Pennywise.
Andai da lei; dovevo rivederla. Ormai non riuscivo più a pensare ad altro anche se, con tutte le mie forze, avrei voluto... pensare ad altro.
Era tardo pomeriggio ed i raggi solari che si stagliavano sulla città davano spazio alla penombra. Entrai in casa sua ma le luci erano tutte spente; sembrava non ci fosse anima viva.
-Eppure la sua auto è parcheggiata la fuori. Che sia uscita con quel Travis?!- Il solo pensiero mi fece infuriare.
Stavo quindi per uscire per andarli a cercare quando sentii un cellulare squillare nella stanza di Alexis. Andai a controllare e la vidi li, nel suo letto e la rabbia lasciò il posto a qualcosa che ultimamente si stava facendo strada dentro di me; desiderio.
Stava dormendo profondamente e rimasi qualche minuto a fissarla. Sembrava... beh, non è che avessi molti paragoni da fare, ma non avevo mai visto niente di più bello.
Mi sedetti accanto a lei, accarezzandole il viso con il dorso delle dita e con la punta di un dito disegnai delicatamente il contorno delle sue labbra ed in quel preciso istante sentii il profondo bisogno di baciarla. Così appoggiai le mie labbra alle sue e quel desiderio crebbe. Sentii il profumo eccitante della sua pelle che mi entrò in testa di colpo e ne fui sopraffatto.
La volevo. Doveva essere mia ad ogni costo! Non avevo mai smaniato così tanto neanche divorare quei deliziosi bambini che profumavano di terrore puro o di uccidere per il gusto di farlo.
Presi in mano il lenzulo che la copriva lanciandolo altrove e in un attimo fui sopra di lei carponi certo che si sarebbe svegliata. Volevo che mi guardasse, anelavo lei e le sue labbra e poi... l'avrei posseduta.
Ma non si svegliò.
Le morsicai il collo senza ferirla, ma non si mosse. -Strano davvero-.
"Alexis svegliati!" Le ordinai scuotendola ma ancora nulla.
-Qualcosa non va-.Poi notai sul comodino una boccetta vuota. -Sonnifero! Fantastio! Ecco perché sembrava in coma!-
"Ma perché prendi il sonnifero a quest'ora?! Le persone normali cenano adesso! Ah già... ma tu non sei come gli altri!" le dissi. Tanto non poteva sentirmi e di conseguenza non avrebbe cercato di farmi fuori.-Entrerò nella sua testa. Le devo parlare- e così feci. Proiettai la mia immagine nella sua mente.
Mi ritrovai in un posto buio come la sua stanza, segno che non stava sognando. Solitamente non girovagavo nei sogni delle persone, anzi. La mia specialità era turbarle e logorarle a livello conscio e poi, dover ripescare qualcuno nella mente mentre dormiva, non era una cosa semplice. E trattandosi di lei... non sapevo cosa aspettarmi.
"Cosa vuoi?!" Disse una voce familiare.
"Alexis..." dissi stupito. Non potevo credere di averla già trovata.
"No. Sono sua sorella!" Mi rispose sarcastica.
-Ho trovato la sua parte acida. Evviva-
"Furbone! Sei entrato con la tua mente nella mia! Se pensi ti sento!" Sbottò aspra.
-Dannaz...- "Ok ok... vieni fuori!" Le ordinai e mi comparve davanti.
"Cosa vuoi, brutto scherzo della natura?!" Disse venendomi incontro spavalda con le braccia incrociate.
"Tu devi essere l'Alexis razionale!"
"Umh, complimenti! Allora c'è della materia grigia in quella testa ridicola!"
Quella che mi trovavo davanti era lei, ma non del tutto. I suoi occhi non avevano la stessa profondità, come se una patina fosse posata sulle sue iridi. D'altronde mancavano altre due parti di lei.
Ed era comprensibile che la sua parte razionale fosse in collera con me.

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Wise
أدب الهواةCosa potrebbe succedere se Pennywise tornasse dopo la sua dipartita? E se un incontro inaspettato gli sconvolgesse la vita? Può, l'essenza stessa del male e della paura, innamorarsi? È il 2018 ed i loser sono ormai un lontano ricordo. Cosa si cela...