Preferivo

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Toni's pov
Vederla così indifesa mi ha costretto ad agire.
All'inizio ho pensato magari stanno facendo sesso e basta, poi però ho visto la sua espressione e mi è stato subito tutto chiaro.
La rabbia è dilagata in tutto il mio corpo ed io non ho potuto fare a meno di prendere quella Dionne e spaccarle il naso.
Ho sentito le sue urla prima di entrare.
Non l'ho mai vista così debole di fronte a qualcuno.
Anche quando Nick l'ha drogata non sembrava così assente come oggi.
Quello sguardo vacuo, le braccia abbandonate lungo i fianchi.
Cazzo, quella vista mi ha scossa più della situazione stessa.
Sto camminando per le vie deserte di Hollywood.
Faranno almeno venti gradi nonostante sia tarda sera, infatti tutti si sono ritirati nelle proprie case, tranne me, che sono senza una macchina.
Almeno se morirò di caldo sarà per una buona causa.
L'ho salvata e non posso essere più felice di così.
So che ora non vuole vedere nessuno per non mostrarsi debole, però io non la abbandonerò.
Non di nuovo.
Domani andrò a trovarla per vedere se sia ripresa, e in caso contrario starò con lei e cercherò di aiutarla, anche se mi dirà di andarsene.
Ora che l'ho vista e le ho più o meno parlato senza che mi insultasse, mi sento più leggera.
Sono felice.
L'ho vista per qualche minuto senza la sua solita maschera da stronza.
Ho visto gli stessi occhi di quando ci siamo incontrate la prima volta.
Occhi che nascondono bontà e dolcezza, ma che vengono mascherati dall'egoismo e dal menefreghismo.
Ho subito capito che fosse diversa da tutti.
Ho visto la vita nei suoi occhi.
E forse all'inizio il suo carattere non mi piaceva, oppure il suo modo di comportarsi con gli altri, un modo orribile, però dalla prima volta in cui l'ho vista, l'ho amata con tutto il cuore, con un amore più forte del desiderio, più cieco della gelosia.
Un amore implacabile, tanto che ormai non riuscivo a concepire la mia vita senza di lei.
Ne faceva parte come il mio respiro, come la mia testa, le mie mani.
Per questo non ho mai rinunciato a lei.
Perché se lo avessi fatto, avrei rinunciato a me stessa, ai miei sogni, alle sue speranze che erano diventate anche le mie.
Quell'amore era una vera e propria malattia.
Incurabile a tal punto che neanche il tempo avrebbe potuto guarire.
Assurdo, anche una sua parola può stravolgermi la giornata.
La vibrazione del mio telefono mi riporta, purtroppo, sulla Terra.
Heather: -ciao, sai per caso cos'è successo a Cheryl? Ha il telefono spento da ore-
Toni: -più o meno, diciamo che stavo ad una festa e Dionne stava per violentarla-
Heather: -io la ammazzo quella bastarda-
Toni: -tranquilla, ci ho già pensato io. Ho anche accompagnato Cheryl a casa e ha detto che vuole restare sola, però domani andrò a trovarla, non voglio lasciarla in queste condizioni-
Heather: -va bene, allora lascio fare a te. Poi dimmi come va-
Toni: -certo-
Dopo un'ora di camminata, arrivo all'hotel.
Noah: -cavolo, dove sei stata?- dice ammiccando al fatto che sono tutta sudata, con ancora addosso il mio vestito.
Toni: -lascia stare, è successo un casino con Cheryl. La sua ragazza stava per violentarla-
Noah: -cazzo-
Toni: -quindi l'ho accompagnata in casa, non potevo lasciarla sola-
Noah: -certo, certo-
Toni: -che hai da sorridere?-
Noah: -nulla, solo un vago ricordo dovrò mantenere la mia promessa perciò non le parlerò più, ti suona familiare?-
Toni: -questa era un'emergenza-
Noah: -come se domani non andassi a trovarla-
Toni: -sai troppe cose tu-
Noah: -intuito, ormai ti conosco-
Toni: -vado a farmi una doccia e poi vado a letto, notte-
Noah: -notte, riposati-
Ci separiamo, mentre lui va al buffet per la cena.
Stranamente non ho appetito.
Domani avrò un giorno importante da affrontare.
Spero che durante la notte si riprenda almeno un po'.
Non riuscirò a vedere ancora quei occhi pieni di tristezza.
Tra l'altro è la seconda volta che le succede.
Preferivo essere al suo posto, almeno non avrebbe sofferto ancora una volta.
Mi faccio una doccia veloce e dopo essermi messa il pigiama, mi infilo sotto le coperte.
Sì, ho sempre amato dormire sotto le coperte nonostante faccia un caldo assurdo, così mi sento più protetta e poi è come se ci fosse qualcun altro vicino a me.
"Qualcuno dai capelli rossi"
Come sempre stringo il cuscino al petto.

