48. Una notizia da dare

32 4 1
                                    

- Ho un problema - sentenziò Black Star durante una pausa tra i soliti discorsi che teneva con il suo migliore amico.
- Solo uno? - ribatté ridacchiando Soul, liquidando con un gesto della mano una donna che voleva lasciargli un campione uno omaggio di un nuovo profumo.
- Non é il momento di fare del sarcasmo. Questa volta è qualcosa di grave -.
L'albino esaminò l'espressione preoccupata dell'amico. Qualunque cosa fosse, gli dava da pensare.
- Cosa succede? -.
- Tsubaki è strana -.
- In che senso? -.
Le donne sono sempre strane, commentò l'ogre rosso accoccolato sopra la testa dell'albino.
- Ultimamente ha continui sbalzi d'umore. E poi... -. Il viso dell'azzurro si rabbuiò, accentuando la gravità di quanto stava per rivelare al suo migliore amico.

Soul, che inizialmente aveva pensato di aver a che fare con le solite sciocche paranoie del ragazzo, aveva ora iniziato ad interessarsi sul serio. Non sapeva cosa stesse accadendo a casa Star, ma poteva tramutarsi in qualcosa di pericoloso. Forse Black Star ne aveva combinata una delle sue e la pazienza della povera corvina era infine giunta al limite. Forse Tsubaki stava pensando di lasciarlo! Questo avrebbe inesorabilmente destabilizzato il loro gruppo, comportando a catena altri problemi.

- Poi? - lo incalzò l'albino, seriamente intenzionato a vederci chiaro in tutta quella faccenda.

Black Star sollevò il viso affranto. - Ha smesso di mettere i vestiti aderenti che indossava di solito -.

L'albino si bloccò in mezzo al marciapiede, cercando di capire se l'amico, alla fine, lo stava davvero prendendo in giro.

- Sul serio? - gli chiese con espressione vuota.

L'azzurro, tutto serio, tornò sui suoi passi, posizionandosi proprio di fronte all'altro ragazzo. Corrugando la fronte annuì vigorosamente. - Ti prego, aiutami. Non so cosa fare per far tornare tutto come prima! - lo supplicò, prendendogli entrambe le mani e sollevandole all'altezza del petto. - Ho provato a chiederle se avessi fatto qualcosa che l'aveva fatta arrabbiare, ma lei mi ha semplicemente risposto di stare tranquillo. Ha anche detto che deve dirmi qualcosa di veramente importante e che deve prepararsi mentalmente -.

A questo punto, il ragazzo appoggiò il palmo della mano sulla fronte, alzando il viso verso l'alto in maniera teatrale. - Credi Tsubaki voglia lasciare un dio fantastico come il sottoscritto? -.

Soul depose la mano sulla spalla dell'amico, ancora talmente sorpreso dalla piega che aveva preso il discorso da essersi dimenticato di cambiare espressione. Con lineamenti apatici abbozzò un sorriso: - Black Star, sei serio? - domandò nuovamente.

- Soul, prova a pensare – disse l'azzurro, ripartendo in direzione della loro meta. - Se da un giorno all'altro Maka iniziasse ad indossare vestiti extra-large e a scoppiare senza alcuna ragione, come ti sentiresti? -.

Il ragazzo dagli occhi carmini provò ad immaginarsi la scena. Non che fosse così difficile. Maka non era una di quelle ragazze che amava mettersi in mostra o che portava abitualmente abiti attillati. Inoltre...

A Soul tornarono in mente tutte le volte che aveva rischiato di beccarsi in faccia qualche libro lanciato da una biondina furiosa. La sua ragazza tendeva spesso ad esagerare con le sue reazioni, soprattutto quando doveva prendersela con lui.

Una situazione come quella descritta da Black Star rappresentava la normalità per il ragazzo dai capelli candidi. Comunque, poteva comprendere l'agitazione derivante dal vedere la propria compagna cambiare improvvisamente e senza motivi apparenti.

Soul sospirò. - Non credo ci sia nulla di cui preoccuparsi – asserì. - Tsubaki ti ha sopportato per tutti questi anni. E, sinceramente, non credo possa esistere un'altra ragazza in grado di far fronte al tuo ego smisurato -.

MadnessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora