Cheryl's pov
Se dovessi dare una descrizione al caos, sarebbe questa; emozioni confuse, che combattono tra di loro per la supremazia, ossia l'emozione che farà prendere le decisioni alla persona. Vista offuscata, non capisci nulla, dove sei, che ore sono, cosa stai facendo, con chi, come se stessi camminando nella nebbia. Parole che non escono dalla bocca. Vorresti dire moltissime cose, urlare, però non fuoriesce alcun suono, ti tieni tutto dentro, nella testa, fino a quando le urla si fanno talmente forti da opprimerti completamente. Questo è quello che ha caratterizzato questi ultimi minuti da quando è entrata Heather.
Cheryl: -cos'è successo?-
Heather: -i medici non dicono nulla, visto che non ci sono parenti-
Cheryl: -dobbiamo andare-
Heather: -dove?-
Cheryl: -a Riverdale-
Heather: -sei sicura?- mi avvicino a lei.
Cheryl: -Heather, è mia nonna- annuisce.
Cheryl: -non possiamo perdere tempo, perciò userai i miei vestiti mentre staremo lì. Vedi se c'è qualche volo online, semmai prendilo, la mia carta di credito la conosci- fortunatamente non ho perso del tutto il mio dono di mascherare le emozioni. Dentro è come se fossi una foglia attaccata al ramo di un albero in pieno inverno; tremolante, incerta, con la possibilità di cadere da un momento all'altro. Come sono fuori? Semplice, di ghiaccio. Mi fiondo in camera, buttando i vestiti a caso nella valigia.
Cheryl: -allora?- grido dalla stanza.
Heather: -niente-
Cheryl: -non importa-
Heather: -Cher, cosa-
Cheryl: -andiamo- prendo la valigia, iniziando a premere in maniera ossessiva il pulsante dell'ascensore.
Heather: -così lo rompi- non rispondo, però smetto comunque di fare ciò che stavo facendo. Entriamo nella piccola cabina, non guardandoci neanche negli occhi. Il perché di quest'avventura improvvisata? Il pentimento. Già una volta, una persona a me cara è morta in quella città ed io potevo fare qualcosa, ma non ho fatto niente. Non voglio che accada ancora, non lo sopporterei, soprattutto se si tratta di Nana Rose, l'unica persona che durante la mia infanzia ed adolescenza non mi ha mai giudicata o fatta sentire sbagliata.
Cheryl: -Hev- mi guarda con la testa leggermente inclinata di lato, segno che mi sta ascoltando.
Cheryl: -puoi guidare tu?-
Heather: -certo-
Cheryl: -grazie- le sorrido debolmente. Prendo posto nella vettura, per la prima volta sul sedile a destra. Come pensavo il modo di guidare di Heather non è cambiato per niente. Prende tutte curve con estrema attenzione, accende sempre la freccia, manovra il volante come se fosse la cosa più preziosa al mondo. Quasi quasi guida meglio di me.
Heather: -andrà tutto bene-
Cheryl: -lo so-
Heather: -volevo solo ripetertelo- dopo una mezz'ora che mi è sembrata infinita, scorgo la torre dell'aeroporto.
Heather: -quindi cosa ti sei inventata per i biglietti?- sinceramente niente, però voglio avere la sicurezza di aver escogitato un piano.
Cheryl: -vieni- la sento sbuffare, però sono più concentrata a trovare l'ingresso. Come sempre inizio a costruire una conversazione nella mia testa.
: -buonasera, desidera?- prendo un bel respiro profondo e guardo negli occhi la donna che si trova dietro al vetro della biglietteria.
Cheryl: -salve, vorrei due biglietti per Riverdale-
: -mi spiace, però tutti i biglietti sono andati esauriti, non ha visto sul sito?-
Cheryl: -certo che ho visto. Ne ho prenotati due, però quando ho aggiornato la pagina sono andati perduti-
: -mi spiace, non posso davvero aiutarla-
Cheryl: -il vostro sito mi ha derubata di ben trecento dollari- incrocio le braccia sul petto, guardandola con sguardo accigliato.
: -signorina, io non posso-
Cheryl: -senta- dico interrompendola. Tutta questa situazione mi sta iniziando a stancare e non poco.
Cheryl: -so come funzionano i vostri siti, lavoro anche io in questo settore e so tutti i programmi per derubare le persone. Quindi se non vuole avere problemi seri, mi dia i biglietti. So che si tengono tre biglietti per le emergenze-
: -appunto, per le emergenze-
Cheryl: -perdere il lavoro non è un'emergenza?-
: -io...-
Cheryl: - la prego. Mia nonna è in ospedale, in gravi condizioni. Non posso perdere anche lei-
Anche questo è quello che ti insegna una madre come la mia: piangere a comando. I miei occhi si inumidiscono.
: -visto che è un'emergenza, posso chiudere un occhio-
Cheryl: -grazie mille- dopo aver pagato, ovviamente con uno sconto del 50%, a causa dei soldi rubati, torno da Heather che intanto si è fatta una scorta di patatine e merendine varie.
Heather: -come diavolo hai fatto?-
Cheryl: -rimango pur sempre Cheryl Blossom- l'aereo per Riverdale sarà in arrivo tra cinque minuti. Si prega tutti i passeggeri di dirigersi nella sala d'attesa per il controllo dei biglietti. Non riesco ancora a credere che tra quattro ore tornerò in quella città maledetta. La città delle sofferenze. Chissà se gli altri vivono ancora lì. Chissà se esistono ancora i Serpents. Chissà se qualcuno si ricorda di me. Sono anni ormai che non salgo su un aereo. L'aereo per Riverdale decollerà tra poco, si prega i gentili passeggeri di prendere posto sui propri sedili. Buon viaggio.
Prendere posto è una parola grossa. Non riesco a stare ferma un attimo; giocherello con le mani, metto una gamba sull'altra, mi giro con la testa da tutte le parti.
Heather: -sembri impossessata, hai paura di volare?-
Cheryl: -devo ricordarti quando siamo venute qui?- già, quello sì che è stato un viaggio traumatico. E sì, ho paura di volare. Nonostante questo, cerco comunque di restare calma. Domani mattina saremo a Riverdale.
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After the spark
RomanceSequel di "before the spark" Le loro strade si sono definitivamente divise, forse per sempre. La vita di entrambe è cambiata completamente. Una telefonata, una morte, un evento tragico. Sono questi gli eventi che segneranno le nostre protagoniste.