CAPITOLO 37

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(Ema Pov)

Osservo dritto negli occhi il ragazzo che mi sta di fronte e mi lascio scappare un sorriso malinconico, mentre lui continua a controllare che abbia davvero preso tutto, allungo la mano destra e scompiglio i suoi ricci, so bene che detesta questo gesto ma sono sicura che si sia abituato al fatto che mi ostineró ad immergere la mia mano in mezzo ai suoi capelli per il resto della mia vita

"Ema!"

Mi fulmina con lo sguardo per poi lasciarsi andare ad una grossa risata

"Mi mancherai..."

"Torno presto te lo prometto"

Entrambi adesso abbiamo un espressione abbastanza seria, probabilmente perché tutti e due speriamo che quanto da lui affermato possa essere vero.
Mi sono ormai abituata alla distanza che ci separa ma vederlo andare via non è mai bello.

"Mi raccomando sistema le cose con Katrin"

Alzo gli occhi al cielo ma lui finge di non accorgersene e continua a parlare

"So bene che ti manca.
So che ti stai legando a quella Amalia solo perché ti senti sola e ti manca la sua amicizia"

Emetto un sospiro pesante e alzo gli occhi al cielo per l'ennesima volta.
Molto probabilmente ha ragione, sono passate solo due settimane da quando Amalia ha fatto il suo ingresso al bar ed io non ho fatto altro che fare il possibile per attaccare bottone, cosa che a lei sembra fare davvero piacere, il punto è che non sono abituata a fare queste cose, di solito non cerco di fare amicizia e non cerco di legare con persone che conosco a malapena, la mancanza di Katrin inizia a farsi sentire ed anche se convivendo nella stessa casa e davvero facile vedersi, tra me e lei le cose sono cambiate radicalmente, nessuna delle due osa rivolgere una parola all'altra e in casa c'è un silenzio imbarazzante ed estenuante per tutto il tempo.

"Non mi sembra male come pensi"

Mette le braccia conserte e mi osserva con il sopracciglio inarcato

"È troppo ambigua.
Non conosci nulla di lei se non il suo nome e hai notato come si allontana ogni volta che riceve una telefonata? Per quanto mi riguarda potrebbe anche essere una serial killer, non venirmi a dire che non ti ho avvisata"

Il tempo che è passato non ha affatto cambiato Mark, si ostina ad essere la persona affettuosa ed iper protettiva che è sempre stata, mi piace il fatto che si prenda cura di me in questo modo.
Per l'ennesima volta raggiungo i suoi capelli con la mano destra e li agito un po'

"Sei sempre il solito"

"Dannazione Ema! I miei capelli!
Sei la solita idiota"

Allontana la mia mano via dalla sua testa per poi avvicinare il suo corpo al mio e avvolgermi in un lungo abbraccio

"Ti chiamo non appena arrivo a casa.
Ti voglio bene idiota, sono serio, stai attenta"

"Certo mamma, non preoccuparti"

Si allontana alzando il dito medio nella mia direzione, lo osservo sorridendo e faccio lo stesso.
Dannazione, già mi manca.

**

Non appena raggiunto il bar mi fermo ad appena pochi passi dall'entrata principale.
Katrin si sta intrattenendo a parlare con Luz che se ne sta comodamente seduta su una moto nera eccessivamente grande per la sua statura abbastanza piccola.

Mi soffermo sulle sue mani che stringono un casco dello stesso colore della moto.
Il mio corpo viene invaso da uno strano calore non appena ripenso a ciò che ha fatto con quelle mani sul mio corpo solo poche settimane fa, non appena però mi ritrovo ad incrociare i suoi occhi mi ricordo anche di come si sia comportata da stronza dopo e tutto ciò che sento è solo rabbia.

Non appena si accorge di me saluta Katrin con un piccolo bacio sulla guancia per poi scostare i suoi lunghi capelli neri e sistemare per bene il casco sulla testa.
Dannazione, non posso negare che quella moto non fa altro che giovare alla sua bellezza già presente.

