Sparito

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Cheryl's pov
L'appuntamento che avevamo prefissato con Betty era alle dieci, però ovviamente la mia impazienza mi ha fatto svegliare alle otto e mezza, perciò dopo essermi vestita e fatto una veloce colazione, esco di casa e mi appoggio ad un palo della luce, guardando il cielo che pian piano prende colore.
È sabato, perciò tutte le persone staranno ancora dormendo beate.
Ogni volta che guardo il cielo, mi vengono in mente pensieri strani.
Cosa sarebbe successo se Toni non mi avesse raggiunta ad Hollywood?
Il mio orgoglio sarebbe stato di certo più forte.
Avevo fatto tutte le cose perfettamente, ho cambiato città e numero, l'ho bloccata su qualsiasi social, e stavo anche iniziando a pensarla di meno.
Non ho calcolato solo una cosa; la sua testardaggine.
Oppure lo sapevo e dentro di me speravo in un suo ritorno.
Tutti dicono che le cose belle devi afferrarle al volo, che se sprechi la tua opportunità non te ne se presenterà un'altra.
Ma se le cose belle continuassero a perseguitarti?
Se ti si presentasse una persona che lotti per te nonostante tu continui ad allontanarla?
Una persona che desideri la tua felicità, una persona come Toni.
Ha sempre voluto il meglio per me, dal primo giorno in cui ci siamo incontrate.
Si preoccupava per la morte di Jason che dovevo affrontare, per il rapporto con mia madre, di come mi sentissi.
Non riesco neanche a descriverla.
Non è una cosa bella, è di più, è semplicemente lei.
"Non la lascerò in quella gabbia"
Rimango in quello stesso punto per un'ora, finché la sveglia che avevo impostato nel caso mi fossi svegliata tardi, non prorompe nel silenzio della mattina.
Mezz'ora e Betty dovrebbe arrivare.
Ben ha deciso che sarebbe andato a controllare i fiorai più esterni della città, mentre noi due avremmo iniziato da Greendale e poi ci saremmo spostate verso Riverdale e dintorni.
È un piano semplice, che però ci terrà occupate per tutta la giornata, e forse anche l'indomani.
Ma non ha importanza, finché non avremo controllato ogni dannato fioraio, non ci fermeremo.

Betty: -pronta?- mi dice non appena mi siedo nella sua macchina.
Cheryl: -sono nata pronta Cugina-
Partiamo verso la nostra prima destinazione, un fioraio piccolo, vicino alla pasticceria dove sono stata qualche giorno fa.
Entriamo.
Non è molto fornito, ci sono i soliti fiori comuni come rose, margherite e tulipani.
Identifico subito il venditore che è impegnato a spruzzare l'acqua su una pianta di limone.
Lascio parlare Betty, il mio modo di fare diretto, potrebbe essere sfavorevole in una situazione del genere.
Betty: -salve-
: -ragazze, buongiorno, cosa vi ha portate nel mio negozio così presto?-
Betty: -ci servono alcune informazioni-
: -che tipo di informazioni?-
Capisco subito che è uno di quei commessi appiccicosi, che fanno di tutto per venderti almeno un prodotto.
Betty gli mostra il suo documento dell'FBI, mentre l'uomo spalanca gli occhi indietreggiando di un passo.
: -io non ho fatto nulla, lo giuro-
Betty: -questo lo vedremo- risponde con tono pacato ma deciso.
Io percorro con lo sguardo il piccolo negozio.
Betty: -mi dica, in questi ultimi mesi, qualcuno ha acquistato nel suo negozio dell'oleandro?-
: -oleandro?-
Betty: -le faccio vedere- prende il telefono e gira lo schermo verso l'uomo che assottiglia lo sguardo.
: -ne ho sentito parlare, ma non ho mai avuto a che fare con esso-
Betty: -ne è sicuro?-
: -sicurissimo. Capisce, nel mio umile negozio ho solo i fiori più conosciuti. Non so il prezzo di questo, ma gli altri fiori più rari costano troppo-
Vedo Betty che attraversa con lo sguardo il negozio.
Betty: -possiamo dare un'occhiata?-
Il venditore annuisce freneticamente.
Mi fa un cenno di andare dall'altra parte del locale, mentre lei inizia a spostare i vasi più piccoli, rimettendoli poi subito ai propri posti per non far andare ulteriormente in panico il venditore.
: -allora?-
Betty: -niente, la crederemo sulla parola, ma la avviso. Se si scoprisse che sta mentendo, avrà grossi problemi-
Deglutisce ma non si accinge a dire qualcosa oppure a tirar fuori l'oleandro.
Betty gli rivolge un'ultima occhiata e dopo averlo salutato, usciamo tornando in macchina.
Betty: -penso che stesse dicendo la verità, sai?-
Cheryl: -dici?-
Betty: -ho visto la sua faccia quando gli ho detto il nome della pianta. Non aveva idea di cosa fosse, però non voleva sembrare stupido, perciò ha detto che costasse troppo. Non è lui il nostro obiettivo-
Cheryl: -a quanto pare-
Betty: -hey, non abbiamo ancora finito, anzi, non siamo neanche a metà dell'opera-
Riprendiamo il viaggio, addentrandoci verso l'esterno di Greendale.
Betty: -questo è l'altro fioraio di Greendale, se non troviamo nulla qui, dovremmo spingerci ancora più in là-
Cheryl: -notizie da Ben?-
Betty: -ancora nulla, ha già controllato due fiorai, ma niente. Uno lo ha, ma l'ultimo acquisto risale a mesi fa, perciò è impossibile, l'altro invece sta andando in banca rotta, perciò non può permetterselo-
Entriamo in quest'altro fioraio, leggermente più grande del precedente.
Questa volta c'è un vero e proprio personale.
Due donne ed un uomo che a quanto pare si occupa della cura delle piante, visto che indossa guanti da giardinaggio e nei capelli ha impigliati piccoli rametti.
: -buongiorno, desiderate qualcosa in particolare, oppure volete solo dare un'occhiata?-
Una delle solite frasi imparate a memoria dai venditori.
Betty: -vorremmo farvi alcune domande in realtà -
Anche qui mostra il documento a tutti i presenti che si ammutoliscono all'istante.
Quasi quasi vorrei entrare anche io nell'FBI, almeno potrei ammutolire la gente e vedere le loro facce stupefatte solo mostrando un pezzo di carta.
Sorrido a tale pensiero, che non avverrà mai.
Rincorrere dei pazzi., indossare la divisa, controllare che i detenuti non facciano nulla, stare sempre in quel posto grigio e squallido.
Anche no.
Ammutolirò la gente con solo la mia presenza.
Soddisfatta, torno nel mondo reale, dove intanto mia cugina ha già iniziato a spiegare alle commesse la cosa dell'oleandro.
Cose che tra un po' conoscerò a memoria.
: -avevamo una produzione di oleandro mesi fa, la gente lo comprava abbastanza spesso, poi però gli affari sono calati e abbiamo dovuto vendere tutto-
Betty: -ha per caso un elenco o qualcosa del genere?-
: -sì, ho i fogli degli acquisti. Devo solo andare nella sezione oleandro-
Apre il cassetto della scrivania sfogliando un enorme quaderno, fino a quando non giunge alla lettera "o".
Prende gli occhiali incastrandoli dietro le orecchie ed assottigliando lo sguardo.
: -non è possibile-
Betty: -cosa?-
: -il foglio degli acquisti dell'oleandro. Non c'è-

After the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora