CAPITOLO 14

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(Ema Pov)

Tengo gli occhi chiusi e lascio che questo leggero vento mi scompigli i capelli.

Ero decisa a non uscire di casa oggi ma come al solito non sono stata capace di dire no all'estremo entusiasmo di Mark.

Lentamente lascio che i miei occhi si aprano e l'immensità di quel cielo cosi celeste mi lascia quasi senza fiato.

"Allora? È stata poi cosi una brutta idea non passare il pomeriggio chiusa a casa? Dopotutto è venerdi"

Lo osservo con un sorriso stampato sul volto mentre lui si allontana dalla panchina sulla quale siamo seduti da un po'.

Alza il sopracciglio destro e mette le braccia conserte.

"Questa settimana hai mantenuto stampato sul viso questo sorriso, c'è forse qualcosa che non so?"

Si in realtà si, c'è qualcosa che lui non sa ed è qualcosa di cosi grande per me che se anche volessi non potrei di certo spiegarlo a parole e poi visti gli eventi precedenti, non posso di certo rischiare.

Faccio spallucce e congedo la domanda con un semplice silenzio.

La ragazza che tanto offusca i miei pensieri non mi ha rivolto la parola per tutta la settimana, non ha nemmeno cercato di insultarmi o robe simili.
Questo mi ha dato del tempo per godere anche solo del ricordo di quanto accaduto.

Ho avuto modo di rammentare e di mettere bene a fuoco l'immagine delle sue labbra che premono sulle mie in modo prepotente, quasi senza nessun freno.

Se avessi potuto avrei certamente fermato il tempo per godere quanto più possibile quel momento che, probabilmente per l'eccessiva foga mi è sembrato alquanto effimero.

Luz ha infatti impregnato del suo sapore le mie labbra per poi fuggire da qualsiasi altro possibile contatto e da quando tutto ciò è successo non faccio altro che desiderare che accada ancora, non faccio altro che desiderare di più ed è proprio questo desiderio cosi forte a marchiarmi dentro.

Mi domando come sia possibile che quella ragazza sia stata capace di innescare in me un meccanismo cosi forte in cosi poco tempo.

Chissà cosa le dice la testa.

Gli attimi dopo il bacio sono stati cosi confusi, l'unica cosa che ricordo sono i suoi due grandi occhioni quasi in lacrime.

Osservo il ragazzo che mi sta davanti prendere una sigaretta e sorrido per l'ennesima volta.

L'odore del fumo mi infastidisce quasi sempre, su di lei invece è tutt'altra storia.
L'odore forte delle sigarette misto a quel suo profumo dolce di vaniglia forse, la rende cosi desiderabile.

È sempre cosi perfetta, sembra che non abbia mai nulla fuori posto.

L'idea di averle rovinato quel rossetto con un bacio mi fa impazzire.

Una sonora risata da parte di Mark mi distrae e fa si che io rivolga lo sguardo nella sua stessa direzione.

Presto la mia espressione si fa seria e sento una morsa allo stomaco.

Proprio come quando mi ha baciato, le sue mani stanno sfiorando il collo di qualcuno che non ho mai visto prima, un ragazzo biondo, con un fisico abbastanza possente ed una mascella molto marcata che Luz continua ad accarezzare con le sue dita sottili.

Entrambi terminano i lori gesti affettuosi con un bacio che sembra interminabile.

Le mie mani si stringono in due pugni ben saldi.

Il mio stomaco si sta letteralmente ribellando, inizio a sentire un bruciore ovunque, sintomo evidente del mio fastidio nel vedere questa scena patetica.

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