Jimin si voltó solo quando una figura entró nel bagno.
Il modo in cui richiuse la porta a chiave alle proprie spalle gli diede quasi i brividi.
Si sistemó, incontrando i suoi occhi.
Era evidente che le parole che aveva speso verso di lui poco prima non gli erano piaciute, ma il fatto di trovarsi da solo, in un bagno con il padre di Yoongi a fissarlo non lo faceva sentire a proprio agio.-Quante volte ancora devo dirti che la lingua va tenuta a freno? non hai paura che questo tuo comportamento ti porti a rischiare tutto? hai tante doti Jimin, molte possibilità di successo.
Le stai buttando al vento. Per cosa? per una qualche protezione verso mio figlio, ma lui che ha fatto per te fino ad ora?-Jimin incroció le braccia al petto, quello che stava dicendo quell'uomo era assurdo, che ne sapeva lui di che cosa avrebbe fatto dopo la scuola? quale fossero i suoi pensieri e desideri per il futuro? ed eccolo li, ancora una volta stava denigrando suo figlio.
-Che cosa ha fatto suo figlio per me fino ad ora? dire tutto.
Mi ha dimostrato che anche se non ha mai ricevuto amore da parte vostra, ne ha così tanta da regalare.
Mi ha dimostrato che anche se ha un padre come lei, Yoongi ha un cuore.
Fin troppo grande direi. Ancora adesso pensa che lei sia così generoso da dare un lavoro ad una persona che non sa cosa voglia dire lavorare.
Sto ancora cercando una risposta al perchè mio padre si trovi qui, nella mia scuola.
Quando so per certo che odia stare a contatto con i ragazzi, che odia tutto ció che riguarda il lavoro in generale.
Eppure suo figlio è ancora convinto della sua bontà. Ma detto tra noi, io non credo a tutto questo.
Lo trovo falso ed egoista. Non so cosa si aspettasse nel fare questo gesto, un ringraziamento da parte mia? un riavvicinamento da parte di Yoongi? ogni cosa che lei fa, lo fa solo per farso vedere agli occhi del consiglio scolastico, ha mai fatto qualcosa per suo figlio senza renderlo pubblico? Oltre tutto mio padre odia il pensiero che suo figlio stia con un ragazzo. Cosa pensa succederà quando gli diró che sto con suo figlio? pensa che lo ringrazierá?-Il preside gli si avvicinó, il modo in cui lo sfidava continuamente non gli piaceva.
Ogni cosa che Jimin diceva era un attacco alla sua persona, al suo egoismo.
Lo guardó dritto negli occhi, avvicinandosi a lui e bloccandolo contro il lavandino.
Jimin non distolse lo sguardo, ma il suo corpo si irrigidì quando il preside gli accarezzó la guancia.-Per questo motivo caro Jimin voglio che tu chiuda questa relazione, che ti allontani una volta per tutte da mio figlio.
Yoongi non ha bisogno di te, non ha bisogno di vivere lontano dalla sua famiglia.
Ho dei progetti per mio figlio e tu li stai mandando tutti a puttane.
Per quanto io trovi affascinante il fatto che tu voglia proteggerlo ad ogni costo, rischiando tutto. Non pensi che ogni tanto dovresti pensare a te stesso? tuo padre ha fatto un lungo viaggio.
Sapessi quanto era entusiasto nel venire a lavorare nella scuola che frequenta suo figlio.
Ma a quello che vedo anche tu non hai un rapporto sereno con tuo padre, come potresti mai aiutare Yoongi?-Jimin lo spinse via, la sola vocinanza gli dava la nausea.
Per quanto il rapporto con suo padre non fosse dei migliori, suo padre non gli aveva mai imposto qualcosa.
Avevano idee diverse.
Quelle idee lo avevano portato ad andare via di casa, a trasferirsi il più lontano possibile, ma non poteva stare a sentire qualcuno che paragonava le due cose.
Yoongi non era libero. Non sarebbe mai stato libero se suo padre avesse continuato a decidere per lui.-Il mio passato riguarda me, la mia storia è molto diversa dalla vostra.
Lei si aspetta che suo figlio si sposi con qualche ragazzina spocchiosa, che magari le regali pure qualche nipote.
Ma a suo figlio piaccio io. Glielo sta dimostrando continuamente che non andranno così le cose, che non si sposerà con una qualche ragazza solo per farla felice.
Lo sta usando e quello che odio di più è che Yoongi lo permette.
Perchè in qualche modo lei lo spaventa.
Per quanto riguarda me, io non ho paura!-Il preside rise divertito, guardando Jimin dalla testa ai piedi.
-Yoongi è un ragazzo senza carattere. Finirà per lasciarti e sono sicuro che si sposerà e chissá magari mi darà dei nipoti a quel punto tu che farai Jimin?-
Jimin gli sorrise, alzando le spalle.
-Io fossi in lei mi farei un altra domanda. Che farà lei quando Yoongi finirà per dirle che non si sposerà e che vorrà stare con me? lei cosa farà a quel punto signor Min?-
Il preside si sistemó la giacca, guardandolo negli occhi e sollevando una mano per accarezzargli i capelli lentamente.
-vedremo chi dei due finirà per rimanere deluso da Yoongi.
Fossi in te non ci spererei tanto Jimin!-Jimin gli indicó la porta con gli occhi, allontanando la sua mano dai propri capelli.
- Lei ha così poca fiducia in suo figlio, ma cerca in tutti i modi di farlo tornare a casa.
Ferire me in ogni modo non lo riporterà da lei.
per quanto vorrei che l'affrontasse una volta per tutte, so che Yoongi non lo farebbe mai, non perchè non mi ama abbastanza, ma perchè lei come padre ha fallito completamente, lui ha paura di esporsi.
Ma sono certo che se un giorno lei farà qualcosa alla mia persona, Yoongi non resterà fermo a guardare. So anche se avesse voluto farmi del male adesso, avrebbe potuto farlo. Ma non l'ha fatto perchè siamo a scuola. Troppi testimoni a questa festa.
Festa oltre tutto creata apposta per affrontarmi-Con quelle ultime parole, Jimin andó verso la porta.
Era davvero stanco di tutta quella situazione, avrebbe voluto solo scappare e mandare tutto a fanculo.
Ma ogni volta che il padre di Yoongi lo descriveva in quel modo, gli saliva il sangue al cervello.
Uscito dal bagno, raggiunse la sala, Yoongi gli si paró davanti.-Dov'eri finito? ti ho cercato ovunque!-
Jimin gli sorrise, avvcinandosi a lui. Per quanto odiasse fare determinate cose a scuola, di fronte a tutti. In quel momento voleva dedicarsi a lui.
Avvolse le braccia attorno al suo collo, premendo le labbra contro le sue e baciandolo dolcemente, senza pensare ad altro.
Cercando di cancellare tutta quella situazione assurda.
Quando Yoongi si allontanó appena, Jimin sbuffó piano.-Stai bene?-
Jimin annuì, spostando una ciocca di capelli dal suo viso, per poterlo guardare dritto negli occhi.
-Che c'è non posso baciare il mio ragazzo in pubblico?-
Gli diede le spalle, contrariato. Yoongi avvolse le braccia attorno al suo corpo, appoggiando il mento alla sua spalla e sorridendo per il modo in cui si era arrabbiato.
-Al tuo ragazzo puoi fare qualsiasi cosa in pubblico!-
Gli lasció un bacio sul collo, sorridendo nel vederlo rabbrivvidire appena, sospirando.
-Non credo che tu voglia gli occhi di tutti addosso. Io sono il primo che non vuole questo!-
Yoongi rise divertito, nascondendo il viso contro la sua spalla, senza lasciarlo andare. Mentre gli occhi di Jimin erano puntati verso suo padre che li fissava.
L'espressione sul suo viso era tesa, mentre la mano lungo il fianco stretto a pugno.
Jimin sollevó una mano per salutarlo prima di voltarsi verso Yoongi e abbracciarlo.-Ma possiamo sempre andare via di qua e stare noi due soli. Questa festa è così noiosa che ho bisogno di ravvivarla un pó!-
Yoongi gli sorrise, baciandogli la fronte.
-Andiamo a casa, sono curioso di scoprire come hai intenzione di ravvivare questa festa!-
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Your Eyes Tell
FanfictionJimin è il tipico ragazzo associale, ma popolare nella sua classe. Seguito da molte ragazze e anche da alcuni ragazzi della scuola. Ma nella classe opposta, Yoongi è altrettanto popolare. Tra i due ragazzo sin dal primo momento è nata una rivalità...