47.Volano schiaffi

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Entrammo in casa mia sbaciucchiandoci come due adolescenti innamorati, dopodiché Wise mi prese in braccio  sorridendomi maliziosamente e richiuse la porta d'entrata con un piede. Oltrepassando il salone si diresse verso la camera, mentre io, continuando a tenergli  le braccia intorno al collo, non mi ero ancora staccata da quelle labbra morbide e sexy delle quali non riuscivo più a fare a meno. Sentii le sue forti braccia stringermi ancora di più, poi si bloccò, rimettendomi con i piedi a terra.

"Dimmelo ancora, Alexis... starai con me per sempre?" Sussurrò.

"Sì, per sempre"

"Giuramelo"

"Lo giuro" risposi continuando a baciargli il collo.

"NO! Devi guardarmi negli occhi!!" Sbottò distanziandomi bruscamente.

"... Sì, certo, giuro che starò con te per sempre..."

"Bene. I due loser dove sono?!" Il suo tono diventò fin troppo cupo.

"Sono usciti... credo torneranno verso sera..." e ritornai a baciargli il collo. In un attimo la sua espressione cambiò e nonostante avesse le sembianze umane, i suoi occhi divennero dorati e ritornò il suo sorriso sinistro.

Lo guardai un po' spaesata. "Ora... che ti prende??" Chiesi un po' in ansia.

Mi prese il mento tra il pollice e l'indice mentre continuava a fissarmi con quel suo ghigno.

"Ora sei MIA. Hai giurato" sibilò.

Mi spostai appena, corrugando la fronte. "Detto così sembra quasi una minaccia" e gli sorrisi incerta.

Lui inarcò un sopracciglio.

"Già, lo è..." sussurrò accarezzandomi il viso co  il dorso delle dita e nel mentre mossi un passo all'indietro.

"Io non capisco... perché ora fai così??"

"Perché non ho più quella fottuta umanità a dominarmi. Ora sono io. Io e l'amore che provo per te e se ti comporterai bene ti darò tutto ciò  che vorrai. Sarò dolce, comprensivo, tenero... o anche un ragazzaccio che usa le maniere forti. E a proposito di maniere forti... ora vedrai quanto il sesso sarà differente! Quindi, amore mio, ora vuoi essere presa con dolcezza o con brutalità?!" Disse senza alcun ritegno.

"C-cosa?!" Riuscii a dire con un filo di voce. Ero sempre riuscita molto bene a destreggiarmi con l'altro sesso... ero sempre riuscita a sentire di avere la situazione in pugno, ma con lui... era diverso. Più il tempo passava e più era lui ad avere in pugno me. Soprattutto in quel momento, perché il vero Pennywise era tornato. E ciò mi faceva paura e mi piaceva allo stesso momento.

"Ok, bene... decido io" ghignò e prendendomi in braccio come fossi una preda, più che la sua ragazza, mi portò in camera sbattendomi sul letto.

Si avventò su di me, stracciando i miei vestiti ed il mio intimo, facendo sparire i suoi. Provai a tirarmi su ma mettendomi una mano in faccia mi ributtò sul materasso.

"A-lexis, Penny...Wise!" Sentimmo tutt'a un tratto. Era mia zia che era entrata in stanza rimanendo a fissarci con gli occhi fuori dalle orbite. Wise mi coprì  velocemente gettandomi una coperta addosso per poi alzarsi, completamente nudo, andando di fronte a lei che sembrava non avesse più il coraggio di aggiungere altro o di muoversi. Riuscì solo a dare un'occhiata veloce ed imbarazzata a tutta la sua nudità, arrossendo di colpo.

"Zia!!" Gridai preocupata alzandomi sui gomiti preparandomi a saltare giù dal letto.

"Beverly... dolce, piccola... calda... Beverly... pensi di uscire dalla stanza o vuoi stare qui mentre mi sbatto tua nipote?" Le chiese sfrontato, con voce calda e bassa.

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