Torna in te.

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Yoongi si rivestì svelto, uscendo piano dalla stanza, evitando di svegliare Jimin.
Chiamó la ragazza delle pulizie, quando lei si avvicinó Yoongi la guardò dritta negli occhi.

-un mio amico sta dormendo, non disturbarlo. Camera mia puoi lasciarla così!-

lei riuscì solo ad annuire, Yoongi la sorpassó, scendendo le scale e raggiungendo il salone. Suo padre se ne stava seduto sul divano. Gli occhi puntati nei suoi. Quando si sedette, l'uomo parló. Il tono freddo e distaccato come sempre.

-Non eri a scuola. Perchè sei a casa?-

Yoongi afferró della frutta, mangiandola lentamente.

-oggi non mi sentivo bene. Tu perchè sei a casa?-

Suo padre si alzó, guardando la porta d'ingresso, lo stesso fece Yoongi, giusto in tempo per vedere una figura femminile entrare nella stanza.
La confusione che aveva in quel momento era tanta. Che stava succedendo?

-Yoongi, lei è Hana. Da oggi lei vivrà qui.
Mentre da domani insegnerà a scuola. Una delle sue classi è quella di Jimin. Mi fido di lei e sono certo che terrá d'occhio quel ragazzo per me. Ho riflettuto su quello che hai detto di lui e ammetto di essere stato frettoloso nella mia decisione, ma per ora la sospensione è fino alla fine di questa settimana. Ma se giraranno altre voci su di lui, voci che ti riguardano, la sospensione per Jimin sarà definitiva-

Yoongi si sollevó dal divano, stringendo la mano a pugno e fissando suo padre.
La donna dietro di lui, gli appoggió una mano sulla spalla.

-Fossi in te ascolterei tuo padre. Quello che sta facendo è per tutelare il suo figlio. Dovresti essere grato.
Alcune volte bisogna sacrificare qualcuno-

Yoongi si liberó svelto, parandosi davanti a suo padre e guardandolo dritto negli occhi.

-Stai sacrificando Jimin per salvarti la faccia?-

Yoongi rimase impazzibile quando suo padre lo colpì in pieno volto. Raramente aveva alzato le mani su di lui.
Ma questo stava a significare che quello che aveva detto era la verità. Suo padre era disposto a sacrificare qualcuno per se stesso.
Yoongi si voltó verso la donna.

-lui non sta sacrificando Jimin per tutelare me. Lo sta facendo per tutelare se stesso. Che accadrebbe se sapessero che ha un figlio gay? oh...un altra cosa!-

Si voltó verso suo padre, sfidandolo con lo sguardo.

-Tuo figlio ha appena scopato con un ragazzo. Quel ragazzo che tu vuoi sacrificare è la persona a cui tengo di più. Per te cos'è importante papà?-

Con quelle parole, lasciò entrambi in salotto e salì le scale due a due, la ragazza se ne stava davanti alla porta della sua camera.

-Ti avevo detto di lasciare stare la stanza!-

Lei si scusó. Quando Yoongi entró, vide Jimin che finiva di rivestirsi. Non lo degnó di uno sguardo mentre indossava il suo maglione.

-Dove stai andando?-

Jimin lo sorpassò soltanto, senza aprire bocca. Yoongi lo afferró per il polso bloccandolo. Rimanendo sorpreso e confuso quando si liberó.

-Hai scopato? cos'era questo? Avevi bisogno di liberarti?-

Yoongi lo guardó dritto negli occhi, era evidente che Jimin aveva ascoltato la conversazione.
Ed era evidente che fosse ferito.

-Jimin....-

Lui gli diede le spalle andando verso la porta, Yoongi fu più veloce, si paró di fronte a lui, bloccando la porta con il proprio corpo.

-Hai promesso di passare la giornata con me. Ti sei fidato di me!-

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