Your Eyes Tell.

74 7 3
                                    

Jimin guardó Yoongi. Con le mani sui fianchi.
Mentre pronunciava quelle parole.
Yoongi sospiró nuovamente, puntando poi gli occhi in quelli di Jimin.

-Tu ancora non hai capito, non sopporto l'idea di vederti con lui.
Quel tipo mi da i brividi.
Non riesco a sopportarlo. Mi sale il sangue al cervello. Ha provato a baciarti e tu te ne stavi li fermo-

Jimin incroció le braccia al petto. Lo stava insultando nuovamente. Non si sarebbe lasciato baciare così facilmente.
Gli occhi di Jimin si soffermarono nuovamente sul succhiotto al collo di Yoongi.
Ripensando a cosa Tae aveva detto, avrebbe scoperto chi era stato a farglielo.

-non mi sarei fatto baciare. Mi credi così facile?-

Yoongi scosse la testa, avvicinandosi a lui e afferrando la sua mano.

-Credi che io pensi che tu sia facile? sei la persona più difficile che abbia mai conosciuto-

Jimin guardó la sua mano stretta a quella di Yoongi.
Gliela strinse piano.
Sollevando gli occhi sul suo viso.

-Non dovresti essere a scuola?-

Yoongi alzó le spalle. Non rispose alla domanda del ragazzo, la evitó completamente.

-passiamo la giornata insieme!-

In quel momento, Yoongi sembrava il suo migliore amico. Non era una domanda, ma un ordine.
Jimin si guardó attorno. Era spaventato all'idea che il padre di Yoongi potesse adossare la colpa a lui anche di questa sua assenza.

-Fidati di me!-

Per quanto Jimin sapeva che era sbagliato decise di fidarsi di lui.
Forse passando la giornata con Yoongi, avrebbe capito davvero quali fossero i suoi sentimenti per lui.
Avrebbe dato delle risposte a tutte quelle domande che da settimane affollavano la sua mente.
Yoongi piegó appena la testa guardandolo dritto negli occhi.

-allora? ti fidi?-

Jimin riuscì solo ad annuire. Yoongi lo afferró per il polso, camminando verso la fermata dell'autobus.
Quando salirono, I due si sedettero dietro.
Yoongi non apriva bocca, ma continuava a stringere il polso di Jimin.
Gli occhi del ragazzo erano puntati sulle sue dita strette a lui.
Capì subito dove stavano andando, la casa di Yoongi era grandissima. Jimin si voltó verso di lui.

-Non dire niente. Ti sei fidato di me!-

Era vero, si era fidato di lui. E il primo posto dove lo portava era a casa sua? Yoongi sorrise del nervosismo evidente di Jimin.

-Lui non è a casa. La scuola chiama e lui risponde!-

Per quanto quelle parole lo rassicuravano, Jimin era comunque molto teso all'idea di essere a casa sua.
Yoongi gli fece cenno di scendere e Jimin obbedì, scendendo dal Bus e guardandolo andare via, svoltando l'angolo.
Senza lasciare la presa, Yoongi infiló le mani in tasca, afferrando le chiavi di casa e aprendo l'enorme porta d'ingresso.
Una volta dentro Jimin si perse a guardare la sala e l'enorme scala al centro.
Una donna alta uscì dalla cucina. Confusa quasi nel vedere Yoongi a casa e in compgnia.

-Adele, lui è Jimin un mio compagno di scuola.
Oggi ci prendiamo del tempo per studiare. Non voglio essere disturbato da nessuno!-

Questa non proferì parola. Annuì soltando tornando nuovamente a cucinare.
Jimin fu strattonato piano e salirono le scale fino alla stanza di Yoongi, lo lasció entrare, seguendolo subito dopo e sorridendo quasi. Era una stanza molto simile alla sua. Solo più grande.
Per quanto facesse il difficile e viziato. Non erano poi così diversi loro due.

-Siediti pure dove vuoi!-

Jimin optó per il letto. Ci si avvicinó, lasciandosi cadere e chiudendo gli occhi. Era stata una settimana molto lunga e difficile ed ora era li nella stanza di Yoongi.
Se Tae l'avesse saputo, sarebbe impazzito di sicuro.

-Hai sete? fame?-

La voce di Yoongi era vicinissima a lui, Jimin rimase steso, con gli occhi chiusi.
Sentì solo il materasso sprofondare appena sotto il peso di Yoongi.
Quando aprì gli occhi, il viso del moro era vicinissimo al suo.
Jimin lo guardó, prima di spostare gli occhi sulle sue labbra.

-a cosa stai pensando Jimin?-

Yoongi sorrise nel vederlo fissare le sue labbra, forse Jimin pensava la stessa cosa.

-Cosa volevi studiare?-

Yoongi rise, abbassando il volto. Davvero pensava che avrebbero studiato? Tornó a guardare il volto di Jimin, portando una mano sulla sua guancia, Li dove poco prima Eunwoo aveva accarezzato la sua pelle. Quel velo di gelosia gli aveva dato alla testa.
Non riusciva a vedere Jimin con un altro. A vedere le mani di qualcun altro sulla sua pelle.

-Ohh, ho capito Min-

Jimin si sollevó appena, diminuendo la distanza tra loro, sussurrando quelle parole a pochi centimetri dalla bocca del moro.

-anatomia? Non pensavo fosse una delle materie scolastiche-

Yoongi incontró i suoi occhi, mordendosi il labbro con forza. Quel modo di sfidarlo lo eccitava da morire. Ogni cosa che Jimin diceva o faceva in quel periodo lo mandava fuori di testa.
Quando Jimin premette le labbra contro le sue, ogni pensiero che aveva, si dissolse, tutto quello a cui stava pensando in quel momento era il ragazzo sotto di se.
Le labbra di Jimin erano morbide contro le sue e calde. Gli morse appena il labbro inferiore, tirandolo leggermente verso di se.
Yoongi portó una mano tra di loro, scendendo giù fino ai pantaloni della tuta di Jimin, dove infiló la mano al suo interno, di conseguenza il biondo portó la testa all'indietro, dando modo a Yoongi di baciare la pelle chiara del suo collo, mordendo la sua pelle, lasciando poi piccoli baci umidi li dove i suoi denti mordevano.
Jimin si mosse appena sotto di lui, un invito a continuare.
Questo fece sorridere Yoongi, che scese piano, Jimin ci mise poco a liberarsi del maglione che indossava.
I capelli scompigliati per il movimento.
Yoongi scese a baciare il suo petto, dedicandosi ai suoi capezzoli, baciandoli e succhiandoli piano, le dita di Jimin si chiusero sui suoi capelli, gemendo piano a quel contatto, Yoongi sapeva che il ragazzo si stava trattenendo, per paura di essere scoperto.
Yoongi, passo a dedicarsi al secondo capezzolo, facendo roteare piano la lingua su di esso, succhiandolo subito dopo, rendendolo ancora più sensibile al tocco, scese baciando il suo petto, così bello.
Fino ai suoi pantaloni, sfiló la mano, sollevandosi appena, glieli sfiló, gettandoli a terra e liberandolo dai boxer.
Sorrise nel vedere l'eccitazione del ragazzo, steso sul suo letto, nudo e bellissimo.
Tornó a baciare il suo basso ventre, fino alla sua ormai evidente erezione, lasció un bacio sulla sua punta, sollevando gli occhi su di lui.
Jimin si morse il labbro, portando una mano tra i capelli scuri di Yoongi, stringendoli.
Di una cosa era sicuro in quel momento, lo voleva.
Voleva Yoongi. Se ne sarebbe poi pentito? non gli importava, in quel momento, tutto quello che desiderava era lui.
Negli occhi di Yoongi vi lesse tutta la voglia e l'eccitazione.

-N...Non smettere!-

Your Eyes TellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora