(Ema Pov)
"Poteva andare peggio? Questo è quello che dici di solito?"
Il ragazzo finalmente si ferma e inizia a parlare con un tono di voce più basso di quello usato precedentemente.
"No, non è questo..
Non era mia intenzione sminuire quanto accaduto ma conosco Luz da molti anni e posso assicurarti che quello usato con te è uno dei comportamenti più gentili che riesce ad usare"Lo fulmino con lo sguardo.
Mi avvilisce pensare che nessuno sia mai stato capace di far abbassare la cresca a quella ragazzina arrogante, certo è ironico che sia proprio io a pensare una cosa del genere, perché io stessa probabilmente come gli altri, rabbrividisco alla sola idea dei suoi occhi addosso.
Il modo brusco che ha usato per chiedermi i compiti che ha preteso svolgessi al posto suo, mi ha infastidito parecchio.Mark si ferma e blocca le mie spalle con entrambe le mani.
"Senti Ema, non perdere tempo e non pensare a quell'idiota! Piuttosto, c'è una festa questa sera in un locale famoso in paese, andiamo insieme?"
Mi fermo e osservo l'espressione speranzosa sul volto del ragazzo, dannazione per quanto io non sia dell'umore non posso di certo dirgli di no.
"D'accordo d'accordo, ma se la festa mi annoia o c'è qualcosa che mi infastidisce andiamo via"
"Oh questa si che è la risposta che volevo sentire! Insomma, non proprio ma va bene comunque!
Ti passo a prendere sta sera"**
"Esci?"
Annuisco senza prestare attenzione.
Il realtà sto ammirando il mio riflesso allo specchio da un po'.
Non sono mai stata vanitosa ma l'idea di uscire per qualcosa che non sia l'ambito scolastico mi mette sotto pressione.Tuttavia, credo comunque che la mia fidata camicia nera con tanto di pantalone alquanto elegante abbinato, possano andar bene.
"E dove vai?"
Sbuffo un po' cercando di sistemare al meglio i miei capelli.
"Una festa"
"Oh grandioso!"
Mia mamma esulta sorridendo come se avesse appena vinto alla lotteria.
Non comprendo il motivo di una tale esultanza, per questo motivo mi fermo mettendo le mani in tasca e osservandola in malo modo.
"Che c'è? Quante volte uscivi prima? Nessuna! Invece qui hai un amico e vai anche a delle feste"
Faccio roteare gli occhi.
Ecco perché esulta per il suo misero orgoglio, vuole solo che io ammetta che trasferirsi qui è stata una buona cosa.
Come potrei mai farlo? E anche se lo facessi, tenendo conto dei piccoli vantaggi non posso certo cancellare tutto ciò che invece non va.
Luz ad esempio.
Quella ragazza è tremenda eppure non fa altro che girovagare per la mia mente, il solo pensiero che lei esista mi infastidisce parecchio e allo stesso modo mi incuriosisce e non poco."Oh cristo, mamma sei ridicola.
È meglio che io vada"**
"Stai davvero benissimo!"
Sorrido e faccio una giravolta su me stessa tenendo le estremità del mio giubbotto nero in pelle.
"Modestamente!"
Mark mi sorride mentre mi invita ad avanzare di qualche passo dentro il locale.
La musica è ad un volume piuttosto alto, tanto che per sentire cosa il ragazzo riccio mi stia dicendo devo sforzarmi di leggere il labiale.
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Crepe~
RomanceEma è una ragazza di diciasette anni costretta a trasferirsi in un piccolo paesino a causa del divorzio dei suoi genitori. Quest'ultima, si dovrà cimentare quindi in un nuovo inizio: un nuovo capitolo della sua vita. Ben presto la strada di Ema i...