54.La resa dei conti

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Ciao a tutti, chiedo ancora scusa per il ritardo della pubblicazione... oltre a non esser riuscita a finire la storia per la fine di marzo, non son riuscita neanche a finirla per la fine di aprile 😅😅 ma io che sono ottimista confido per la fine di maggio. Grazie a chi mi segue ancora 😊😊.
Ps. Questo è un capitolo decisamente violento... ci sono andata giù pesante, quindi se non vi va di leggerlo posso dirvi che qualcuno viene messo fuori uso😁(ecco, in sintesi ho già raccontato il senso del capitolo) immaginate un po' chi?
Bye😃

Pennywise.

Nella previsione di Maturin erano successe delle cose fondamentali;

1.Avevo ucciso Jeremy.

2.Il resto dei loser era venuto a conoscenza del mio ritorno.

3.Avevo restituito l'umanità a Georgie.

4.Alexis ed Eleonore erano morte.

Quelle cose, quindi, non erano ancora successe davvero ed avevo intenzione di cambiare ogni cosa, tranne il punto 3.

Prima di andare da quel bastardo pazzo e depravato, sarei dovuto passare in due posti; in banca a Bangor per prelevare una bella somma dal conto di Travis e, successivamente, nel carcere di New York, per prendere un paio di detenuti. Belli grossi e ben dotati. Quindi, dopo aver fatto entrambe le cose, andai da lui.

Casa sua era apparentemente vuota, poi mi ritrovai nel soggiorno con i piedi sul tappeto persiano e sorrisi, pregustando la mia vendetta.

Nella mia forma umana chiesi a Kyle e Duncan, i due enormi detenuti, di aspettarmi buoni buoni fuori dalla  villa di Travis senza farsi troppe domande e di entrare non appena li avessi chiamati.

Perché mi diedero retta? Beh, avevo promesso loro due cose; un bel po' di denaro e... taaanto divertimento. Oltre comunque alla loro libertà, avendo pagato la loro costosissima cauzione dopo essersi fatti 10 dei 25 anni di carcere a loro destinati.

Sollevai il tappeto persiano, spalancando la botola e ritrovandomi a scendere quelle dannatissime scale ma, fortunatamente, nella stanza sottostante non avrei trovato Alexis ed Eleonore ma... i loro aguzzini. E così mi ritrovai davanti a quella porta ed il ricordo di ciò che avevo visto mi fece tremare in un istante.

Bussai e le varie sghignazzate che avevo sentito cessarono in un momento.

"Chi cazzo è, Travis?? Saranno mica già le due puttanelle??" Chiese qualcuno.

"Ehi... non saremmo dovuti andare noi a prenderle??!" Chiese un altro e li sentii ridere tutti di nuovo.

Tutti tranne Travis.

Bussai nuovamente.

- Finalmente si mangia-.

"Finn... v-va' ad... aprire!" Ordinò Travis, incerto, quasi sprovvisto della sua solita arroganza.

-Oh, lo sapevi allora... lo sapevi, fottuto bastardo, che il tuo piano sarebbe potuto andare male e che io sarei potuto venire a prenderti! Sento la tua paura fino a qui!-

Uno dei suoi sottoposti aprì la porta. Mi leccai le labbra, il mio sorriso da clown si spalancò e, nello sgomento generale mossi un passo verso il malcapitato.

"Siete pronti... per galleggiare?! Galleggerete tutti!" Li avvertii con la mia voce terrificante, lanciando una veloce occhiata a tutti loro e, senza perdere altro tempo, strappai via in un solo morso la testa del povero Finn, mentre con una mano conficcata nel petto gli strappai via il cuore, mangiandomi anche quello e tutto il resto.

Maturin mi aveva avvertito di non uccidere persone innocenti e quelle merde umane non lo erano. Tutti loro, nella previsione della tartaruga, avevano torturato, stuprato e portato ad una morte lenta ed agonizzante Alexis ed Eleonore. Quindi dovevano pagare.

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