Alexis.
Eleonore ed io corremmo fino alla mia auto ma prima di arrivarci inciampai cadendo sull'asfalto e lei, in preda al terrore ed all'isteria, mi raccolse trascinandomi via di peso. "ANDIAMO!" mi urlò. Cercai le chiavi nella borsa sempre troppo piena di cose inutili. "VELOCE! FAI VELOCE!!" Gridò ancora, guardando che non arrivasse nessun clown assassino. Riuscii ad aprire l'auto,una Toyota Rav 4 grigia e ci fiondammo dentro. Schizzai via sgommando e non so come, evitai di andare a sbattere contro un' auto che stavo per tamponare.
Arrivammo a casa mia.
Vivevo da poco meno di due anni in una casa modesta, dove aveva vissuto mia zia da bambina assieme a suo padre. L' avevo fatta ristrutturare con i soldi che mi avevano lasciato i miei genitori dopo la loro morte.
Entrammo e mentre Eleonore attraversò il salone arrivando in camera mia per entrare in bagno, io mi buttai sul divano. La sentii vomitare, poi tirò lo sciacquone ma non uscì. Dopo un attimo bussai e le chiesi: "Eleonore, tutto ok?" Sentii un mugolìo ed entrai. Era appoggiata al lavandino con le braccia tese e la testa bassa. Le accarezzai la schiena "come stai?" mi guardò ed i suoi occhi erano gonfi di lacrime dopodichè mi abbracciò. "Grazie... se non fosse stato per te, ora mi starebbe digerendo." Rabbrividii. "E' stato un lavoro di squadra" le risposi sorridendo.
Uscimmo dal bagno.
"Ci facciamo una tazza di the?" le chiesi e lei annuì. La guardai bene in faccia; i suoi lineamenti delicati erano tirati e l'incarnato era pallido. Di solito sembrava abbronzata anche d'inverno. Gli angoli della bocca erano piegati verso il basso, quando normalmente erano conformati in un bel sorriso ma era molto scossa, lo eravamo entrambe. Poco prima due nostri conoscenti erano stati brutalmente uccisi e la cosa non era semplice da digerire, per di più anche lei aveva visto la morte in faccia.Feci scaldare due tazze d' acqua nel forno a microonde e poi misi in infusione le bustine. Nel frattempo Eleonore si era seduta al tavolo con lo sguardo assente. Le diedi la sua tazza e mi sedetti accanto a lei. "Chissà se gli altri si sono salvati" mi chiese fissando il suo the caldo. "Credo proprio di si. Inseguendo noi, gli altri hanno avuto tutto il tempo di fuggire" la rassicurai. "Alex... ti spiace se... se dormo qui stanotte? Non voglio dormire da sola e sinceramente ora avrei paura anche solo di mettere fuori il naso dalla porta"
"Certo che puoi dormire qui e poi neanche io ho voglia di dormire sola ora".
Dopo aver finito il the ci tuffammo nel mio letto matrimoniale ed Eleonore si rannicchiò vicino a me, faccia a faccia. Chiuse gli occhi quasi subito. Io invece cominciai a girarmi e rigirarmi nelle coperte e nonostante tutto quello che era successo poche ore prima, avevo un solo pensiero che riempiva la mia mente; quello sguardo. Non riuscivo a darmi pace... quegli occhi blu così penetranti furono come un pugno nello stomaco. E le sue labbra -ma perché ci sto pensando? Non dovrei, è un assassino e un mostro-. Provai un moto di vergogna e mi strofinai la faccia con le mani. Guardai la sveglia sul mio comodino; erano le 3.45 am. -Oh mio Dio! Sono ore che sono qui a rimuginare! Meno male che domani non lavoro- pensai di nuovo . Nascosi la testa sotto le coperte.
*************
"Alexis... dormi?" disse ad un certo punto Eleonore."No" e ritirai fuori la testa rimanendo girata dall' altra parte. "Credevo dormissi profondamente" continuai.
