Ultimo passo

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Toni's pov
Ho sempre cercato di scappare. Scappare disperatamente da quella dannata sensazione che mi sta sempre alle calcagna, nascosta in una qualche parte remota della mia testa. La chiamano solitudine. Ho sempre saputo cosa fosse. Per esempio mio zio ne soffriva e per questo cercava di consolarsi bevendo e drogandosi. Anche io sono stata afflitta da questa malattia. Prima non lo capivo, ma da quando ho visto lei, così vicina a me, eppure così lontana, ho capito di quanto effettivamente io sia sola. Lei è sempre stata una parte di me. E ho provato a scappare, nascondermi, ma dopo tutto quello che abbiamo trascorso, quella parte mi grida di ascoltarla, di prenderla in considerazione per una buona volta, di lottare per Cheryl. Perché non l'ho ascoltata prima? Se esistesse un destino sarebbe tutto molto più semplice, potrei riversare tutti i miei problemi su di lui, però io non credo nel destino. Credo che tutto quello che avvenga nel mondo, avvenga a causa delle persone. E solo alle persone sta a decidere se quello che avverrà sarà qualcosa di positivo oppure no. Io invece ho preso la mia decisione, ho deciso di scappare quando noi due abbiamo rotto, ed ora a quanto pare vivrò per sempre con la solitudine al mio fianco. Eppure. Guardo gli occhi Fangs che a quanto pare aspettano una mia chissà quale decisione. Non è mai troppo presto per cambiare le cose del resto.
Toni: -controllami se c'è un biglietto per Hollywood il prima possibile-
Fangs: -finalmente ti sei decisa- dice sorridendo.
Toni: -smettila. Ora vado che devo finire il turno di lavoro. Appena hai novità scrivimi- esco dallo sgabuzzino tornando in cucina per prendere i piatti. Sento la moto di Fangs allontanarsi sempre di più dal locale. Mi comporto in modo abbastanza schietto, però dentro sto scoppiando di emozioni differenti. Non so neanche a che indirizzo abiti e Hollywood è una città enorme, però spero che in un modo o nell'altro, riuscirò a trovare la rossa che sto cercando. La mia rossa. Scuoto la testa. No, lei non è mia. Forse è anche fidanzata. Ma del resto io voglio solo chiarire, niente di più. Se vuoi solo chiarire non vai in un'altra città solo per parlarle, mi dice la coscienza. Alzo gli occhi al cielo. So per certo che non vorrebbe mai tornare insieme a me, e poi si merita di meglio. Qualcuno che non le dia schiaffi e non finga la propria morte. Come farò a parlarle? Non posso suonare il campanello del suo appartamento e dire hey, ti ho seguita fino a qui, possiamo parlare? Mi chiuderebbe la porta in faccia e dovrò dire addio all'unica possibilità che avevo di chiarire. Dovrò inventarmi qualcosa. Mentre prendo le ordinazioni, continuo a scervellarmi su cosa fare una volta arrivata in quella città a me completamente sconosciuta. Poso il piatto sul tavolo dell'ultimo cliente. Il mio telefono vibra nella tasca posteriore dei jeans.
Fangs: -ti ho comprato un biglietto per oggi alle sette- o mio Dio.
Toni: -Fangs, ti adoro, oggi vengo al White Wyrm e ti rido i soldi-
Fangs: -tranquilla, mi ripagherai quando riuscirai a parlarle-
Toni: -farò l'impossibile- già, lo farò, perché ho finalmente capito cosa devo fare nella mia vita. Devo lottare. Ho già lasciato andare troppe persone nella mia vita, è arrivato il momento di lottare, di seguire il mio cuore. Ho sempre creduto nell'amore, nel romanticismo. Ho sempre creduto che avrei trovato un'anima gemella, ma non ho avuto molte speranze. Ero sicura che tutto ciò succedesse solo nei film d'amore, di cui avrei voluto molto far parte. Ma lei, lei mi ha fatto sentire mille volte meglio di tutti quei protagonisti innamorati, mi ha letteralmente migliorato la vita, mi bastava pensarla per stare meglio, vedere il suo sorriso per essere felice.
Ed è per questo che ora voglio riportarla nella mia vita, anche da semplice amica. Perché anche solo la sua presenza migliorerebbe le mie giornate. Perché mi basta solo lei.

