Alexis.
La mattina seguente la sveglia suonò alle 6am; avevo il turno delle colazioni. Mi sentivo le palpebre pesanti e sembrava che qualche mattacchione mi avesse lanciato negli occhi una manciata di sabbia. Mi buttai giù dal letto con i pensieri aggrovigliati come i miei capelli, ma d'altronde, avrei sfidato chiunque a pensare lucidamente dopo due notti in bianco e degli incubi da far invidia a qualsiasi regista horror.
Ciondolai fino al bagno e guardandomi allo specchio mi venne un colpo; da quando assomogliavo alla ragazzina di the ring?! Effettivamente sembravo appena uscita da un pozzo più che da un letto. Provai a migliorare la situazione spalmandomi sul viso un po' di fondotinta, una passata di mascara sugli occhi... e perché no? Anche il rossetto. Et voilà. -No, non ci siamo ancora- pensai sconsolata -ma effettivamente non posso fare miracoli per lo sguardo da bradipo-.
Mi vestii con le prime cose che riuscii a raccattare dal mio armadio, mi infilai un paio di occhiali da sole e via, in auto. Feci una tappa da Robert, anche se più che un caffè avrei avuto bisogno della rianimazione. O di un defibrillatore.
Mi sedetti al solito tavolino di fianco alla vetrata, da cui riuscivo a vedere i passanti, mezzi assonnati come me, illuminati dalle prime luci dell'alba. Fissavo il vuoto e di nuovo i pensieri si accavallarono come le onde del mare che si mischiano una con l'altra prima di infrangersi sulla battigia.
Pensai a Pennywise che oramai era diventato un chiodo fisso e che ancora non aveva risposto a Robert, il quale aveva un arto nero tra le gambe... e ad Eleonore che... umh... no forse...
In quel momento una mano decisa si appoggiò sulla mia spalla facendomi trasalire. Cacciai anche un piccolo urlo voltandomi, facendo spaventare, a mia volta, Robert che tolse la mano dalla mia spalla di riflesso. "Alexis!" Disse guardandomi perplesso "tutto ok? Stai bene?" Mi fissava come se quella mano gliel'avessi morsicata.
"S-si tutto ok..."
"Vuoi galleggiare?"
"C... cosa?!" Gli chiesi tirandomi giù gli occhiali per guardarlo meglio. Si grattò la testa confuso. "Ti ho chiesto se vuoi ordinare..."
"Aah... ok, si si certo... il solito, grazie".-Fiuuu- ebbi come l'impressione che a quella domanda il sangue avesse smesso di scorrermi nelle vene.
Robert si chinò vicino a me, appoggiando il suo braccio muscoloso e tatuato sul tavolo. Mi sfilò gli occhiali che nel frattempo avevo risistemato sul naso e li chiuse appoggiandoli sul tavolino. Mi scrutò un attimo per poi chiedermi preoccupato: "Alexis cosa ti succede?"
"Nulla, è tutto a posto" gli risposi con un sorriso cercando di essere convincente. "No, hai qualcosa che non va" rispose sedendosi di fronte a me e prendendomi le mani tra le sue. "Davvero, non ti ho mai visto così"
"Sono due giorni che non dormo, tutto li"
"Come mai?"
"Incubi"
"Incubi?"
"Si, incubi"
"Ok... e poi? C'è altro?" Mi chiese con sguardo inquisitore.
"No, davvero, non ho nulla" e gli schioccai un altro sorriso.
"Va bene" rispose poco convinto "comunque se tu avessi bisogno di parlarmi sai dove trovarmi, ok?" continuò alzandosi vedendo entrare gente. Poi, prima di andare, mi chiese: "Eleonore sta bene?"
"Certo... perché?"
"Ieri le ho mandato dei messaggi, li ha letti ma non mi ha ancora risposto"
"Capisco. Emh, credo che abbia problemi con il cellulare"
"Ah. Ok." Rispose abbassando un istante lo sguardo e ritornò dietro al bancone.-Ma che succede?-
Dopo un paio di minuti arrivò Robert con la mia ordinazione che consumai in dieci minuti. Andai a pagare e al bancone c'era un ragazzo vestito elegante. Era altissimo e stava bevendo un caffè. Aveva dei grandi occhi verdi ed i capelli biondo scuro con un ciuffo che gli ricadeva sulla fronte. -Wow-.
"Te la offro io la colazione, Alex" mi disse Robert con un sorriso.
"Ma no figurati" gli dissi cercando il portafoglio nella borsa. "Sparisci" replicò lui sorridendomi... e al sorriso di Robert non si può dire di no. Poi disse ancora: "Sabato sera allora ci siete? Abbassai nuovamente gli occhiali guardandolo "mmh?"
"Suono, ti sei dimenticata?" Disse mostrandomi il manifesto all'entrata" "ah... oh, no no... mi ricordavo" e gli sorrisi mostrandogli tutta la mia dentatura. Con la coda dell'occhio, vidi il tizio in piedi al bancone seguire tutta la scena. Robert nemmeno se ne accorse. "Certo. Come no. Vedete di esserci" e andò a prendere altre ordinazioni. "Oook".
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Wise
FanficCosa potrebbe succedere se Pennywise tornasse dopo la sua dipartita? E se un incontro inaspettato gli sconvolgesse la vita? Può, l'essenza stessa del male e della paura, innamorarsi? È il 2018 ed i loser sono ormai un lontano ricordo. Cosa si cela...