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Toni's pov
Strano, oggi è martedì e di Cheryl ancora nessuna traccia.
Si sarà dimenticata del nostro incontro?
Dubito, arriva sempre puntuale e in tutte queste settimane non si è mai scordata neanche una visita.
Magari starà ancora facendo le sue indagini.
So che lo sta facendo per me, però a volte vorrei che smettesse.
È molto sensibile, ed ho il presentimento che colui che abbia pianificato tutto questo non sia molto amichevole.
Non vorrei che le succedesse qualcosa, non riuscirei a sopportarlo.
Preferisco sapere che stia a casa, invece di cercare criminali che hanno architettato questo piano enorme.
Quanto vorrei non essere mai tornata qui.
Ma è stata tutta colpa mia del resto.
Se tanti anni fa non avessi dato quello schiaffo a Cheryl non ci saremmo mai separate e io non mi sarei data all'alcool, iniziando a frequentare locali squallidi e minacciando la gente di morte.
"Quanto sono stupida cazzo"
Quante sofferenze avrei impedito ad entrambe se non avessi agito d'impulso.
Mi prendo la testa tra le mani.
"È tutta colpa mia"
Avrei risparmiato un sacco di fatiche a Cheryl, non l'avrei fatta soffrire ulteriormente, ma ormai non posso cambiare niente.
Non posso fare letteralmente nulla, se non stare qui con le mani in mano mentre la mia ragazza cerca di liberarmi.
Se non avessi lei, ora mi sarei già abbandonata all'idea di stare in questa cella, invece con lei ho ancora un barlume di speranza, quel barlume che mi permette di alzarmi la mattina, mangiare, svolgere le varie attività alle quali le guardie ci sottopongono.
Vorrei poter scappare.
Non voglio fingere, stare qui chiusa in gabbia mi annienta.
Voglio scappare, avere di nuovo Cheryl tra le mie braccia.
Keira: -stai bene?-
Alzo la testa e me la trovo davanti.
Toni: -ancora non sono un cadavere come vedi-
Ridacchiamo.
Si siede sul letto accanto a me.
Toni: -comunque sì, sto bene più o meno-
Keira: -Cheryl?-
Sorrido sentendo il suo nome.
Toni: -già, sta cercando di tirarmi fuori di qui-
Keira: -sì?-
Annuisco.
Keira: -spero che ce la faccia, non meriti tutto questo-
Toni: -neanche tu-
Sospira spostandosi una ciocca dietro l'orecchio.
Keira: -forse no, però nessuno cercherà di farmi uscire-
Toni: -e la tua amica? Ti ha abbandonata?-
Keira: -no, no, solo che è impossibile provare la mia innocenza, anche se era autodifesa, ho comunque ucciso quell'uomo che faceva parte di una famiglia ricca, perciò adesso stanno facendo di tutto per tenermi dentro, e forse è anche meglio, lì fuori potrebbero uccidermi-
Toni: -cazzo-
Vedo i suoi occhi lucidi.
Keira: -però tu hai qualche speranza Toni, perciò spero che almeno una di noi due possa farcela-
Toni: -se uscirò di qui, cercherò di aiutarti-
Scuote la testa prendendomi una mano nella sua.
Keira: -pensa a te, hai una vita davanti. Non scomodarti per una senza speranze. Se uscirai di qui abbandonami al mio destino-
Le stringo di più la mano.
Toni: -se dovessi abbandonarti al tuo destino, lo farò solo quando saremo entrambe fuori di qui-

Cheryl's pov
: -come fa ad avere una sua foto?-
Cheryl: -ora le domande le faccio io-
Ci risediamo tutti e quattro sui divani di pelle, in cui sembra di sprofondare per quanto siano morbidi.
Divani comodi, il riscaldamento acceso, un'atmosfera perfetta per riposare chiudendo gli occhi, però ora come ora la mia mente mi impedisce di riposarmi, anche solo per un secondo.
Ben e Betty mi guardano ansiosi, di solito prendono loro l'iniziativa in tutto, ma ora i ruoli si sono invertiti.
Ora sono io ad avere in mano il destino di Toni.
Non Ben, non Betty.
Nessuno, solo io.
L'adrenalina si sprigiona nel mio corpo.
Cheryl: -dove vive sua moglie?-
: -è vissuta per tre anni qui con me, poi si è trasferita all'estero-
Cheryl: -perché?-
: -voleva cambiare location, stare qui la oppressava, diceva che c'era troppa energia negativa, però ci sentiamo ogni giorno e qualche volta viene qui-
Cheryl: - lavora?-
Ormai non mi importa più niente delle domande pertinenti o non.
: -non lavora. Non voglio che si stanchi troppo, ho preferito farla viaggiare, è sempre stato il suo sogno-
Cheryl: -non pensa che sua moglie possa centrare con tutta la storia dell'omicidio?-
: -perché mai dovrebbe?-
Cheryl: -a quanto pare non conosce sua moglie. Si fidi di me, non è la persona che si spaccia di essere-
: -non l'ha mai conosciuta-
Ridacchio tra me e me.
Cheryl: -sa qualcosa sul passato di sua moglie?-
: -poco. Solo del figlio morto e che viveva a Riverdale prima-
Cheryl: -sappia che io so molto più su sua moglie  di lei e forse di chiunque altro in questo mondo-
Mi giro verso Ben e Betty.
Cheryl: -lui non c'entra, è stato ingannato, come tutti noi-
L'ipotesi che tutto questo sia stato organizzato da lei, non ha minimamente sfiorato la mia mente.
Non avrei mai creduto che potesse spingersi a tanto.
Pensavo che anche un essere come lei dopo un po' terminasse la sua dispensa di odio.
A quanto pare mi sbagliavo.
Ho creduto che potesse essere cambiata e invece no.
Ci ho sperato tutto questo tempo.
Per tutti questi anni ho pensato dai, sarà cambiata. Non mi vuole bene però non mi odia.
E invece ha addirittura creato un piano geniale per togliermi la mia felicità.
È sempre stato così.
Avevo fiducia nelle persone un tempo, poi lei, mio padre e tutti gli altri me l'hanno fatta perdere completamente.
Fa male non riuscire a fidarsi.
Vorresti parlare con qualcuno, raccontargli il tuo dolore interiore e invece non lo fai perché la fottuta paura ti affligge, facendoti tenere la bocca chiusa.
Succede con tutti, anche con la persona che magari amo, con la persona che vorresti al tuo fianco tutta la vita, impedendole di entrare nel tuo mondo, chiudendole così la porta in faccia.
Questo era quello che facevo con Toni all'inizio.
Dal primo giorno in cui l'ho vista, ho pensato wow, dovrebbe essere bello essere sua amica; la vedevo sempre in compagnia della sua gang, tutti che ridevano alle sue battute.
Avrei voluto essere tra di loro, guardandola negli occhi ed ammirando il suo sorriso.
Però no, ho deciso di prendere la strada più semplice, quella che, almeno questo era quello che pensavo, mi avrebbe permesso di non soffrire.
Invece ho sofferto il doppio.
Vederla lì, che tentava di fare amicizia con me ed io che la respingevo malamente trattandola di schifo.
La paura ha sempre avuto la meglio su di me.
Non volevo essere la sfigata che veniva ferita.
Poi però ho capito una cosa.
Non è da sfigati essere feriti e poi piangersi addosso promettendosi di non innamorarsi più; è da sfigati rifiutare un sentimento così forte come l'amore, rifiutare quella che potrebbe diventare la tua felicità quotidiana, la persona senza la quale non potrai più vivere.
Ti ferirà? Va bene, le persone vanno e vengono, è sempre stato così.
Certo, sarà doloroso, la penserai talvolta, ricordandoti i tempi trascorsi insieme, ma un giorno la penserai per l'ultima volta e neanche te ne accorgerai, diventerà soltanto un ricordo remoto della tua mente.
È come quando si ha paura di inviare un messaggio.
Pensiamo cavolo, magari sono ridicola oppure forse non vuole che le scriva.
E non inviamo mai quei messaggi.
L'idea che prima ci elettrizzava tanto, si trasforma in una miriade di dubbi che alla fine riescono a convincerci a non mandare quel dannato messaggio.
Le parole che avevamo scritto vengono cancellate, rimandate chissà dove, lasciando solo il rimpianto di non aver premuto il tasto invia.
Forse un po' di coraggio ci servirebbe; il coraggio di postare quella foto, di mandare quel messaggio, di iniziare una conversazione ogni tanto, di fare un complimento ad un persona, chiederle come va, com'è andato un test, qualunque cosa.
Semplicemente, facciamolo.
Forse riusciremo a stare meglio con noi stessi e chissà, magari avere una piacevole conversazione con la nostra persona.
Guardo un'ultima volta il medico prima di rivolgermi ai miei amici.
Cheryl: -dobbiamo andare dalla polizia, ora siamo noi ad avere le prove, non loro-
Ci alziamo dirigendoci alla porta, i miei amici confusi ed io più decisa che mai.
: -aspettate-
A malavoglia mi volto.
: -non avete risposto alla mia domanda. Come fa ad avere quella foto?-
Ridacchio.
Cheryl: -semplice, quella donna è mia madre-

After the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora