Reazione

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Toni's pov
: -fermati- alzo la testa dalla ragazza sotto di me. Mi fa un cenno a qualcosa oltre le mie spalle. Mi giro lentamente. Quei occhi color nocciola. Quelle labbra. Quel vestito. Sono incapace di compiere qualsiasi movimento. I suoi occhi non si posano sui miei. Non so cosa aspettarmi da lei. Non ci siamo viste per tre anni, forse il suo modo di fare è cambiato. Cosa fa? Si avvicina al lavandino, iniziando ad aggiustarsi il trucco, senza degnarci neanche di un'occhiata. Io intanto mi allontano da quella ragazza, della quale non so neanche il nome. L'ho semplicemente trovata in bagno, mentre si lavava le mani e mi sono avvicinata a lei, tanto che poi ci siamo praticamente ritrovate a scopare. Anche lei sta zitta, continuando a guardare la ragazza che è appena entrata. Finisce di mettersi uno strato abbondante di rossetto rosso, nonostante sia entrata con le labbra colorate di rosa ed esce dal bagno nel più assoluto silenzio.
: -possiamo sempre continuare ora che quella stronza è uscita- mi guarda con un sorrisetto malizioso.
Toni: -no, è meglio così-
: -ma dai. Mi stavo divertendo-
Toni: -ho detto no- sibilo a denti stretti. Alza gli occhi al cielo rimettendosi la maglietta ed uscendo dal bagno sbattendo la porta. Dopo tre anni l'ho rivista. E che impressione le ho dato? Dannazione, ora penserà che sono una che si fa tutte le ragazze che le capitano a tiro. Ma del resto è così. Cerco ragazze che possano assomigliarle in qualche modo, però il loro tocco è diverso, la loro voce è diversa, tutto è fottutamente diverso da lei. Mi guardo allo specchio.
Mi faccio schifo. Quando al liceo entravo nei bagni della scuola e mi ritrovavo una scena del genere, guardavo quelle persone schifata. Ora sono diventata come loro. Il mio pugno finisce sopra la superficie fredda dello specchio, che si frantuma in tanti piccoli pezzi. Presto poco caso al sangue che gocciola, andandosi a depositare sul pavimento. Esco dal bagno, ed in seguito dal locale stesso. Sto imprecando nella mia mente, mentre guido ad alta velocità verso il mio appartamento. Questi anni ho mentito a tutti. Anche a quella che sarebbe dovuta essere la mia famiglia, i Serpents. Nessuno sapeva nulla di me. Mi hanno sempre aiutata in tutto ed io? Sono scomparsa, mi sono trasferita in tutt'altra città e ho cercato di cambiare vita. Peccato che questo piano sia fallito ancora prima di esser stato messo in atto. Appena sono arrivata nella mia nuova casa, sono andata in un pub, ho bevuto fino ad ubriacarmi, ho fatto a pugni con un uomo, e nessuno, compresa me stessa, sa come io abbia fatto a vincere. Se prima ero considerata una teppista a causa della gang di cui facevo parte, ora lo sono veramente. Sono diventata letteralmente tutto ciò che odiavo.

Cheryl's pov
Heather: -come sarebbe a dire che te ne vai?-
Cheryl: -significa che me ne vado Heather-
Heather: -ma che ti prende?-
Cheryl: -non mi sento tanto bene-
Heather: -ma se fino a dieci minuti fa stavi benissimo-
Cheryl: -appunto, dieci minuti fa-
Heather: -aspetta, ti accompagno-
Cheryl: -non serve-
Heather: -non voglio che ti succeda qualcosa, sai che-
Cheryl: -non mi interessa- si ferma di botto, guardandomi stranita.
Cheryl: -ci vediamo domani- mi avvio verso l'uscita. Riesco a fermare un taxi che passa lì vicino.
: -dove andiamo signorina?-
Cheryl: -ThistleHouse- annuisce mettendo in moto. Come pensavo. Si è fatta una nuova vita. Certo, non avrei mai pensato che si sarebbe abbassata a questi livelli, però a quanto pare il mio intuito sta perdendo colpi. Conoscendola avrebbe portato quella ragazza in un bel posto, magari sotto le stelle e poi una volta tornate a casa avrebbero fatto sesso. Ma del resto non mi interessa. Né di lei, né di quella tipa tinta. Neanche trovarsi una rossa naturale? Quella scena non mi ha dato molto fastidio, però in quei primi secondi in cui l'ho vista in quel bagno a baciarle il collo, ho pur sentito qualcosa. Però cosa? Rabbia? Fastidio? Ad essere sincera non mi immaginavo neanche un nostro incontro. Fino a ieri ero sicura che fosse morta. Invece come la ritrovo? A scopare una ragazza in bagno. Ognuno sarebbe rimasto scosso. Tutti i miei pensieri vengono interrotti dalla voce dell'autista che afferma di essere arrivati a destinazione.
Cheryl: -cosa?-
: -siamo arrivati- dice con tono scocciato.
Cheryl: -ho notato- gli porgo i soldi con freddezza.
: -arrivederci-
Cheryl: -grazie, non ci tengo- entro nella mia casa. Pensavo di trovare tutto ricoperto di polvere, invece è tutto in ordine, il pavimento scintilla, tutta la casa ha un odore di fresco. A quanto pare Betty non si è occupata solo di Nana Rose durante la mia assenza. Butto i tacchi per terra, salendo poi le scale. Entro nella mia vecchia camera. Tutto rosso. C'è addirittura il mio orso di peluche. Apro il mio armadio, dove è ancora rimasta qualche felpa. Ne prendo una rossa. È la stessa che Toni mi rubava all'epoca. Le dicevo sempre di non prenderla, però lei non mi ascoltava mai. La solita testarda. Ci metteva il suo profumo sopra. Era così carina in questa felpa, di almeno due taglie più grande. Riusciva sempre a farmi scappare un sorriso. Prima in bagno mi sono messa il rossetto rosso. Non ho la minima idea di come esso sia finito nella mia borsetta, però nutro qualche sospetto per Heather. Così come per il vestito. Non lo avrei mai messo nella valigia, a causa del suo colore, e visto che non abitavo con nessuno tranne lei, l'opzione è una sola. Ha sempre voluto farmi tornare la Cheryl Blossom di prima. Vado in bagno, guardandomi allo specchio. Boccoli perfetti, rossetto rosso altrettanto perfetto, vestito che calza perfettamente. In poche parole la perfezione in persona. Ripenso alla frase che ho detto prima all'autista. Grazie, non ci tengo. Mi è uscita naturale. Forse tutti gli sforzi di Heather non sono stati buttati. Continuo a fissarmi davanti allo specchio. Faccio un sorriso malizioso a me stessa.
Cheryl: -la stronza è tornata in città-

After the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora