CAPITOLO 51

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(Ema Pov)

Mi ritrovo a battere i pugni sul tavolo per placare la mia rabbia, mentre Alicia non fa altro che osservarmi in silenzio con le braccia conserte

"Non posso rimanere a guardare"

Finalmente fa qualche passo avanti verso la mia figura raggiungendo del tutto il mio corpo

"Ed io non posso rischiare.
Amalia conosce la mia vita per filo e per segno, conosce nomi di persone che mi vorrebbero morta per tutta la coca che ho sniffato senza pagare un centesimo!"

La osservo per poi alzarmi in piedi e iniziare a gesticolare con le mani in modo poco pacato

"Cosa intendi fare allora? Vivere in questo modo? Continuare a vendere il tuo corpo?"

"Non parlarne come se fosse una cosa che mi piace!"

La osservo voltarsi per poi rivolgere a me le sue spalle

"Tu non ci sei dentro Ema, non sai di cosa è capace Amalia"

La raggiungo in fretta invitandola a voltarsi

"Io voglio aiutarti!"

Ottengo ciò che voglio, si volta in fretta ma il suo sguardo non promette nulla di buono e tanto meno i suoi occhi lucidi

"No, cazzo!
Tu vuoi aiutare Luz.
Tu vuoi che Amalia finisca dentro solo per impedirle di fare del male a Luz!"

Non ha tutti i torti ma questo non significa che io non voglia davvero aiutare anche Alicia, non posso certo negare che tengo a lei

"Io amo Luz ma tengo anche a te Alicia!"

Sul suo viso iniziano a scendere piccole lacrime.
Mi avvicino a lei e tento di abbracciarla

"Mi dispiace, non dovrei nominare Luz..."

Si lascia andare tra le mie braccia mentre asciuga le lacrime e rivolge a me il suo sguardo, mi osserva senza dire una parola, faccio lo stesso per qualche minuto fino a che non decido di proporle qualcosa per tentare di placare questa sua tristezza

"Non ti vedo sorridere da un po' e questa cosa non mi piace.
Ti ricordi quante patatine fritte hai mangiato al nostro primo appuntamento?"

La osservo accennare un piccolo sorriso per poi annuire

"Lo ricordo anche io.
Quella sera ho pensato, dannazione come fa un corpo così piccolo a contenere così tanto cibo!"

Entrambe ci lasciamo andare ad una piccola risata

"Facciamo così, uno di questi giorni mi aspetti qui ed io ti porto tante patatine fritte e dopo le mangiamo insieme.
Insieme Alicia, dico sul serio, non le divorerai tutte"

Mi osserva con ancora un mezzo sorriso stampato sul viso.
Prende la mia mano destra nella sua e inizia ad accarezzarla in modo lento

"Sei davvero così dolce..."

Mentre mi avvio verso la porta la sua mano stringe la mia ancora una volta.
Mi volto per osservarla mentre mi sorride e inizia a parlare

"Puoi parlarmi di Luz quando vuoi..."

Le sorrido per poi lasciarle un piccolo bacio sulla guancia e uscire di casa.

Una volta chiusa la porta alle mie spalle e raggiunto quasi l'esterno, la persona che mi si palesa davanti mi fa cambiare drasticamente umore.
Amalia continua a camminare distratta dal cellulare.

Cazzo, non la sopporto.

In me che non si dica tutta la pazienza che possiedo mi abbandona e mi ritrovo con le mani sul colletto della sua camicia bianca

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