CAPITOLO 21

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(Ema Pov)

"Mi sei mancata"

"Mi hai vista solo due giorni fa novellina"

Faccio roteare gli occhi per poi sorridere.

"Non importa, mi manchi sempre, però ricordami di trovarti un soprannome che ti infastidisca parecchio."

La osservo finalmente ridere.
È la cosa più bella che io abbia mai visto.
Il pensiero che mi abbia privato di questo sorriso sincero per mesi un po' mi fa rabbia ma non ha importanza adesso, ora mi sembra di aver abbattuto un muro e creato qualcosa con Luz, qualcosa che mi fa sentire viva.

Certo, quello sguardo emblematico ancora un po' mi frega.
Molto spesso non la comprendo, non comprendo i suoi pensieri ed il suo stato d'animo e quasi sempre, quando le chiedo che cosa le passa per la testa, la sua risposta è quasi sempre nulla.

Questo strano rapporto che non riesco a definire mi ha però permesso di scrutare da vicino ogni sua movenza ed ogni sua abitudine.

Ogni volta che sgattaioliamo in bagno per scambiarci qualche effimero bacio, ad esempio, Luz non fa altro che ammirare la propria immagine allo specchio e ritoccare il suo rossetto rosso, non importa che io lo rovini con le mie labbra due secondi dopo, non appena la sua immagine è proiettata su uno specchio, tira fuori il suo rossetto e lo passa sulle labbra carnose.

Forse è vanità o forse c'è un significato più profondo, il punto è che ho imparato che devo attendere che finisca di abbellire le sue labbra prima di fare qualsiasi cosa, questo mi permette di illudermi forse di conoscerla un po' più di chiunque altro e non mi dispiace affatto.

Certo, l'idea di vederla in un bagno e solo per pochi minuti, all'inizio non mi ha entusiasmato ma la certezza di averla mia, di poter lasciare finalmente vagare libere le mie mani, anche solo per lasciarle un tenero abbraccio, ha fatto si che cambiassi opinione.

Mi sorride mentre sono intenta a sollevare lentamente la sua maglia.
Faccio tesoro di questi pochi minuti che possiamo concederci e inizio a tastare in modo delicato i suoi fianchi per poi raggiungere le sue labbra con le mie.

"Mi sei mancata anche tu"

"Per quanto ancora dovrà andare avanti tutto questo?"

Certo, c'è solo una piccola pecca.
Adam.
Mi fa parecchio male uscire dal bagno della scuola con il suo profumo addosso e poi vederla con quell'idiota.
D'altro canto però non posso certo negare che nel momento stesso in cui finalmente i nostri corpi si raggiungono e le nostre labra si toccano, il tutto diventa estremamente bello ed eccitante.

Continua ad accarezzare i miei capelli con la mano sinistra, mentre con la destra accarezza il mio collo che continua a ricoprire di piccoli baci.

"Mi piaci cosi tanto Ema"

Bel modo di evitare la domanda Luz.

Ha questa assurda capacità di sviare ogni discorso che è poco conveniente per lei.
È furba.
Furba ed eccitante, dannazione.

Le basta osservarmi negli occhi, abbassare il tono della voce e dirmi che le piaccio parecchio per far sì che io dimentichi forse anche il mio nome.

Le sorrido per poi iniziare a parlare

"Luz..."

All'improvviso mi osserva e mi tappa la bocca con la mano.

Cristo.

Odio quando qualcuno è in bagno è dobbiamo stare zitte.
Ecco, questo trasforma tutto in una situazione piuttosto irritante e squallida.

"Non capisco cosa abbia adesso.
Perché adesso Ema è cosi strana.
Io pensavo di piacerle"

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