Cheryl's pov
Bill: -lei è Dionne Torres- rimango a fissarla. Girata di spalle era molto simile, però ora che la vedo di faccia noto che è totalmente diversa.
Cheryl: -Cheryl Blossom- mi stringe la mano sorridendo. Iniziamo con un breve tour, visto che Bill ha insistito, dicendo che Dionne debba ambientarsi nel suo nuovo posto di lavoro.
Cheryl: -bene, questi sono i bagni, sotto c'è un bar, quindi nella pausa pranzo puoi andarci liberamente. Il tuo ufficio è vicino al mio, perciò per qualsiasi cosa chiedi-
Dionne: -quindi, sono assunta?-
Cheryl: -sì. Puoi iniziare da domani-
Dionne: -pensavo che il turno iniziasse oggi. C'era scritto così sul volantino-
Cheryl: -se hai tutto allora puoi iniziare anche oggi, per me non c'è problema. Ti porterò io le carte da esaminare-
Dionne: -perfetto, grazie signorina Blossom-
Cheryl: -chiamami pure Cheryl- le sorrido e dopo esserci scambiate un'ultima occhiata, vado nel mio ufficio, mentre lei rimane al piano di sotto per cambiarsi. Perfetto, ora ho tutti i dipendenti necessari, l'azienda andrà ancora meglio. Compiaciuta, mi siedo dietro la mia scrivania, accendendo il computer, con l'intento di vedere le statistiche dei miei affari. Le vendite procedono abbastanza bene, del resto il business è stato aperto da poco, perciò ci vorrà ancora del tempo per farlo alzare ancora di più. Almeno per ora non ho ricevuto nessuna critica. Inizio a smanettare sul pc, rispondendo talvolta ai clienti che chiedono informazioni. Grazie a Dio da oggi questa mansione non sarà più nelle mie mani, ma in quelle di Dionne. Diciamo che non amo particolarmente conversare con i miei clienti. Un buongiorno, un grazie dopo l'acquisto del prodotto, e la conversazione può finire lì.
Dionne: -ok, sono pronta- la scruto per qualche istante, per poi riscuotermi dai miei pensieri ed alzarmi dalla sedia girevole.
Cheryl: -queste sono le carte da controllare. Ci sono già tutte le statistiche, i dati sono sul tuo computer, perciò non avrai problemi- le porgo cinque cartelle.
Cheryl: -nel pc sono già stati registrati tutti i contatti dei clienti. Quando si farà qualche promozione o cose del genere ti manderò le brochure che dovrai inviare a tutti i contatti-
Dionne: -capito-
Cheryl: -ho parlato troppo, vuoi che ti rispieghi?-
Dionne: -tranquilla, so da dove cominciare-
Cheryl: -perfetto, allora non ti trattengo oltre-
Dionne: -volevo chiedere, visto che dovrai inviarmi le brochure, non è meglio se ci scambiamo i numeri di telefono?
Cheryl: -sì, certo- le detto il numero, che lei scrive con un enorme sorriso stampato in faccia. È solo un numero di telefono, cosa c'è da sorridere tanto?
Dionne: -perfetto, io vado-
Cheryl: -se hai bisogno chiamami- annuisce uscendo dall'ufficio. È l'unica ragazza, oltre me, che lavora qui, spero solo che non si senta pressata da tutti gli uomini che vanno di qua e di là, producendo sciroppo d'acero. Di cosa mi sto preoccupando, è lei che ha deciso di venire a lavorare qui.Cheryl: -grazie a Dio c'è la pausa pranzo-
Bill: -parli da sola?-
Cheryl: -Bill, dannazione. Tu e il tuo modo di aprire silenziosamente le porte-
Bill: -ma dai, non sono mica una spia. Andiamo a pranzo?-
Cheryl: -sì, arrivo-
Bill: -la ragazza nuova come se la cava?-
Cheryl: -non so, da quando è andata nel suo ufficio non l'ho più vista-
Bill: -capito- mentre stiamo per uscire qualcuno bussa alla porta.
Cheryl: -sì?- entra proprio la persona di cui stavamo parlando.
Dionne: -ho interrotto qualcosa?-
Cheryl: -no, no, tranquilla. Dimmi pure-
Dionne: -ho finito di analizzare le carte- spalanco gli occhi.
Cheryl: -cosa? Di già?- annuisce dondolandosi sui piedi.
Cheryl: -wow-
Bill: -senti, stavamo giusto andando a pranzo, vuoi unirti a noi?-
Dionne: -certo- lancio un'occhiata stranita al mio amico. Ma che gli prende? Di solito odia quando al nostro pranzo si unisce qualcun altro. Lui mi fa uno dei suoi soliti sorrisetti da idiota, mentre segue Dionne fuori dall'ufficio. Arriviamo alla tavola calda, dove di solito pranziamo ogni giorno.
Dionne: -pensavo che mangiaste nel bar-
Bill: -non te lo permetterebbe mai- dice facendo un cenno verso di me.
Cheryl: -simpatico- dico sarcastica.
Dionne: -gusti raffinati?-
Bill: -anche troppo-
Cheryl: -ma se la smetteste di sfottermi ed andaste a prendere qualcosa?-
Bill: -tu non mangi?-
Cheryl: -mi porti qualcosa tu?- faccio gli occhi dolci.