"Dormivo... Dio Alexis, quel pagliaccio! Aveva dei denti nei denti!" E scoppiò a ridere.
-Beh, l'ha presa bene- pensai.
"Ma... e poi, conosceva il mio nome!!" disse ancora.
"Magari ha sentito mentre ti chiamavo" le risposi. La sentii alzarsi su un fianco.
"Poi ha preso te. Ma hai visto come ti ha guardata?!"
Il mio cuore perse qualche battito e strabuzzai gli occhi.
"C-come?" Le chiesi con un filo di voce. Mi prese per una spalla voltandomi e mi ritrovai a pancia in su e la sua faccia vicino alla mia.
"Non dirmi che non te ne sei accorta??" Mi chiese sbigottita.
"Emh" non sapevo che dire.
"Merda secca! Alex! Un attimo prima aveva il fuoco negli occhi! Davvero! Poi con te..."
"Credevo fossi terrorizzata" la interruppi corrugando la fronte e fissandola. "Si, lo sono, ma devo dire che è stato strano vedere quel repentino cambio di comportamento. Mi ha spiazzata!"
Alzai un sopracciglio e le sorrisi.
"E comunque com'è possibile che quegli occhi così dannatamente belli e quella bocca appartengano ad un mostro?!"continuò Eleonore.
- Allora non sono l'unica ad averlo pensato- pensai. Ma no, era tutto sbagliato. Non volevo assolutamente avere quei pensieri. "Eleonore è un mostro! Fa a pezzi le persone... con gli artigli e... con quei denti!!" La ammonii. "Certo... certo, ma decisamernte sexy! E che portamento!"
Mi venne caldo. Tantissimo caldo. Eleonore aveva ragione senza ombra di dubbio, ma contro ogni sana logica possibile. Quindi non potevo assecondarla. Mi sedetti e lei si voltò verso di me, con l'aria più curiosa di questo mondo e mi chiese: "ma secondo te, li ha i genitali??". Mi andò la saliva di traverso e cominciai a ridere e a tossire allo stesso tempo e lei con me. Mi rasserenò molto vederla e sentirla come al solito.
"Ma tu sei tutta pazza!" le dissi ridendo ancora. -Magari è un modo per esorcizzare la paura- pensai dubbiosa.
"Ma vogliamo parlare di quel costume argentato e di quei pon pon rossi?" aggiunse.
"Già e quei capelli arancioni e tutti quei campanellini?" le feci notare io. Rise ancora.
Eleonore aveva la straordinaria capacità di farmi stare bene con la sua simpatia e la sua allegria. La sua risata coinvolgente e mai forzata era proprio un toccasana. Poi si fece seria. "Comunque davvero, un mostro non può avere quello sguardo e quel sex appeal! Non ci trovo un senso!"
"Ma bastaaaa" le urlai ridendo e scaraventandole un cuscino in faccia. Cadde all'indietro sul cuscino e scoppiò ancora a ridere gioiosamente.
"E cosa avrà voluto dire con 'vuoi galleggiare anche tu?' disse cercando di imitare la voce del clown.
"Non saprei, ma d'altronde è un mostro psicopatico" le risposi seria.
"Io non riesco galleggiare nemmeno al mare!" continuò Eleonore.
"Scema" le dissi scherzando prendendomi la faccia nelle mani.
Ci fu chiaro che nessuna delle due avrebbe più dormito quella notte. Ancora di più quando ci sorpresero le prime luci dell'alba attraverso l'enorme finestra di camera mia.

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Wise
Fiksi PenggemarCosa potrebbe succedere se Pennywise tornasse dopo la sua dipartita? E se un incontro inaspettato gli sconvolgesse la vita? Può, l'essenza stessa del male e della paura, innamorarsi? È il 2018 ed i loser sono ormai un lontano ricordo. Cosa si cela...