Incontro.

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Dopo essersi alzato dal letto ed essersi fatto una doccia veloce, Yoongi tornó nella camera da letto, indossando gli indumenti e la divisa della scuola.
Si sedette sul letto, infilando le scarpe.
Jimin sapeva che era nervoso all'idea di andare a scuola, se solo avesse potuto lo avrebbe accompagnato.
Ma non era permesso a lui di mettere piede in aula.

-Smettila di tenere il broncio!-

Yoongi si alzó in piedi, continuando a dare le spalle al ragazzo ancora steso sul letto, intento a guardarlo mentre si spostava da una parte all'altra afferrando le sue cose.

-Oggi probabilmente tarderó a tornare.
Non sei costretto ad aspettarmi alzato!-

Nella voce di Yoongi la preoccupazione era evidente, ma qualsiasi cosa stava per fare non includeva Jimin.
Si portó a sedere, osservandolo mentre afferrava lo zaino e si avvicinava alla porta.

-Tu pensa a riposare un pó. Una volta finito verró da te!-

Con quelle Parole Yoongi lasció la stanza, lasciando Jimin confuso e senza parole.
Era evidente che non gli avrebbe detto che cosa stava per fare e dove.
Non era tranquillo al pensiero che gli stesse nascondendo qualcosa. Ma non poteva neanche aspettarsi che si aprisse con lui.
Jimin guardó il telefono, il numero sul display ormai era diventato il suo incubo peggiore. Taehyung lo stava chiamando. Decise di rispondere a quella chiamata.

-Non dovresti essere a scuola adesso? Jungkook è con te?....Tae sul serio un altra stupida festa? perchè non porti Jungkook da qualche parte?...Va bene, Va bene ho capito-

Jimin si appoggió al letto, era davvero impossibile dire di no a Taehyung quando si metteva in testa qualcosa.
Tornó a stendersi, portandosi il cuscino sopra la faccia e chiudendo gli occhi, avrebbe seguito il consiglio di Yoongi, si sarebbe riposato un altro pó prima di uscire.

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Quando Yoongi arrivó a scuola i suoi amici lo affiancarono, un di loro portó il braccio a sopra la sua spalla, ridendo appena dei segni sul collo del ragazzo.

-A qualcuno qui piace divertirsi da solo. Non ci racconti com'è Jimin a letto? Siamo o no amici tuoi?-

Yoongi lo spinse via, guardandolo in modo serio.
San affiancó il suo migliore amico, appoggiandogli le mani sulle spalle e parló solo quando Yoongi si voltó a guardarlo.

-Da quando hai messo gli occhi su Jimin non ti riconosci più. Neanche sappiamo dove abiti adesso.
Siamo passati a casa tua, ma una certa Hana ha detto che non vivevi li al momento.
Perchè non ci dici che ti succede? che c'è non ti fidi di noi?-

Yoongi spostó lo sguardo infastidito, perchè mai avrebbe dovuto dire loro dove viveva adesso? mettendo a rischio Jimin? Lo sguardo che gli lanció l'amico era quasi divertito.

-Che c'è vuoi tenerti il meglio per te?-

in quel momento lo stavano seriamente facendo incazzare.
Per quanto fossero amici non avevano diritto di mettere bocca nelle sue cose private.
Se non voleva condividerle con loro non era obbligato a farlo.
Afferró l'altro ragazzo per il colletto.

-Se con il meglio intendi Jimin allora si, voglio tenerlo tutto per me.
Non fatemi incazzare di prima mattina.
Se non voglio dirvi dove vivo adesso sono fatti miei. Ho le mie ragioni!-

Parló osservando i suoi amici uno ad uno prima di tornare a guardare il ragazzo di fronte a se e lasciarlo andare spingendolo appena.

-sta lontano da Jimin. Se solo scopro che gli sei anche solo stato vicino non te la lascieró passare liscia, sai che sono una persona di parola e questo vale per tutti voi!-

L'amico si sistemó la divisa guardandolo in modo serio e puntandogli un dito contro.

-E che mi dici del ragazzo nuovo? quello sa tutto di quel ragazzo, sono sicuro che sa pure dove abita. Che farai? minaccerai anche lui?
Torna in te Yoongi. Quel tipo ti sta facendo il lavaggio del cervello!-

Yoongi rise quasi divertito, appoggiando la mano sulla spalla dell'amico.

-la persona che mi sta facendo il lavaggio del cervello è stata l'unica persona ad avere le palle di affrontare mio padre.
Tu l'avresti fatto al suo posto? no perchè sei figlio di una persona importante all'interno del consiglio di classe.
Troppo spaventato per affrontare suo padre, figuriamoci il mio.
Jimin ha avuto il coraggio di affrontarlo ed è stato espulso ingiustamente.
Pensi ancora che mi stia facendo il lavaggio del cervello?
Quel ragazzo ha più coraggio di tutti noi messi insieme.
Lo ammetto, mi ha aiutato ad affrontare mio padre.
E sono felice che l'abbia fatto.
Quanto a voi. Non mi interessa neanche dirvi dove mi trovo adesso o quello che sto passando!-

il ragazzo di fronte a Yoongi strinse la mano a pugno, San gli strinse il braccio, guardando l'amico mentre gli dava loro le spalle.

-Non ti sembra di essere troppo duro?-

Yoongi sospiró esasperato, era stanco di sentirli parlare. Già la scuola senza Jimin intorno era pesante, perchè oggi avevano tutti voglia di litigare e farlo incazzare di prima mattina?

-Non sono io ad aver iniziato.
Per quanto siamo amici non dó il permesso a nessuno di pensare o anche solo immaginare Jimin in situazioni private.
Chiamatemi pazzo. Forse lo sono, si sono pazzo di quel ragazzo e fottutamente geloso.
Ho messo in giro delle voci, me ne sono pentito non appena avete iniziato a stuzzicarlo con le vostre battutine da frustrati del cazzo.
Jimin magari se ne starà zitto a subire, fa parte del suo carattere ed è una delle parti che apprezzo di lui. Ma non io, non me ne staró zitto e fermo a guardare!-

Con quelle ultime parole Yoongi si diresse verso la porta d'ingresso della scuola.
Una volta dentro, notó il ragazzo nuovo contro la porta della sua classe, per quanto quel tipo gli dava sui nervi, aveva seriamente bisogno di affrontarlo.
Eunwoo gli bloccó il passaggio e gli occhi di Yoongi si sollevarono ad incontrare i suoi.

-Pensi ancora che sia una buona idea vivere a casa di Jimin?-

Yoongi si sistemó lo zaino, sollevando le spalle e sfidandolo apertamente.

-Che c'è ti rode il fatto che non ci sei tu al mio posto? È una decisione di Jimin. Dimmi un pó Eunwoo, perchè ti interessa tanto?-

Eunwoon fece un passo avanti, vicinissimo a Yoongi.

-Jimin mi piace e non mi piace l'idea che un tipo come te possa sfiorarlo!-

Yoongi rise in faccia al ragazzo, abbassando lo sguardo e scuotendo la testa.

-Sai che c'è? hai mai chiesto a Jimin cosa vuole? da quello che ho potuto vedere non sembra interessato a te!-

Eunwoo prese Yoongi per il colletto. Lo sguardo così serio.

-Non prenderti gioco di me. Sei una persona arrogante e senza vergogna!-

Yoongi si liberó dalla sua stretta spingendolo contro la porta.

-Sarà, ma questa persona arrogante e senza vergogna è la persona che a Jimin piace. Tu invece chi sei?-

Eunwoo strinse i denti, guardandolo entrare in classe.
Quelle parole erano la verità, ma non sarebbe finita li. Non in quel modo.
Avrebbe dimostrato a Jimin che a lui ci teneva davvero e che non avrebbe perso la sua occasione di tenerlo al suo fianco.
Avrebbe fatto qualsiasi cosa per punire Yoongi.

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