordinò Kevin, scuotendola leggermente, ma con decisione. - Questa non sei tu! Dov'è finita la Maka che conosco? La Maka che non esita ad usare le sue osservazioni pungenti, o a sfracellarti un libro sulla testa? -.
Lei distolse lo sguardo, rammaricata.
- Credi davvero di aiutare Soul con questo atteggiamento? Credi davvero che riuscirai a salvare Kid in questo modo? -.
- Che scenetta commovente - commentò una terza voce femminile. Kevin rimase bloccato per qualche secondo. Conosceva quella voce. La conosceva fun troppo bene. Se con Giriko poteva esserci la speranza che di non venir scoperto, con Angie era più che sicuro di venir smascherato. Per fare un dispetto a Maka, la bruna sarebbe stata capace di spiattellare il suo coinvolgimento con l'organizzazione che si trovava dietro al rapimento di Kid.
- Angie - disse Maka con poca convinzione.
Kevin la osservò. I suoi occhi erano ancora spenti e persi. Sebbene l'anima del ragazzo gli suggerisse di non abbandonarla, la sua parte razionale prevalse, escogitando alla svelta un piano.Angie si vide piombare addosso il ragazzo dai capelli scuri. Presa alla sprovvista si scansò semplicemente, lasciandolo continuare lungo la sua traiettoria. Kevin proseguí per qualche passo ancora, fino ad inciampare e a cadere rovinosamente addosso ad un ammasso di mobili. La polvere si levò nell'aria, nascondendolo alla vista. Approfittò del momento per allontanarsi.
Prima di dirigersi verso Soul, si lanciò un'occhiata preoccupata alla spalle.
Scusa, Maka.
Angie scosse la testa. Quel ragazzo era un vero mistero. Faceva parte dell'organizzazione, tuttavia tentava di mascherarlo in ogni modo. Aveva davvero creduto che lei l'avrebbe tradito?
La ragazza ci pensò un po' su, alzando gli occhi al soffitto. Poi scosse la testa vigorosamente. Eh sì! Probabilmente l'avrebbe fatto. Giusto per vedere il visino di Maka nel momento in cui avrebbe realizzato che uno dei suoi amici più fidati era in realtà un doppio-giochista.
- Allora, piccola Maka, contenta di vedermi? - chiese la brunetta muovendosi i capelli con un colpo di mano.
La bionda scosse appena il viso. Con espressione spenta lei rispose atona: - Che ci fai qui? -.
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Madness
FanfictionLezioni all'università, un lavoro da cantante e un secondo lavoro da detective privata. Il tutto adornato da un particolare gruppo di amici e dai "normali" problemi di cuore di qualsiasi ragazza. Chi riuscirebbe a gestire tutto senza scoppiare? Lei...