Cheryl's pov
Poggio finalmente i piedi per terra, dopo ore trascorse tra le nuvole. Non ho mai amato volare. Volare equivale ad uscire dalla mia comfort zone. Preferisco stare con i piedi per terra e poi se devo dirla tutta i sedili degli aerei sono dannatamente scomodi.
Heather: -bene, casa dolce casa- finalmente.
Heather: -ora sei contenta?- annuisco.
Dionne: -hey ragazze- mi giro e vedo la faccia sorridente di Dionne.
Heather: -lei che ci fa qui?- sbaglio oppure il suo tono di voce era scocciato?
Cheryl: -mi ha mandato un messaggio mentre stavamo per decollare. Le ho detto che stavo tornando e lei ha insistito per incontrarci-
Heather: -capito-
Cheryl: -Dionne, ciao-
Dionne: -bentornata- ci abbracciamo, dandoci poi due baci sulla guancia.
Dionne: -Heather, ciao-
Heather: -ciao Dionne- devo scoprire cosa ha Hev. Non si è mai comportata così.
Dionne: -volete fare un salto da qualche parte? Non so, magari avete fame-
Cheryl: -noi-
Heather: -noi in realtà pensavamo di andare direttamente a casa. Non abbiamo chiuso occhio stanotte- la fulmino con lo sguardo ma lei è troppo concentrata a guardare fuori dal finestrino.
Dionne: -non pensavo saresti tornata così presto. Hai detto che avevi molto da fare-
Cheryl: -non avevo motivi per restare, perciò sono tornata prima-
Dionne: -capisco. Tua nonna sta bene?-
Cheryl: -benissimo direi-
Dionne: -quando torni a lavoro?-
Cheryl: -penso che già da domani ci sarò. Gli altri come stanno?-
Dionne: -ho riferito quello che mi hai detto e se la sono cavata molto bene. Il nuovo logo è quasi pronto-
Heather: -cambierai logo?-
Cheryl: -sì, quello vecchio è troppo banale- lei non risponde, semplicemente abbassa lo sguardo. In realtà non lo cambierò totalmente. Toglierò solo un dettaglio. Anni fa, ho deciso di aggiungere sopra il tronco di un albero che era sulla copertina, una sorta di riga rosa. Sì, in suo ricordo. Non so neanche perché lo abbia fatto. Bene, ora è arrivato il momento di toglierla, per sempre, e poi nessuno se ne accorgerà, visto che solo Heather ed io sappiamo di questo dettaglio. Dopo mezz'ora di viaggio, arriviamo finalmente all'appartamento.
Cheryl: -grazie Dionne-
Dionne: -di nulla, ci vediamo domani allora?-
Cheryl: -a domani- la mia amica neanche saluta, inizia a salire le scale in silenzio, senza neanche guardarmi. Ma che le prende? Dopo che ho richiuso la porta, decido di parlarle.
Cheryl: -che hai?-
Heather: -nulla, perché?-
Cheryl: -andiamo, so quando sei preoccupata per qualcosa-
Heather: -ma non mi dire- si dirige nella sua camera. Ovviamente la seguo, visto che non ho la minima voglia di finire questa conversazione in questo modo. Può cercare di sfuggirmi, però lo sa anche lei che non ce la farà.
Heather: -la smetti di seguirmi?-
Cheryl: -riguarda Dionne?- alza gli occhi al cielo e proprio da questo gesto riesco a capire di averci preso in pieno. Ridacchio.
Cheryl: -andiamo, sei gelosa?-
Heather: -simpatica- mi butta sul letto.
Cheryl: -questa me la paghi- la prendo per il braccio e tiro verso di me, talmente forte che si sbilancia e mi cade addosso. Mi guarda accigliata. Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo, fino a quando i ricordi non affiorano nella mia mente. Al posto di Heather c'è tutt'altra persona. Una ragazza dai capelli rosa, con la pelle color caramello e gli occhi color cioccolato. Guardo in basso, verso le sue labbra carnose, ricoperte da un abbondante strato di burro cacao. Mi sporgo in avanti. Sempre di più, fino a quando le nostre labbra non rimangono ad un centimetro di distanza. Fai l'ultimo passo.

After the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora