Ritorno a dormitorio.

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Jimin percorse il sentiero di fronte a se, continuando a tenere Yoongi per il polso, tirandolo vicino a se.
Yoongi poteva vedere quanto fosse nervoso Jimin. Tutta quella situazione era assurda per quanto cercasse di non darlo a vedere, poteva sentirlo che fosse turbato.
Non era facile per lui portare quel peso e da quando stavano insieme poche volte aveva visto Jimin davvero felice, rilassato.
Sospirò, seguendolo.
Cercando di tenere il passo.
Non sentirlo parlare era davvero snervante.
Lo strattonó appena, guardandolo dritto negli occhi quando si voltó.

-Jimin so che questo periodo non è dei migliori e credimi, mi sento in colpa per averti tirato dentro a tutto questo casino.
Ma potresti sorridere? potresti tornare ad essere felice? Mi sento come se ti stessi portando via quella parta bellissima che ti rende ció che sei.
La parte che mi ha fatto innamorare di te!-

Jimin piegó la testa di lato, ascoltando le sue parole e tirandolo piano verso di se.

-Pensi che tutto questo sia colpa tua? pensi che sia colpa tua se tuo padre è completamente pazzo? Ti addosso colpe che non hai Yoongi.
Dai a te la colpa di tutto, ti scusi.
Quando quello che dovrebbe farlo è proprio lui!-

Yoongi alzó le spalle, spostando lo sguardo.
Per quanto fosse consapevole che tutta quella situazione era colpa di suo padre, non riusciva a non sentirsi in quel modo.
Jimin era l'unica cosa positiva che gli era mai successa e non avrebbe permesso a nessuno di portargli via anche quell'angolo sicuro.

Percorsero ancora quel sentiero, guardandosi attorno. Yoongi alzó lo sguardo quando sentì Jimin sospirare di sollievo.
Di fronte a se il dormitorio. Così bianco da mettergli i brividi.
Notó come Taehyung corse verso di Jimin abbracciandolo forte.
La preoccupazione sul suo viso era evidente e lo era anche dal modo in cui guardó il corpo di Jimin, assicurandosi che non fosse ferito.

Jimin stringeva ancora le sue dita, lo sentì irrigidirsi accanto a lui.
Sollevó lo sguardo nel momento esatto in cui suo padre camminó verso di loro, applaudendoli e sorridendo loro per essere tornati.
Yoongi si voltó verso Jimin, mentre l'intera scuola era corsa in cortile.

-Sono felice di vedere che siete tornati sani e salvi!-

Yoongi guardó suo padre, quell'aria allegra non gli si addiceva affatto.

-Non per merito suo!-

Fu l'unica risposta che pronunció Jimin, stringendo la mano di Yoongi più forte.
Non era merito del preside se erano tornati sani e salvi.

-Quale persona sana mette a rischio due ragazzi? quale padre sarebbe disposto a mettere a rischio suo figlio?-

gli occhi di suo padre si puntarono sul viso di Jimin.
Yoongi strinse il braccio del ragazzo, portandosi di fronta a lui.

-Jimin, lascia stare!-

Il preside osservó quella scena, incrociando le braccia al petto. Senza togliere gli occhi dal viso di Jimin.

-Si Jimin, lascia stare!-

Jimin guardó il padre di Yoongi, spostando il ragazzo.
Gli si avvicinò, le voci in cortile iniziarono ad alzarsi quando Jimin colpì il preside in pieno volto.
Fu un attimo.
Gli occhi del preside puntati in quelli di Jimin, sbarrati dalla sorpresa di quel gesto, mentre gli occhi di Yoongi saltavano dall'uno all'altro.
Afferró il polso del ragazzo, tirandolo appena e quando Jimin si voltó Yoongi notó come i suoi occhi erano quasi freddi.
Inespressivi, come se quello che aveva appena fatto non avesse poi avuto una qualche conseguenza dura nei suoi confronti.

-abbiamo portato pazienza. Ho sopportato. Ma dopo questo, non penso neanche che un uomo come lei possa davvero definirsi un preside.
Gestire una scuola? non penso sia adatto a questo!-

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