Casa dolce casa.

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Jimin alzó gli occhi al cielo a quella frase, per quanto amasse sentire Yoongi pronunciarle. La sua gelosia era sempre stata qualcosa che l'aveva fatto sentire in qualche modo unico, speciale.
Il suo ex gli era stato vicino, era stato il suo primo.
Aveva iniziato a scoprire se stesso.
Ma niente toglieva il posto che Yoongi era riuscito a conquistarsi.
Inserì la chiavi, aprendo la porta.

-Te ne starai zitto per tutto il tempo?-

Yoongi si lasció cadere sul letto, chiudendo gli occhi mentre Jimin finiva di togliersi finalmente quei vestiti di dosso, aveva bisogno di una bella doccia calda.
Di lavare di dosso quella sensazione che aveva avuto addosso per l'intera giornata.

-Ti unisci a me?-

Quando non ottenne risposta, si avvicinó al letto.
Gli occhi di Yoongi erano ancora chiusi.
Non aveva intenzione di muoversi.
Non ne capiva il motivo, ma quella scena in qualche modo lo fece sorridere.
Si portó a cavalcioni su di lui, portando le braccia ai lati della sua testa, in quel momento, finalmente Yoongi incontró i suoi occhi.

-Possiamo smetterla con questo silenzio? Non sono a mio agio Min!-

Sentì le mani del ragazzo accarezzargli piano le cosce, muovendole in modo lento dal basso verso l'alto.
Jimin scese a baciargli il viso, prima di premere le proprie labbra contro le sue.
Ansimando appena quando finalmente rispose al bacio, mordendogli il labbro inferiore.
Sorrise contro le sue labbra.

-Adesso si che ci siamo. Vieni con me? Ho bisogno di lavarmi via di dosso questa giornata infernale!-

Jimin guardó Yoongi sorpreso quando si ritrovó steso sul letto, con i polsi bloccato dal ragazzo.

-Yoongi. Ti prego!-

la risposta che ricevette furono le labbra calde e umide del ragazzo contro il proprio collo, ansimó a quel contatto, fremendo sotto di lui quando morse un lembo di pelle, succhiandolo in modo lento.
Quando finalmente fu libero di toccarlo, avvolge il collo del ragazzo con le braccia, tornando a baciare le sue labbra con più foga, fanculo quella giornata. Fanculo il mondo intero.
Voleva le labbra di Yoongi su di se, desiderava il suo tocco.
Lo aiutó a liberarsi della maglia, contemplando il petto nudo del ragazzo prima di sfilare anche la sua.
In quel momento, non esistevano parole, frasi di senso compiuto.
In quel momento esisteva solo quel momento di intimità così perfetto da cancellare ogni problema.
In quei momenti con Yoongi riusciva a cancellare tutto il male che stavano subendo.
Jimin strinse forte i capelli di Yoongi quando questo scese a baciare il suo collo, scendendo poi lungo il petto e fermandosi a torturare i suoi capezzoli con la lingua, succhiandoli appena, aumentando l'eccitazione.
Poteva vedere quanto fosse fiero di vederlo fremere sotto di se, erano state settimane intense, eppure quando erano soli, riusciva a ritrovate il ragazzo della quale si era innamorato.
Quel sorriso compiaciuto non svanì mentre scendeva lungo il petto fino ai boxer. Sollevando il volto verso di lui per guardarlo negli occhi.

-Mi era mancato da morire tutto questo!-

Jimin annuì soltanto. Non sapeva come sarebbe uscita la sua voce in quel momento.
Si morse il labbro con forza quando finalmente Yoongi gli sviló i boxer, gettandoli a terra.
I baci sul ventre lo fecero ansimare piano, portando la testa sul cuscino e giocando con i suoi capelli, spostandoli dai suoi occhi per poterlo guardare.
Per poter godere di quel momento.
Gemette il suo nome quando Yoongi bació il suo membro.
Prima di portarlo tra le labbra.
Yoongi strinse la mano libera di Jimin, ansimando nel vederlo portare la testa sul cuscino.
Aumentó di poco il movimento delle labbra su di lui.
Sentendolo tremare sotto di se.

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