CAPITOLO 26

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(Ema Pov)

Il mio corpo scompare dentro ad un abbraccio che mi sembra più confortante del solito.

I capelli mossi di Ines cadono lungo la mia schiena, segno che i nostri corpi sono cosi stretti da sembrare uno solo, questa volta però ho la piena consapevolezza che questo contatto cosi intimo non è altro che un segno di una profonda simpatia e amicizia che mi lega a questa persona.

"Avevo intuito che la ragazza di cui parlavi fosse Luz, mi dispiace davvero molto per lei"

Mi limito ad annuire con ancora il volto poggiato sulle sue spalle, quando non appena sposto leggermente il mio sguardo più avanti, oltre il cancello della scuola, intravedo un caschetto nero che mi è molto familiare.

Non ho più visto Luz dall'ultima volta, quando dentro al camper ho promesso a me stessa che non l'avrei mai e poi mai lasciata da sola, eppure anche se io ci abbia provato in tutti i modi, lei in questi giorni non mi ha permesso di starle accanto, certo è comprensibile dopo quello che è accaduto che abbia voluto prendersi del tempo per stare da sola, quindi ho deciso di attendere il suo ritorno a scuola.

Saluto in fretta Ines per poi aumentare il passo e raggiungerla.

"Ehi...Sei tornata"

Mi osserva senza dire una parola, porta degli occhiali molto scuri che non mi permettono di osservare i suoi occhioni neri.

Credo li porti per nascondere il fatto che probabilmente ha passato giorni interi a piangere la mancanza di Ander.

Faccio ancora qualche passo avanti per azzerare completamente la distanza tra i nostri corpi, questo sembra però non suscitare in lei nessuna emozione

"Piccola..."

Indirizza lo guardo verso tutto ciò che si trova alle mie spalle e procede lentamente nel fare qualche passo avanti

"Non credo tu abbia sentito la mia mancanza, non hai perso tempo, ti sei fatta consolare in fretta"

"Di cosa stai parlando?"

Questa volta indietreggia fino a raggiungere di nuovo il mio corpo

"Non importa Ema, ormai non importa più nulla"

Non mi permette nemmeno di rispondere, la sua figura si allontana dalla mia per poi mescolarsi al resto dei ragazzi che si stanno avviando verso le rispettive classi, qualcuno la osserva vociferando qualcosa, lei di conseguenza risponde alzando il dito medio a chiunque le rivolga anche solo uno sguardo.

**

"Perché vuoi parlarle?"

"Perché Luz deve sapere che..."

Il ragazzo che mi sta affianco prende un momento di pausa per poi ricominciare a parlare ma con un tono più basso

"Che io amavo suo fratello..."

Io non credo sia un ottima idea ma non posso non appoggiare Mark, dopotutto ha cullato in silensio questo amore per molto tempo, tutto ciò che gli resta da fare è parlare una volta per tutte con Luz e sistemare le cose almeno con lei.

Il ragazzo avanza in modo deciso verso la sua direzione, mentre io resto qualche passo indietro

"Luz"

Una voce femminile che a me è sconosciuta interrompe l'intenzione di Mark e attira non solo l'attenzione di Luz ma di tutti quelli intorno

"Che cazzo ci fai qui?"

Raggiungo in fretta il ragazzo che non aspetta nemmeno che io chieda chi sia la ragazza bionda che sta tra lui e Luz

"Stronza"

Mark aumenta il tono della voce seguito a ruota da Luz che avanza in modo minaccioso verso la ragazza, per la prima volta sembrano avere lo stesso obbiettivo, quello di spaventare in qualche modo la ragazza e cacciarla via.

Sono piuttosto confusa, quindi mi avvicino ancora un po' a Mark e stringo il suo braccio per attirare la sua attenzione.

"Lei è Alicia, l'ex ragazza di Ander"

Ora comprendo tutto.

La ragazza dal corpo snello e i lunghi capelli biondi sembra intenzionata a non ascoltare tutto ciò che dicono, il suo modo di fare sembra essere molto simile a quello di Luz e se cosi fosse la situazione si mette male.

"Con quale cazzo di coraggio ti presenti qui?"

Entrambe le ragazze mettono le braccia incrociate e si osservano come se si odiassero a morte, mi correggo, probabilmente è proprio cosi, si odiano a morte.

"Tu non mi hai detto nulla della morte di Ander"

"Non meritavi di sapere, non hai fatto altro che farlo soffrire baciando quel coglione"

Mark abbassa lo sgaurdo come se provasse ancora vergogna per qualcosa che non ha fatto, stringo la sua mano per incoraggiarlo a dire qualcosa

"Io lo amavo..."

Entrambe le ragazze rivolgono a lui lo sguardo, mentre lui invece sembra vedere solo Luz in questo momento

"Mi dispiace non averlo detto prima, mi dispiace che tu e Ander abbiate pensato di me che fossi solo uno stronzo.
Ti ho odiato cosi tanto per aver detto ad Ander di avermi visto con Alicia ma adesso lo comprendo, volevi proteggerlo"

Presto gli occhi di Luz, questa volta sprovvisti di lenti, si fanno lucidi e svariate lacrime scendono sul suo volto.

Il mio cuore batte all'impazzata, vorrei stringerla e asciugare quelle lacrime una ad una, farle mie e impedire che lei venga a contatto con altro dolore.

La ragazza bionda, Alicia sembra quasi impassibile a quanto detto ma proprio come Mark sembra vedere solo Luz adesso, solo che dubito i due abbiano le stesse intenzioni

"Anche io ti ho odiato molto per questo motivo Luz, il fatto è che non è l'unico, sei sempre stata una ragazzina problematica, insomma problemi con il padre, rapporto ambiguo con la madre, quello strano attaccamento morboso con Ander..."

Presto accade ciò che più temevo, Luz si scaraventa sulla ragazza bionda senza pensarci un attimo, non credo di averla mai vista cosi tanto incazzata, la rabbia è cosi tanta che il sangue sul volto della ragazza, causato da i numerosi pugni non tarda ad arrivare.

Mentre io e Mark cerchiamo di placare il suo scatto d'ira, Adrian e gli altri ci raggiungono.

Adrian, il ragazzo più alto dei tre mi rivolge un occhiata poco benevola e mi spinge con un certa forza lontano da Luz per poi avvicinarsi di qualche centrimetro al mio viso

"Quando lei finisce nei guai ci sei sempre tu in mezzo.
Se ti vedo di nuovo starla accanto ti faccio fuori"

Chi si crede di essere adesso questo coglione?

"Non ti permetterà di tenermi lontana.
Stiamo insieme"

Il ragazzo mi sorride prendendosi palesemente gioco di me

"Sei solo un idiota del cazzo che ha soddisfatto una sua curiosità"

Prendo tra le mani il colletto della sua giacca mentre lui continua a mantenere sul volto quel sorriso idiota, prima che potessi fare qualcosa uno degli altri due ragazzi lo raggiunge

"Non è il momento adesso Adrian"

il ragazzo si allontana osservandomi con un espressione che non promette nulla di buono

Eccoci al 26esimo capitolo! Spero sia stato di vostro gradimento, se cosi fosse non dimenticate di lasciare una stellina ed un commento.
A presto:).

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