37.In ospedale

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Ben.

Un secondo prima che Alexis si lasciasse cadere all'indietro, Pennywise si accinse a correre verso di lei e con un balzo fulmineo si buttò a capofitto nel vuoto per... salvarla. Beverly iniziò a gridare cercando di raggiungere il punto da cui Alexis si era gettata, per guardare al di sotto. Provai a trattenerla, avevo paura crollasse anche il resto della pavimentazione e nel frattempo vedemmo il clown in ginocchio accanto ad Alexis che era sdraiata in maniera innaturale sulle assi crollate. Con una mano tremante le sfiorò il volto con delicatezza.

"Alex... apri gli occhi... guardami... t-ti prego..." le sussurrò prendendole una mano. "...Alex... svegliati..."

Non ne ero sicuro, ma sembrava stesse piangendo.

Beverly, mentre guardavamo la scena dal piano di sopra, provò a chiamarla ed io cominciai a temere il peggio. Poi ricordai che anche Eddie, quando eravamo bambini, fece un volo del genere e se l'era cavata con un braccio rotto.

Pennywise non alzò la testa neppure per un secondo. Senza perdere tempo, uscimmo dalla stanza, correndo per le scale e raggiungemmo il vano sottostante, ma una volta arrivati ci guardammo attorno sconcertati; Alexis e Pennywise erano spariti!

"Noo!! Dov'è??! Dove l'ha portata??!" Gridò Beverly in preda al panico, guardandosi attorno con le mani nei capelli. In quel momento la porta alle nostre spalle si richiuse violentemente e con il cuore in gola ci voltammo entrambi. Su quella porta c'era una scritta nera, grossolana, come fosse stata fatta con lo spray di una bomboletta; Avvertite Eleonore! Ci vediamo in ospedale!

Bev ed io ci scambiammo una veloce occhiata, dopodichè corremmo fuori raggiungendo l'auto. Nel tragitto vidi Beverly scuotere la testa, mentre le lacrime scendevano incessanti.

"È tutta colpa nostra... se solo non le avessimo detto... non voglio perdere anche lei!"

La guardai per un breve istante, prima di ritornare a guardare la strada di fronte a noi. Qualche goccia d'acqua cadde sul parabrezza mentre il cielo si stava rannuvolando. Prese il cellulare e cercando di mascherare le sue emozioni, avvertì Eleonore delle condizioni di Alexis, poi chiese notizie del nostro bimbo. Una volta finita la conversazione, posò il cellulare nella sua borsa di pelle marrone ed appoggiò la testa al finestrino. Adagiai la mia mano sulla sua, per cercare di rassicurarla e la tirai verso di me. La strinsi, e lei abbandonò la testa sulla mia spalla, mentre con una mano mi strinse la camicia. Non avevo il coraggio di dire nulla, perché la realtà dei fatti era che la colpa era solo mia.

"Credi... che lui sia cambiato veramente?" Mi chiese dopo qualche istante di silenzio, spezzato solamente dal suo pianto.

"...Io... non lo so... non so più cosa pensare. Con la mia teoria ho solo fatto danni... se solo fossi stato zitto ora lei starebbe bene..."

"Siamo responsabili entrambi per ciò che le è successo... ho creduto anche io che Pennywise tramasse vendetta"

"No, Bev... se io non ti avessi detto nulla... non saremmo in questa situazione"

"Credi davvero che se tu non mi avessi esposto la tua teoria, non avrei pensato che cercasse di raggirarla per i suoi scopi? Stiamo parlando di It! Mai lontanamente avrei pensato che potesse innamorarsi! E a dirla tutta... non so ancora se crederci o meno..."

"Alexis è speciale... non ha paura di lui, gli tiene testa, anzi... lo tiene in riga e credo che lui ne sia rimasto affascinato... quindi è possibile che si sia invaghito di lei"

"Può darsi... ma non va bene ugualmente. Per quanto Pennywise pensi di tenere ad Alexis... lui è e rimarrà sempre un'orrenda creatura divoratrice di bambini!"

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