Una volta uscito dal bagno, Jimin si imbattè in qualcosa che sapeva prima o poi sarebbe accaduta.
Tae stava baciando Jungkook, per quanto fossero ubriachi era palese che avevano bevuto solo per trovare il coraggio di dichiararsi l'uno all'altro.
Jimin scosse piano la testa, sorpassando i due e andando a sedersi sull'enorme divano al centro della sala.
Casa di Yoongi era un accumolo di gente, musica sempre più alta e ragazzi sempre più ubriachi.
Quella situazione stava davvero degenerando.
Afferró il telefono che teneva in tasca e scrisse un messaggio a Jin, il maggiore li aveva mollati ed era scomparso. Voleva tornarsene a casa.
Sollevó gli occhi solo quando un bicchiere entró nella sua visuale.
-Coraggio, bevi qualcosa.-
la voce di Yoongi si fece largo tra la musica assordante, Jimin appoggió il telefono e afferró svelto il bicchiere.
Gli occhi di Yoongi erano puntati sul messaggio ancora aperto.
Quando il ragazzo si sedette accanto a lui Jimin ne rimase alquanto sorpreso.
Non era da lui fare quella mossa. Erano anni che si davano addosso.
Era forse ubriaco? Il viso di Yoongi si avvicinó a quello di Jimin e lo guardó dritto negli occhi.
-Hai fatto così tanta strada per arrivare qui e pensavi di andartene? Hai almeno provato a divertirti Park? Alle feste ci si deve lasciare andare, liberati di questo tuo autocontrollo così irritante!-
Jimin rimase a bocca aperta e dopo aver battuto le ciglia diverse volte, un pó per le sue parole e un pó per il viso del ragazzo troppo vicino al suo.
-Perchè dovrei divertirmi alla tua festa? Sono venuto qui solo perchè Tae ha insistito tanto. Non perchè ne avessi voglia.-
Yoongi rise, abbassando il capo e scuotendolo piano.
-Ma a quanto ne so il tuo amico si sta divertendo. Lasciati andare Jimin!-
quello che faceva Tae erano fatti suoi. Jimin non amava le feste chiassose, non amava essere al centro dell'attenzione e non capiva perchè Yoongi ci tenesse a parlare con lui.
-ascoltami. Se vuoi possiamo uscire di qui.-
La mano di Yoongi strinse le dita attorno al polso di Jimin, che cercó di liberarlo strattonandolo piano e schiarendosi la voce.
-Lasci casa tua in mano a tutte queste persone ubriache?-
Il ragazzo rise e quella risata colpì molto Jimin. Di rado aveva visto il ragazzo davanti a se ridere in quel modo.
Lo guardó alzarsi e pulirsi piano i jeans.
-Forza alzati Park. Usciamo a prendere una boccata d'aria.-————0——————0—————-0——————
Una volta fuori Jimin seguì Yoongi lungo un sentiero. Si sentiva alquanto stupido a seguire una persona che non gli piaceva, di notte per un sentiero al buio.
-In questa casa ho passato la mia intera infanzia.
Quando volevo stare per conto mio, percorrevo questo sentiero.
Vedrai Park, ti piacerà.-
Jimin lo segui ascoltando le sue parole. Cosa poteva vedere al buio? non si notava niente. Vedeva solo la maglia bianca del ragazzo.
-E perchè ti stai confidando con me? Non siamo mai stati così intimi-
Il ragazzo si fermó e voltó a guardarlo, avvicinandosi a lui ancora una volta.
Per la prima volta il cuore di Jimin si fermó, per poi prendere a battere forse.
-perchè sono certo di non piacerti. E voglio che ti sciogli un pó. Sei sempre troppo rigido e questa cosa è un richiamo-
Jimin afferró il braccio di Yoongi quando quest'ultimo si voltó.
-Un richiamo di cosa? Hai forse bevuto?-
Yoongi non fece in tempo a rispondere che Jimin inciampó e si ritrovó fra le braccia dell'altro.
Il modo in cui Yoongi adesso lo guardava era diverso dal modo in cui lo guardava quando erano a scuola, circondati dagli altri ragazzi.
