3.Un altro incontro

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Alexis.

Eleonore ed io avevamo decisamente bisogno di un caffè e di uno psicologo, data l'esperienza della sera precedente, ma ci saremmo fatte bastare la colazione. Uscimmo di casa rimanendo qualche istante sull'uscio guardandoci intorno con aria circospetta e non vedendo gente strana vestita da clown assassino e con occhi fluorescenti, simultaneamente ci mettemmo in marcia, a piedi, verso il nostro bar di fiducia; "The Shudder Bar".

Probabilmente il proprietario, nonché nostro amico, l'aveva chiamato così sapendo di essere un tipo da brividi essendo un figo a livelli stellari. Erano mesi che Eleonore si era presa una cotta stratosferica per Robert ma lui cambiava partner più spesso di quanto potesse cambiarsi i boxer e quindi, una sera, dopo una festa nel suo locale e dopo un lungo ed appassionato bacio di due ore (e qualche palpatina) nell'auto di Rob, lei lo lasciò li decidendo che avrebbe anche potuto finire da solo e se ne andò. Lui prese la cosa molto sportivamente e ci rise su e dopo quell' episodio continuammo tranquillamente ad andare in quel bar. Ed il rapporto era rimasto quello di sempre.

"Ciao bellezze" disse venendoci incontro con il suo sorriso da seduttore appena ci sedemmo. Era un tipo palestrato con spalle e braccia enormi tutte tatuate. Il viso con un po' di barba che faceva tanto 'macho' e gli occhi color nutella (come diceva sempre Eleonore). Scompigliò i capelli ad Eleonore dandole un bacio sulla guancia e ne diede uno anche a me.

"Vi ho tenuto da parte i vostri muffin preferiti; cioccolato per te" disse guardandomi "... e ai mirtilli per te" continuò voltandosi verso Eleonore. Lo ringraziammo. Ci guardò corrugando la fronte.

"Ragazze... tutto ok? Serataccia?"

Probabilmente avevamo ancora la faccia sconvolta e le occhiaie. Eleonore ed io ci guardammo; effettivamente lei aveva le occhiaie e sicuramente io anche.

"... Non hai saputo niente di ieri sera??" Gli chiese Eleonore un po' stranita. Lui inarcò le sopracciglia e sorridendo, chiese: "Ieri sera? Cioè? Avete fatto sesso di gruppo e non mi avete chiamato?" e rise. Eleonore ed io ci guardammo perplesse qualche istante. Vedendo la nostra reazione, però, chiese serio: "no, davvero, cos'è successo?"

"Sono stati fatti a pezzi dei ragazzi ieri al parchetto di Neibolt street" gli dissi sconcertata. D'altronde una cosa del genere sarebbe già dovuta essere sulla bocca di tutti in città. Rob non si scompose.

"Va beh, ogni tanto capita qualche rissa" fece spallucce e se ne andò dietro al bancone. Eleonore ed io ci fissammo sempre più titubanti. Robert ci preparò due caffè e ce li portò al tavolo con i muffin e dopo averlo ringraziato gli parlò Eleonore: "No, non hai capito Rob, quei ragazzi sono stati LETTERALMENTE fatti a pezzi! Sono stati uccisi brutalmente ed i loro arti staccati e divorati da un cazzo di clown assassino". Poi, sottovoce e guardando altrove aggiunse: " assassino e sexy" dopodiché si schiarì la voce e ritornò a guardarlo con i suoi occhi azzurri e sinceri. Nel mentre la fissai scuotendo la testa per il suo commento a bassa voce. Rob, finita la spiegazione di Eleonore, si voltò a guardarmi come se gli avessimo detto di aver visto auto volanti sfrecciare su Derry, dopodiché ritornò a guardare lei e scoppiò in una fragorosa risata. La gente che era nel locale si girò a guardarlo, un po' perché era sempre un bel vedere e un po' perché la sua risata era contagiosa.

"Ragazze ma che cazzo vi siete fumate o calate ieri sera?? Almeno offrite" e continuò a ridere. Lo fissammo serie.

"Veramente sono quasi 4 anni che non mi faccio canne e non faccio uso di sostanze stupefacenti in generale... comunque non l'abbiamo visto solo noi" gli dissi. Si fece di nuovo serio. Poi entrò altra gente e ritornò al bancone.

Finimmo la colazione cercando di capire come mai una cosa del genere non fosse ancora saltata fuori.

"È assurdo..." dissi ad Eleonore "... e se andassimo a controllare al parchetto?" aggiunsi. Lei sbiancò.

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