Cheryl's pov
Il cambiamento? Ho avuto modo di sperimentarlo ben due volte. La prima dopo la morte di JJ. Ammetto che anche quando lui era vivo, non ero una ragazza perfetta. Spesso avevo questi momenti in cui non mi interessava niente di nessuno. Mi ritiravo nel mio mondo, fatto di musica e disegno. Jason era sempre pronto ad aspettarmi, fuori dalla porta della mia camera, nell'attesa che quei periodi finissero, e noi potessimo andare da Pop's a riempirci la pancia di patatine ed hamburger. La seconda, dopo quello schiaffo. Sono diventata una persona migliore.
Non rispondevo male a tutti, anzi cercavo di dialogare e magari aiutare. Dopo quegli anni trascorsi ad essere stronza con tutti, sono diventata gentile, quasi dolce. È bastato poco per cambiarmi. Un'azione, una nuova città, una nuova vita. Con quello schiaffo mi ha chiaramente detto non possiamo andare avanti, deve finire qui. Se mi amasse ancora, avrebbe cercato di chiarire, di farsi perdonare, di trattenermi dalla scelta che avevo preso. Se avrebbe fatto questo, ci sarebbe stata qualche possibilità in un nostro ritorno, però questo non è successo. Mi sono promessa che nel caso fosse tornata, non l'avrei perdonata. Ho sempre mantenuto le promesse. Ha avuto la sua possibilità. Ora fuori dai piedi. Con rinnovato vigore, mi alzo dal letto. Stranamente stanotte ho dormito abbastanza bene. Quell'immagine è rimasta nella mia testa solo per qualche ora, poi è scomparsa come qualsiasi traccia di persona carina che c'era in me.
Heather: -dove hai dormito ieri?- fantastico, iniziamo subito con una dose di rottura di scatole mattutina.
Cheryl: -ThistleHouse-
Heather: -perché?-
Cheryl: -perché è la mia casa?-
Heather: -ma che ti prende? Che cazzo è successo ieri?-
Cheryl: -non usare quella parola, e per favore, non iniziare di prima mattina-
Heather: -vai da tua nonna?-
Cheryl: -sì-
Heather: -ti accompagno-
Cheryl: -ci vado. Ciao- metto il telefono nella borsa ed esco. È una giornata soleggiata, un caso raro a Riverdale, contando che è sempre nuvoloso. A Hollywood sono abituata alle giornate soleggiate, perciò non è una grande novità. Arrivo all'ospedale, pagando l'autista. In questi giorni dovrò affittare un'auto. Stare in macchina con persone sconosciute non mi piace, soprattutto quando cercano di attaccare una conversazione. Fin troppo fastidiosi.
Cheryl: -salve- saluto con noncuranza la segretaria che mi rivolge un sorriso. Vado al piano di sopra, dove fortunatamente non ci sono né dottori né infermiere che devono fare i loro controlli.
Cheryl: -nonna-
Nana Rose: -cara, come stai?-
Cheryl: -non importa. Come stai tu piuttosto?-
Nana Rose: -mi sto riprendendo. Ti hanno detto quando potrò uscire di qui?-
Cheryl: -ancora qualche giorno-
Nana Rose: -tu rimarrai a Riverdale?- sento la speranza nella sua voce.
Cheryl: -finché non ti rimetterai certo-
Nana Rose: -e dopo?-
Cheryl: -nonna, ho il lavoro lì. La mia casa, tutto. Anche i miei nuovi amici-
Nana Rose: -certo, capisco- apre la bocca per dire qualcosa però poi la richiude, abbassando lo sguardo.
Cheryl: -nonna?- non risponde.
Cheryl: -c'è qualcosa che devi dirmi?- la sprono.
Nana Rose: -in questi giorni, quando te ne andavi, lei veniva a farmi visita-
Cheryl: -lei chi? Betty?- scuote la testa. In un secondo penso a mia madre e la paura mi assale. Conoscendola potrebbe fare di tutto, e per tutto intendo addirittura iniettarle del veleno.
Nana Rose: -Antoinette-cosa?
Cheryl: -Toni? Perché mai dovrebbe?-
Nana Rose: -Cheryl, non ti ha mai dimenticata. Si preoccupa per me quasi quanto ti preoccupi tu-
Cheryl: -dubito- rispondo fredda.
Nana Rose: -parlaci-
Cheryl: -dopo quello che è successo, le parlerò eccome-
Con quale faccia tosta si presenta da mia nonna dopo anni che non l'ha filata?
Cheryl: -scusa Nana, ma devo andare. Ti verrò a trovare domani, promesso- mi dà un bacio sulla fronte ed io esco dalla stanza, con la rabbia che cresce ad ogni passo. Allora, non posso andare da lei con un taxi.
Cheryl: -buongiorno, sarebbe possibile affittare un'auto?-
: -certo, per quanto?-
Cheryl: -per data indeterminata-
: -perfetto- inizia ad elencarmi vari marchi di macchine, alcuni conosciuti, altri mai sentiti in vita mia, visto che ho sempre e solo guidato berline. Decido di interromperlo dalla sua tiritera.
Cheryl: -ci sarebbe una berlina?-
: -certo, di che colore?-
Cheryl: -rossa-
: -mi spiace, abbiamo solo grigio e nero-
Cheryl: -mi faccia avere una berlina rossa, pagherò il doppio. Verrò oggi pomeriggio- gli attacco in faccia con aria compiaciuta. Ci sono tantissime agenzie che danno macchine in affitto. Ovviamente non ho voglia di chiamarle tutte e anche quel tipo, con un pizzico d'intelligenza, capirà che è un affare perfetto. Torno all'hotel per prendere le mie cose e subito una Heather ancora più furiosa di ieri si precipita da me. Hev, ti prego, lo dico per il tuo bene, stammi alla larga, soprattutto oggi. Rimaniamo a fissarci.
Cheryl: -sì?- vedo che il suo sguardo è altrove, posato sulla mia giacca rossa.
Heather: -oddio-
Cheryl: -cosa?-
Heather: -sei tornata- mi salta addosso stritolandomi.
Cheryl: -Hev, lasciami, ho solo messo una giacca-
Heather: -però è rossa- alzo gli occhi al cielo.
Cheryl: -vado a prendere i vestiti, te ne lascio qualcuno-
Heather: -tranquilla, oggi vado per i negozi e mi compro qualcosa-
Cheryl: -ti servono dei soldi?-
Heather: -andiamo, non sei mia madre-
Cheryl: -rispondi alla domanda-
Heather: -non ho bisogno di soldi- dice marcando ogni parola.
Cheryl: -perfetto, io vado, ci vediamo-
Heather: -quando?- faccio spallucce, iniziando a salire le scale. Apro le ante dell'armadio, mettendo tutti i vestiti nella valigia, i pantaloni da una parte, le maglietta dall'altra. Sono ancora arrabbiata per la cosa di Toni, però questa rabbia cesserà tra poco, ossia quando verrò a parlarle, con la mia macchina rosso fuoco, e i capelli perfetti. Faccio un sorriso soddisfatto. Ho sempre amato gli ingressi trionfali, quando tutti gli occhi automaticamente vengono rivolti su di me.Alle due precise arrivo al parcheggio. Scruto per qualche secondo il posto, prima di notare una berlina rossa e vicino ad essa un uomo.
: -salve, è lei che mi ha chiamato stamattina?-
Cheryl: -sì. È questa l'auto?-
: -come vede sì. Abbiamo fatto l'impossibile per trovarla- non gli rispondo. Guardo la macchina, notando un particolare sulla portiera destra. Mi avvicino, leggendo la scritta incisa nel metallo. Ti faccio ancora pena?
Cazzo, tutto ma non questa macchina.
Cheryl: -come avete fatto ad avere questa auto?-
: -la proprietaria l'ha messa in vendita circa tre anni fa. Non l'ho mai data in affitto a nessuno, però mi sembra che la sua sia un'emergenza-
Cheryl: -le sembra bene. Ci sarebbe un modo per togliere la scritta?-
: -mi spiace, ma la proprietaria si è raccomandata di non toglierla- quando diavolo l'ho detto?
Cheryl: -va bene, la prendo-
: -bene, sono duecento dollari- lo guardo alzando il sopracciglio.
: -ha detto lei che avrebbe pagato il doppio-
Cheryl: -giusto- gli rivolgo un sorriso falso e prendo le chiavi che mi sta porgendo.
Cheryl: -la richiamerò quando dovrò restituirla- esco velocemente dal parcheggio, mettendomi comoda sul sedile. Da quanto tempo non guidavo questa macchina. Certo, contiene molti ricordi, se non troppi, però è l'unica macchina rossa che ho trovato, quindi devo accontentarmi. Spero solo che Toni non pensi che l'abbia tenuta solo per la sua stupida scritta. Devo mantenere un atteggiamento totalmente menefreghista, facendole capire che non sono felice di vederla e men che meno sapere che è stata da mia nonna. Prendo il telefono e chiamo Betty, poggiando l'apparecchio sul sedile accanto, con il viva voce accesso.
Betty: -Cheryl?-
Cheryl: -cugina, il tuo fidanzato barbone sa dove vive Toni?-
Betty: -Toni?-
Cheryl: -esattamente-
Betty: -a che ti serve?-
Cheryl: -sto aspettando una risposta-
Betty: -per quel che ne so, è tornata nell'appartamento dove viveva anni fa-
Cheryl: -perfetto, ciao- non le do il tempo di rispondere che attacco la chiamata, cambiando strada. Bene, è arrivato il momento di mettere tutto e tutti al proprio posto.

STAI LEGGENDO
After the spark
RomanceSequel di "before the spark" Le loro strade si sono definitivamente divise, forse per sempre. La vita di entrambe è cambiata completamente. Una telefonata, una morte, un evento tragico. Sono questi gli eventi che segneranno le nostre protagoniste.