Jimin non fece in tempo a dire qualcosa che le labbra calde di Yoongi si posarono sulle sue, smise per un momento di respirare, cosa stava succedendo? Jimin tornó in se e spinse Yoongi ritrovandosi a terra.
-Cazzo!-
Sollevó lo sguardo, lo aveva portato li per provarci? per provare a baciarlo? cosa si aspettava da lui?
Jimin sollevó il braccio. Bloccando il movimento di Yoongi.
-Non avvicinarti! Chi credi di essere? Siamo quasi arrivati alle mani a scuola.
con che diritto mi porti qui e ci provi? Sei ubriaco?-
Yoongi lo guardó, osservando il suo corpo, dalla testa ai piedi.
-non pensavo che tu fossi così stupido Jimin.
Davvero non ti sei accorto di nulla? Davvero non sai perchè sei qui?-
Tutte quelle parole lo colpirono, cosa significavano?
-Cosa?-
Yoon sollevó gli occhi al cielo prima di parlare lentamente.
-Perchè pensi che Tae ti abbia quasi costretto a venire a questa festa? per giunta a casa mia? sai fare uno più uno Jimin?-
Erano troppe informazioni insieme. Jimin scosse la testa. Lo sorpassó senza dire nulla e tornó indietro li da dove erano arrivati.
-Ti sei scandalizzato per un bacio? Jimin fermati!-
Scosse la testa, continuando a percorrere il sentiero verso la casa di Yoongi. Non si sarebbe fermato.
Avrebbe lasciato passare quella serata e poi avrebbe affrontato Tae e gli avrebbe chiesto delle spiegazioni.
-JIMIN!-
Yoon afferró il braccio del ragazzo, facendolo voltare di colpo verso di se e spingendolo contro un albero.
-Ho detto di fermarti. Di qualcosa cazzo!-
Quasi urló, Jimin rimase fermo, cosa doveva dirgli? la sua testa era vuota, si sentiva confuso e tradito dal suo migliore amico.
-Chi sei?-
Riuscì a chiedere alla fine, puntando gli occhi in quelli di Yoongi.
-Come?-
La confusione nella voce di Yoongi era palese.
Jimin si liberó dalla presa, spingendolo via ancora una volta.
-Chi sei davvero? hai minacciato il mio migliore amico per farmi portare fino a qui? Chi sei Yoongi?-
Yoon seguì il ragazzo, ascoltando le sue parole e rimanendo a debita distanza.
-Sei sulla strada sbagliata Jimin. Non ho minacciato nessuno. Ho solo chiesto un favore al tuo amico.-
La rabbia di Jimin era palese e accelleró il passo uscendo dal sentiero verso la casa si Yoongi.
-Cosa gli hai promesso in cambio?-
Si fermó voltandosi a guardarlo. Cosa aveva concesso a Tae per convincerlo a portali a casa sua?
Yoongi sollevó le spalle.
-Lui ha ottenuto quello che voleva. Se non sbaglio adesso si trova in una delle mie stanze con il suo ragazzo.
Aveva così paura di dichiararsi a Jungkook che gli ho promesso che lo avrei aiutato. Nessuno dei due è ubriaco.
Sono bravo a parlare.-
Tae lo aveva venduto per stare con Jungkook?Una volta dentro la casa. Afferró la sua giacca.
Tae e Jungkook lo affiancarono.
-Jimin te ne vai?-
La voce del più piccolo irruppe i suoi pensieri, riuscì solo ad annuire.
Lanció uno sguardo serio a Tae e lo sorpassó uscendo dalla casa.
La macchina di Jin si fermó sul vialetto e Jimin si avvicinó andando a sedersi al suo interno.
Non poteva credere che tutto questo era stato creato per portarlo fino a li.
Chiuse gli occhi sospirando, il suo primo bacio lo aveva dato alla persona che più odiava al mondo, ed era stato un bacio rubato.
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Your Eyes Tell
ФанфикJimin è il tipico ragazzo associale, ma popolare nella sua classe. Seguito da molte ragazze e anche da alcuni ragazzi della scuola. Ma nella classe opposta, Yoongi è altrettanto popolare. Tra i due ragazzo sin dal primo momento è nata una rivalità...