57. Di nuovo insieme

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Pennywise.

Decisi di andarmene da quella ridicola situazione.

"Te lo ripeto, Pennywise; parla con lei"
Alzò la voce Maturin.

Mi voltai tornando a guardarli entrambi; Maturin aveva provveduto a rivestire Gan in maniera decente.

"Cosa dovrei dirle secondo te?! 'Oh guardami Alex, ora sono umano, lascia quello stupido ragazzino e sposami?!' Hanno un figlio, Maturin! È troppo tardi. Non le incasinerò di nuovo la vita!" Risposi deciso.

"Ascoltami una buona volta. Fidati di me. Dille ciò che provi, dille la verità e poi, se vorrai, le dirai addio" riprovò lei, calma. Gan, invece, si limitò ad ossevarci e ad ascoltare.

Sbuffai. Non ero per niente d'accordo. Cosa mai avrei potuto risolvere?? E poi non volevo trovarmi faccia a faccia con Jeremy... temevo di perdere il controllo e di ucciderlo per davvero ma, per la prima volta, decisi di darle retta.

Qualche ora più tardi mi presentai nuovamente a casa sua e suonai il campanello sperando che non fosse Jeremy ad aprire.

Il cuore mi rimbombava nel petto. Appena la maniglia scattò e la porta iniziò a spalancarsi iniziarono a tremarmi le gambe e poi... la vidi.

Fu impagabile vedere i suoi occhi diventare lucidi nel vedermi, la sua espressione frastornata e le sue labbra a forma di cuore dischiudersi per lo stupore.

Per i primi secondi nessuno dei due riuscì a dire nulla, dopodiché pronunciò il mio nome, quasi in un sussurro, socchiudendo la porta alle sue spalle.

"...Wise..."

"...Alexis..."

"Cosa... che ci fai q..." cercò di dire, ma le afferrai la testa infilandole le mani tra i capelli, tirandola a me, le sue labbra contro le mie. Non riuscii a farne a meno. La sentii sussultare, fremere... sentii le sue lacrime bagnarle le guance.

Passai delicatamente le mie dita sul suo viso, asciugandoglielo, mentre le sue stringevano la mia camicia all'altezza del petto.

"Perdonami, Alex..." le sussurrai sulle labbra, tra un bacio e l'altro " ciò che ti ho detto... ciò che ti ho fatto credere, io... io ti ho mentito. Ho dovuto farlo, non avevo scelta... eri in grave pericolo. Io ti amo e ti amerò per sempre" e nel dirglielo posai la mia fronte contro la sua, fissandola.

"Tu... tu mi hai disintegrato il cuore, Wise..." rispose a bassa voce, chiudendo gli occhi, stringendosi ancora di più a me, mentre altre lacrime le rigarono le guance.

Le mie labbra passarono su tutto il suo viso, accanto alle orecchie e la sentii rabbrividire mentre le parlavo.

"Wise... io..." mormorò.

In quell'istante il pianto di un bambino interruppe ogni cosa ed il suo viso si tese, impallidendo.

-Già... quel bambino- pensai, mentre mi staccavo da lei guardando con rabbia la porta socchiusa, sentendo qualcosa bruciarmi dentro.

Alexis mi appoggiò le mani al petto, come se avesse voluto trattenermi per impedirmi di entrare.

"Wise... devo dirti una cosa" e la sua voce tremò.

Strinsi i pugni.

"So ogni cosa!" Sbottai.

"Aaalexx! La bambina piange, di nuovo! Potresti venire qui??!" Gridò Jeremy, seccato.

"Ti prego Wise... lasciami spiegare... io..." mi supplicò lei sottovoce.

Staccai sia il mio corpo che le mie mani da lei.

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