Mette la sua mano destra sull'acceleratore della moto per poi alzare la visiera del casco ed osservarmi dritto negli occhi.
Cazzo, è cosi presuntuosa da avere il coraggio di guardarmi negli occhi dopo quanto accaduto, certo credo che la mia faccia da ebete le stia solo facilitando le cose, non riesco a toglierle gli occhi di dosso!
Davvero i miei complimenti Ema, sei una cogliona.

Invito i miei pensieri a zittirsi per poi fare qualche altro passo avanti in modo tale da sembrare totalmente indifferente e affrontarla in qualche modo.
Non appena se ne rende conto però mi sorride in modo beffardo e in egual modo eccitante per poi abbassare la visiera del casco e sparire a tutta velocità con la sua moto.

Cazzo, che stronza.
Sa bene come usare la sua bellezza, sa benissimo che ogni cosa che la riguarda mi rende debole e non fa altro che sfruttare tutto questo a suo vantaggio.
È ancora capace di comportarsi come la bambina che ho conosciuto tempo fa a scuola e come immaginavo non sa fare altro che scappare.
È proprio come pensavo, non è affatto cambiata e probabilmente non lo sono nemmeno io perché sono rimasta la stessa persona che ero, la stessa stupida fottutamente innamorata di lei.

Lo sguardo di Katrin mi distrae da quanto appena accaduto, entrambe siamo ferme all'entrata del bar ed entrambe cerchiamo di abbozzare qualcosa da dire

"È passata solo per un saluto..."

"Non mi importa Katrin"

Taglio corto e mi dirigo verso il bancone del bar.
Una mano sulla spalla ed una voce abbastanza allegra richiamano la mia attenzione

"Ema!"

Thomas mi rivolge uno dei suoi sorrisi sinceri.
Credo sia davvero impossibile non sorride quando questo ragazzo è intorno, ha un viso davvero buffo, mi piacerebbe passare del tempo con lui e Katrin.
Dannazione, devo smetterla di pensare a quanto davvero mi manchi il mio rapporto con lei.

"Oggi è passata Amalia e ha chiesto di te"

Il ragazzo dai capelli rossi mette su un espressione ambigua

"No Thomas.
Non c'è nulla tra me e Amalia.
È una persona davvero interessante e mi piacerebbe passare più tempo con lei, tutto qui"

Mi osserva da capo a piedi per poi far tornare la sua espressione abbastanza seria

"Si, lo so.
Tu ami Luz..."

"Katrin ti ha..."

Mi interrompe facendo si con la testa per poi continuare

"Io e Katrin parliamo di tutto.
Ema, stai solo cercando di rimpiazzare Katrin con Amalia, non credo possa funzionare, non la conosci"

Metto le braccia conserte per poi emettere una risata sarcastica

"Oh andiamo! Sul serio?
Sono stanca di sentire le stesse cose, forse è meglio che io mi metta a lavorare"

Il ragazzo che mi sta di fronte afferra prontamente il mio polso destro

"Non volevo essere scortese o invadente.
Promettimi solo che se ti renderai conto che è cosi tornerai a parlare con Katrin e ricordati che ci sono anche io se vuoi..."

Sono stata scortese con lui per l'ennesima volta, mi sento un idiota.

"D'accordo promesso.
Grazie Thomas...Sei davvero..."

"Un amico?"

Annuisco sorridendo in modo più sincero possibile mentre lui fa lo stesso

"Oh speravo lo dicessi!"

Continua a sorridermi mentre si incammina verso l'uscita per raggiungere Katrin

"Comunque Amalia ti ha lasciato il suo numero, è sul retro!"

Forse non e' poi cosi misteriosa come sembra.
Potrei richiamarla e invitarla a prendere una birra insieme.
Si, potrebbe essere un ottimo modo per distrarmi da tutto questo casino e cosa più importante, distrarmi da Luz.


Eccoci al capitolo 37:) spero che la lettura sia stata di vostro gradimento, se così fosse non dimenticate di lasciare una stellina ed un commento.

A presto:)

PS: Secondo voi cosa avrà davvero in mente Amalia? 🙄

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