Apro gli occhi e mi accorgo che è già mattina.
Sono le otto, tempismo perfetto.
Mi alzo e mi stiracchio.
Sono di buon umore e cercherò di trasmetterlo con tutte le mie forze anche a Cheryl.
Mi lavo i denti, mi vesto e scendo a fare colazione.
Toni: -hey-
Noah: -giorno, dormito bene?-
Toni: -benissimo. Ora vado da lei-
Noah: -fa attenzione-
Toni: -lo so, potrebbe essere ancora scossa, però penso che mi farà almeno entrare e che riusciremo almeno ad avere una conversazione normale-
Noah: -anche io ho una buona notizia. L'ho trovata-
Toni: -o mio Dio. Come, quando?-
Noah: -ieri sera. L'ho trovata sui social e le ho scritto. Ha detto che sono stati i genitori ad averle detto di smettere di parlarmi. Mi reputavano un donnaiolo solo perché quando eravamo al college ero popolare-
Toni: -capisco, allora cerca di riconquistarla, no?-
Noah: -ci proverò. Comunque, hai già preso i biglietti per domani?-
Toni: -ancora no. Però penso che rimarrò qui qualche altro giorno-
Finiamo di fare colazione e ci separiamo.
Esco prima perché devo fare tutta la strada a piedi e ci metterò un po'.
Il mare è calmo, magari riuscirò a convincere Cheryl ad andare in spiaggia.
Da quando l'ho portata la prima volta al mare, ha detto che le sia piaciuto tantissimo.
Ovviamente non contando il fatto che stavo per affogare.
Mentre cammino, una persona viene verso di me.
La riconosco subito.
Quella bastarda.
Si ferma a qualche metro di distanza da me, sogghignando.
Faccio un passo, cercando di continuare per la mia strada, però lei si para davanti a me, impedendomi di passare.
Toni: -che c'è, vuoi provare a violentare anche me? Sappi che non sei propriamente il mio tipo-
Dionne: -magari non il tuo, ma quello di quella stronza-
La prendo per il colletto della maglia, sbattendola al muretto di un'abitazione.
Dionne: -lasciami, altrimenti-
Toni: -altrimenti cosa?- chiedo interrompendola.
Continua a guardarmi furiosa.
Toni: -ora ascoltami bene, perché te lo dirò solo una volta. Tu non mi conosci, ma io conosco te e so bene di quello che stavi per fare a Cheryl, e che forse hai fatto con chissà quante altre ragazze innocenti. Non metterai mai più piede nel locale di Cheryl, e ad Hollywood in generale e non dovrai pensare neanche per un istante a lei e guai a te se farai lo stesso con qualcun'altra. In quel caso sarei costretta a mostrarti il mio lato peggiore, e non penso tu voglia sapere di cosa è capace il membro di una gang-
Cerca di divincolarsi ma la mia presa è troppo salda.
Toni: -se voglio, posso rovinarti-
La penetro con lo sguardo.
Toni: -spero che il messaggio sia chiaro-
La lascio andare, riprendendo a camminare verso la mia destinazione.
Non riuscirà a rovinare il mio buon umore.
Devo mantenerlo per lei.

Finalmente arrivo e dopo aver salito due rampe di scale, suono il campanello.
Non penso stia dormendo, si sveglia sempre presto.
E se oggi non ha dormito sarà sicuramente sveglia, mentre beve del caffè.
Infatti non mi sbaglio.
Ha gli occhi rossi ed ha in mano la tazza che emana il solito odore del caffè.
Toni: -hey-
Cheryl: -che ci fai qui?-
Il suo solito atteggiamento stronzo.
Toni: -sono venuta a farti visita- le sorrido, ma lei non cambia espressione.
Cheryl: -perché?-
Toni: -per vedere come stai-
Cheryl: -come vedi sto bene-
Toni: -posso entrare?-
Si fa spazio dentro l'appartamento con me che la seguo come un cagnolino.
Mi siedo sul divano, mentre lei rimane in piedi a sorseggiare.
Cheryl: -seriamente, perché sei venuta?-
Toni: -volevo farti compagnia, se vuoi possiamo andare in spiaggia-
Cheryl: -sto bene anche da sola Serpent-
Toni: -Cher, perché?-
Cheryl: -cosa?-
Toni: -perché fai così?-
Cheryl: -così come?-
Toni: -perché mi tratti così?-
Cheryl: -sono fatta così-
Posso capire tutto, ma almeno un sorriso me lo può fare.
L'ho salvata e lei si comporta se fossi io il nemico.
Toni: -si può sapere che ti prende?-
Inclina leggermente la testa fissandomi.
Faccio un passo verso di lei.
Toni: -capisco che tu sia stata quasi violentata ma-
Cheryl: -basta-
Toni: -cazzo, ti ho salvata e tu ti comporti come se fossi una persona sconosciuta-
Cheryl: -io non ti ho chiesto di salvarmi-
Toni: -certo, dovevo lasciarti lì-
Cheryl: -non ti ho chiesto di seguirmi, non ti ho chiesto di salvarmi. E sai cosa? Preferivo che tu fossi morta sai?-

After the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora