Il modo in cui Yoongi si voltó a guardarlo non era amichevole in quel momento, Aveva capito che nominare Eunwoo a Yoongi dava fastidio.
Anche solo quel giorno fuori dalla classe, era bastata la sua presenza per farlo stare sull'attenti.
Yoongi si avvicinó a Jimin, ancora seduto sul letto. In attesa di una risposta da parte sua.
Una risposta che fosse vera, sincera.
In un secondo Jimin si ritrovó sul letto, Yoongi salì bloccandolo li fissando gli occhi del ragazzo sotto di se.-Chi dice che sono geloso di quello? e perchè mai dovrei parlare di lui adesso?
Non dovresti neanche pronunciare il suo nome!-Jimin sollevó gli occhi al cielo, spostando il volto di lato quando Yoongi si abbassó per baciarlo.
Sentì il respiro del ragazzo solleticargli l'orecchi e subito dopo il collo, si mosse nervosamente sotto di lui mentre strofinava piano il naso contro il suo collo.-Yoon!-
portó le mani sul suo petto, spingendolo appena.
Quando si voltó incontró i suoi occhi scuri.
Poteva ancora resistergli. Voleva risposte.
Queste non erano delle risposte che lo aiutavano a capire.
Attrazione fisica? era evidente che Yoon la provasse. Ma era solo questo?-Ti prego, vai a casa!-
Yoon rimase fermo, immobile sopra di lui, senza lasciarlo andare.
Continuando a bloccarlo sotto di se.
Il modo in cui i suoi occhi vagavano sul suo corpo ancora coperto dai vestiti, lasciava poco all'immaginazione, al cosa stesse pensando in quel momento.
Nulla di casto e puro.
Ma Jimin non voleva essere usato per una gelosia.
Per essere messo in mostra.-Se per te va bene, preferirei rimanere qui!-
Jimin sollevó un sopracciglio, guardandolo dritto negli occhi. Non era evidente il suo disappunto?
Non era chiaro che voleva rimanere da solo?
Il suono del telefono li fece voltare entrambi.
Jimin cercó di afferrarlo dalla tasca posteriore dei Jeans.
Si sollevó appena, ritrovandosi faccia a faccia con Yoon.
Maledì chi in quel momento aveva deciso di scrivergli.-Potresti spostarti? non riesco...-
Yoongi fece scivolare piano la mano lungo la schiena di Jimin che rabbrividì appena, sentendolo afferrare il telefono dalla tasca, prima di prenderlo e guardare il messaggio. Sorridendo.
Il fatto che leggesse i suoi messaggi lo stava irritando e non poco.-scusami....!-
Afferró il telefono, leggendo il messaggio inviato da Taehyung e lanció il telefono verso la porta.
Avrebbe dovuto fare una lunga chiaccherata con il suo migliore amico.-Perchè non fai quello che ti dice il tuo amico?-
Jimin lo spinse via. Andando verso la porta e spalancandola, indicando l'uscita.
-Non faró proprio niente. Adesso per favore esci!-
Adesso non aveva proprio voglia di giocare. Era stanco e voleva restare da solo.
Aveva evitato la festa per non doverlo vedere ed era pionbato in casa sua così.
Yoongi si alzó dal letto, sistemandosi la maglia e avvicinandosi a lui.-Sai con chi hai a che fare Jimin?
Jimin lo guardó serio. Si, si lo sapeva benissimo. Il figlio di un preside. Il preside della sua scuola. Non distolse lo sguardo da lui.
-Sei il figlio del preside e allora? cos'è una minaccia la tua? pensi davvero di farmi paura?-
Yoongi si avvicinó pericolosamente al viso di Jimin, mentre l'altro non si scompose.
Non aveva mai avuto paura in vita sua, neanche lo sguardo o le parole di Yoon potevano ferirlo o farlo sentire spaventato.
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Your Eyes Tell
FanfictionJimin è il tipico ragazzo associale, ma popolare nella sua classe. Seguito da molte ragazze e anche da alcuni ragazzi della scuola. Ma nella classe opposta, Yoongi è altrettanto popolare. Tra i due ragazzo sin dal primo momento è nata una rivalità...