Alexis.
Il giorno seguente, dopo il lavoro, andai da Eleonore che mi aveva invitato per pranzo. Per prima cosa le ridiedi la boccetta, vuota, di sonnifero.
Mi fissò a bocca aperta e prima che potesse insultarmi le dissi:" Scusami... ma, non ho idea di come si sia svuotata...""Alex... ma... era piena quando te l'ho data... non l hai bevuto tutto, vero?!"
"Ma non scherzare! Non sarei qui per potertelo raccontare credo..."
"Beh... non può essere evaporato!"
"No, certo che no e non si é neanche rovesciata la bottiglietta... io ho usato le gocce che mi servivano e ricordo chiaramente di aver riavvitato il tappino. Ed il giorno seguente l'ho trovata vuota..."
"... mistero. Comunque non mi importa se il liquido è evaporato o è caduto a terra... l'importante è che non l' abbia ingerito tu."
"No no, ti assicuro che non ero così disperata da tentare un suicidio!" Le confermai ridendo.
Buttò perplessa la boccetta nella spazzatura, dopodiché passammo alle novità.Mi raccontò di aver ottenuto il lavoro come maestra per l'asilo di Derry perché l'educatrice che era stata assunta si doveva trasferire. "Lunedì comincio!" Mi disse tutta soddisfatta.
Eleonore si era laureata due anni prima a pieni voti in scienze della formazione primaria. Era davvero su di giri ed io ero contenta per lei. Poi mi fissò un istante e mi chiese con un sorriso furbo: "e tu?? Cosa mi racconti??" e mi scrutò per bene, facendo rimbalzare il suo sguardo dal mio occhio destro a quello sinistro per diverse volte.
Mi sentii avvampare e non riuscii a proferir parola.
"Aspetta aspetta..." disse lei subito dopo. "Alexis Wright che arrossisce?? Ma da quando???".
Ad un certo punto, grazie al cielo, suonarono il campanello.
Eleonore andò fuori a guardare chi fosse ed aprì. Uscii anche io e vidi un ragazzino alto e magro con il cappellino in testa, che stringeva nelle mani un gigantesco mazzo di rose rosse.
"Ha un aspetto familiare" sussurrai ad Eleonore mentre gli andavamo incontro. "È il figlio della signora McCoy, la fiorista" mi rispose a bassa voce.
"B-buongiorno...Eleonore Bayley... questi sono... per lei..."
Eleonore rise prendendo in mano il mazzo di fiori.
-Un ammiratore... finalmente ora capirò chi ha preso il posto di Robert- pensai tra me e me.
"David, grazie! Ma da quando mi dai del lei??"
Lui diventò bordeaux e bofonchiò delle scuse nascondendo il viso dietro la visiera del cappellino. Stava per andarsene quando... "Ah, dime- dimenticavo... mi deve... emh... mi devi firmare questo" Disse tirando fuori un foglio. Eleonore fece per passarmi il mazzo di fiori e nel frattempo sbottò: "Ma! David... nel biglietto qui appeso manca buona parte della firma!!"
"Ah... emh..." e poi abbozzò delle scuse sul fatto che probabilmente qualcosa in auto doveva aver strappato parte del biglietto. E dopo averle fatto firmare il foglio se ne andò.
Ci guardammo divertite scuotendo la testa ed entrammo.
"Ele le ho contate velocemente e credo siano un centinaio! Wow!" Le dissi appoggiando il mazzo su una sedia in cucina mentre lei cercava un vaso e mi guardò spalancando i suoi occhioni azzurri.
"Non leggi il biglietto?" Le dissi curiosa. "Certo... ma cercavo anche di capire come abbia fatto a strappare parte del biglietto senza rovinare la confezione".
"Sai Ele... me lo sono chiesta anche io..."
Mi diede il vaso e staccò il biglietto leggendo ad alta voce:

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Wise
FanfictionCosa potrebbe succedere se Pennywise tornasse dopo la sua dipartita? E se un incontro inaspettato gli sconvolgesse la vita? Può, l'essenza stessa del male e della paura, innamorarsi? È il 2018 ed i loser sono ormai un lontano ricordo. Cosa si cela...