soli.

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Taehyung affiancó svelto Jimin, fermo di fronte alla porta d'ingresso della scuola.
Intento ad osservare Yoongi che lo evitò, scomparendo lungo il corridoio per raggiungere la sua classe.
Quel comportamento lo faceva sorridere.
Mentre le espressioni sul volto di Tae e Kook stavano a significare che non capivano dove trovasse la forza di sorridere davanti a quella freddezza.

-Vivere con Yoongi ti ha dato al cervello!-

Jimin guardó l'amico indicando Kook con gli occhi.

-Perchè invece di intessarti alla mia vita, non chiedi a Kook di venire a stare da te?-

Taehyung gli coprì svelto la bocca con una mano, portandolo lontano dal ragazzo e dalle orecchie curiose dell'intera classe.

-Sei pazzo? abbassa la voce. Chiedergli di venire a stare da me? sai cosa comporterebbe? avere Kook a casa h24. Vederlo al mattino, magari pure nudo per casa. Ho una dignitá da proteggere e poi figuriamoci se i suoi lo lascerebbero mai trasferirsi!-

Jimin rise, era vero. La parte più difficile era quella di resistere.
Poteva dire di averlo provato sulla propria pelle.
Da quando Yoongi si era trasferito, per lui era molto dura pensare al non vederlo tutte le mattine. O al pensiero di poter resistere dal toccarlo o baciarlo.
Vivere insieme era una prova molto dura per lui.

-Sono convinto che se dicesse di volersi trasferire da te, il loro sarebbe un si completo.
Dire di venire da me, sarebbe già un no e non sopporterei di vedere quell'espressione affranta sul suo volto e tanto meno di saperlo triste a km di distanza da me!-

Jimin sorrise per il modo in cui pronunciò quelle parole, Voltandosi verso Jungkook.
Appoggiò la mano sulla spalla dell'amico.

-io ci proverei. Infondo i genitori di Kook non sono poi così severi.
Magari all'inizio riceverete un no.
Ma vale la pena lottare per qualcuno che ami non trovi? e tu ami Jungkook più di tutto e tutti.
Più di te stesso!-

Taehyung riuscì solo ad annuire a quelle parole.
Ci erano voluti mesi prima di riuscire a dichiararsi a lui.
Tanto valeva provarci.

-Sto seriamente pensando di ascoltare la tua proposta.
Questo è uno dei motivi per la quale sei il mio migliore amico!-

Jimin sorrise a Tae, alzandosi piano dalla sedia al suono della campanella.
L'ora di pranzo era arrivata velocemente.
Uscito dall'aula camminó velocemente verso la classe di Yoongi, osservando al suo interno. Notando che non era li.
San uno dei suoi amici, affiancato da Kai lo guardarono dalla testa ai piedi.

-e tu che ci fai qui?-

Jimin evitó di guardarli, cercando Yoongi in mezzo al gruppetto in piedi al centro della classe.

-Se cerchi Yoon non è qui. Al suono della campanella è uscito.
Penso sia nel bagno. Ha detto solo che ci raggiungerà poi in mensa!-

San spinse appena Kai. Non erano tenuti a dirgli dove si trovasse e tanto meno che cosa voleva fare.
Avevano già smesso di parlarco con Yoongi a causa sua.
Jimin li ringrazió appena, dando loro le spalle.

-Dovresti lasciarlo stare. Da quando uscite insieme, non riconosco più il mio migliore amico.
Sei una pessima influenza per lui Jimin!-

Jimin si fermó, voltandosi a quelle parole, guardando il ragazzo di fronte a se.
Quelle parole lo stavano infastidendo molto.
Da quando Yoongi aveva iniziato ad uscire con lui aveva trovato il coraggio di affrontare molte cose. Come poteva dire che era una cattiva influenza?

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