Bill: -il solito?- annuisco contenta. Mentre loro spariscono dentro il locale, prendo il telefono, scorrendo le varie chat. Entro in quella di Heather, visto che mi ha mandato un messaggio.
Heather: -indovina chi ha appena passato l'esame in maniera eccellente?-
Cheryl: -non saprei, Bess?- scrivo ammiccando ad una sua amica della quale mi parla letteralmente sempre.
Heather: -come no-
Cheryl: -tu?-
Heather: -indovinato, tu che mi dici? Trovato un nuovo dipendente?-
Cheryl: -sì-
Heather: -com'è, carino?-
Cheryl: -carina, semmai-
Heather: -quindi è una lei-
Cheryl: -non iniziare-
Heather: -però hai detto che fosse carina-
Cheryl: già, però sai la mia regola-
Heather: -niente distrazioni, come sei noiosa-
Cheryl: -farò finta di non aver letto. Ci vediamo dopo a casa, ciao-
Bill: -eccoci- posa il vassoio davanti a me. Sempre il solito. Hamburger e centrifuga al cetriolo e lime.
Dionne: -ti mantieni in forma?-
Cheryl: -più o meno-
Bill: -che fate oggi?-
Cheryl: -ti prego, dimmi che non vuoi invitarmi ad una delle tue solite serate in discoteca-
Bill: -lo dici perché non riesci a dirmi di no?- mi guarda con un sorrisetto malizioso.
Dionne: -non ti vedevo tipa da discoteca-
Bill: -dovresti vederla invece- gli do un leggero calcio da sotto il tavolo, gesto al quale scoppia a ridere.
Dionne: -sai, sono curiosa di vederti- dice ridendo.
Cheryl: -no fidati, non sono un granché a ballare- Bill fa una faccia del tipo sì sì, come no, però ormai si diverte a prendermi in giro, perciò non ci faccio caso più di tanto. Iniziamo a mangiare. Talvolta Dionne ed io ci scambiamo qualche occhiata, però niente di più, nessuna delle due vuole rompere quel silenzio. Nonostante sia altamente imbarazzante, non voglio iniziare una conversazione con una frase stupida.
Bill: -bene ragazze, io vi lascio sole, che devo riprendere le mie mansioni- dice con tono strafottente. Lo supplico con lo sguardo di non farlo, perché non è la prima volta che voglia avvicinarmi a qualche ragazza, però ovviamente non mi dà ascolto e va a pagare, andando in seguito verso il locale dell'azienda.
Dionne: -e rimasero in due-
Cheryl: -già-
Dionne: -non che mi dispiaccia ovvio- porta un attimo lo sguardo sul suo piatto, rialzandolo dopo qualche secondo, visto che dopo la sua affermazione non ho spicciato parola.
Dionne: -ok, forse questo non dovevo dirlo-
Cheryl: -nessun problema-
Dionne: -non vorrei farmi licenziare il primo giorno di lavoro, sai com'è- faccio un sorriso amaro.
ggvCheryl: -è così che mi vedi?-
Dionne: -così come?-
Cheryl: -come una che licenzia tutti per il solo piacere di farlo?- non che non l'abbia mai fatto, però sono cambiata da tempo ormai.
Dionne: -no, ti vedo come una che ha paura ad avvicinarsi a qualcuno- spalanco gli occhi. Tutti questi anni trascorsi a nascondere tutti i miei problemi ed ora arriva lei che mi smaschera senza nessun problema.
Cheryl: -devo andare, scusa- prendo precipitosamente il vassoio, poggiandolo sul bancone ed andando in seguito verso la mia macchina. Per oggi il mio turno lavorativo può finire qui, anche perché Dionne ha già finito con tutte quelle carte. Arrivo a casa in poco tempo, grazie a Dio il locale che ho comprato per fare il mio business, si trovava vicinissimo al nostro appartamento.
Heather: -wow, hai finito prima oggi?-
Cheryl: -sì- rispondo freddamente.
Heather: -tutto bene?- al posto di risponderle, mi fiondo tra le sue braccia, stringendola fortemente. Quando ci stacchiamo mi guarda leggermente divertita.
Heather: -a cosa devo tutto questo affetto?-
Cheryl: -così- riesco a trovare le forze per sorridere. È stato solo un momento di debolezza, tutto qui.
Heather: -ti vibra il telefono sveglia-
Cheryl: -sempre molto gentile, grazie- numero sconosciuto. Un cliente che non ho. memorizzato?"
Cheryl: -pronto?
Dionne: -non attaccare- nonostante la conosca solo da oggi, ho già in mente la sua voce.
Cheryl: -Dionne?-
Dionne: -sì, scusa per oggi-
Cheryl: -non c'era bisogno di preoccuparsi a tal punto-
Dionne: -sì invece. Senti, mi sento troppo in colpa e vorrei farmi perdonare. Verresti con me oggi al cinema?-
Cheryl: -è un appuntamento?- ridacchio.
Dionne: -sì- risponde convinta.

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After the spark
RomanceSequel di "before the spark" Le loro strade si sono definitivamente divise, forse per sempre. La vita di entrambe è cambiata completamente. Una telefonata, una morte, un evento tragico. Sono questi gli eventi che segneranno le nostre protagoniste.