(Ema Pov)
Mi chiedo davvero come abbia avuto il coraggio di rimanere lì a fissarmi senza nemmeno provare a porgermi le sue scuse.
Mi sento cosi sciocca al pensiero che la sua bellezza sia riuscita per l'ennesima volta a rapire la mia attenzione, daltrocanto è cosi cambiata che ho fatto fatica a riconoscerla, una volta uscita da quella dannata porta, i suoi abiti un po' succinti o i suoi capelli neri ormai lunghi mi hanno fatto credere che Katrin ci avesse azzeccato sul serio questa volta, invece ora mi ritrovo nel mio appartamento a maledire me stessa per aver accettato e Katrin per aver proposto il tutto."Dannazione Ema rispondimi! Come potevo saperlo? Hai sempre omesso il suo nome e cosa più importante, hai sempre descritto Luz"
Non appena quel nome esce dalle sue labbra la fulmino con lo sguardo, cosa che la fa indietreggiare giusto un po'
"Insomma, l'hai sempre descritta come una stronza senza cuore, quando invece con me è stata tutto il contrario"
Se anche fosse cosi, se anche Luz fosse cambiata, niente cancella ciò che ha fatto e il dolore che mi ha arrecato.
"Stai attenta, potrebbe farti picchiare da un momento all'altro"
Prendo le distanze da Katrin raggiungendo in fretta la porta della mia camera, mentre lei dal canto suo afferra prontamente il mio polso
"Parlale almeno"
Resto ferma ad osservarla per un paio di minuti per poi lasciarmi andare ad una grossa risata scaturita dal mio eccessivo nervosismo.
"Dov'è finita la ragazza convinta che dovessi dimenticare la stronza misteriosa a tutti i costi? Luz ti ha già fatto il lavaggio del cervello? No Katrin, non rispondere, non è importante, devo solo parlare con qualcuno che mi possa comprendere, dopotutto tu non sai cosa ho passato"
"Ema aspetta..."
La ignoro chiudendo la porta alle mie spalle.
Senza che io me ne renda conto, la mia gola inizia a bruciare, lo schermo del mio cellulare è sfocato a causa delle lacrime che stanno bagnando il mio volto.
Sento che il mio cuore è diviso in due, la odio cosi tanto eppure sento che è l'unica che è stata capace di farmi innamorare davvero e a quanto pare non ha per niente perso questa abilità.Senza pensarci due volte chiamo Mark, sperando davvero che risponda.
-Ema!-
Mi rallegro un po' non appena sento la sua voce dall'altra parte della cornetta.
-Mark-
Il ragazzo sembra condividere la mia stessa allegria nel sentirmi e prima che potessi dire qualcosa, prende parola
-Ehi ascolta bene, sto cercando di anticipare la partenza, potrei essere da te tra qualche giorno-
Faccio un sospiro di sollievo, avevo proprio bisogno di sentire queste parole.
Da quando Mark si è trasferito in un altro paese le occasioni per vederci sono state davvero rare ma entrambi c'è la mettiamo tutta per vederci il prima possibile-È perfetto io devo dirti delle cose...-
-Si, anche io, ho conosciuto un ragazzo e sembra davvero carino-
Sembra davvero entusiasta, non posso parlare di Luz adesso
-Ottimo-
-E tu?-
Metto una mano sulla nuca in attesa che mi venga in mente qualche idea
-Oh...niente di importante, ne parliamo quando sarai qui-.
**
Il campanello della porta suona cosi forte che sveglia sia me che Katrin, entrambe infatti siamo davanti il citofono a domandarci chi possa essere a quest'ora del mattino.
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Crepe~
RomanceEma è una ragazza di diciasette anni costretta a trasferirsi in un piccolo paesino a causa del divorzio dei suoi genitori. Quest'ultima, si dovrà cimentare quindi in un nuovo inizio: un nuovo capitolo della sua vita. Ben presto la strada di Ema i...