Toni's pov
In tutta la mia vita sinceramente non ho mai sperimentato la sensazione di sentirmi a casa.
Mai, fino ad oggi.
Quando l'aereo è atterrato e siamo uscite in quell'aria calda e frizzante, ho pensato, finalmente sono a casa.
Quella sensazione che ti fa sentire come se fossi finalmente arrivato ad un punto stabile della tua vita, e non sei più in bilico su un filo spinato, continuando a graffiarti e soffrire, con il sangue che gocciola quasi fosse una condanna.
Forse, per la prima volta nella mia vita mi sento al sicuro; niente paura per la gang, niente sguardi schifati dovuti alla mia provenienza, niente ore trascorse ad aspettare di ritrovare l'amore della mia vita.
Lo è davvero?
Reprimo un sorriso, cercando di pensare ad altro.
Nonostante sia stata ad Hollywood pochissime volte, è stato proprio qui che ho ritrovato Cheryl dopo tanti anni.
E se pensavo che non avrebbe funzionato niente, questa città mi ha accolto ed aiutata.
Toni: -eccoci a casa-
Lei non mi risponde.
Mi volto verso la donna al mio fianco e vedo che ha gli occhi lucidi, mentre si sforza di ricacciare indietro le lacrime.
Questi sono gli occhi nei quali si può vedere un barlume di speranza. La speranza di lasciarsi tutto il male alle spalle ed iniziare una nuova vita. Credo che ormai non ci sperava più a tornare sana e salva con me al suo fianco.
Toni: -hey tu-
Mi metto davanti a lei prendendole il viso tra le mani e accarezzandole le guance pallide.
Toni: -siamo tornate. Andrà tutto bene adesso, te lo prometto-
Sorride leggermente. So che ha paura.
Ne ho anche io, però non voglio farglielo vedere.
Voglio proteggerla, perché ne ha bisogno.
Perché dalla morte di suo fratello nessuno l'ha più fatto e mi sento come se avessi preso io il posto di Jason.
"La tua sorellina è felice e al sicuro, non preoccuparti"
Do una rapida occhiata al cielo che si sta tingendo di arancione, quasi un segno che mi stia ascoltando.
"Finché ci sarò io, puoi star certo che la difenderò da ogni cosa. La porterò lontano dalle sue malinconie. La salverò dai pensieri negativi, dalle giornate no; da ogni crepa provocata dai problemi e dalle voragini che si sono create durante la sua vita. La difenderò dai suoi demoni interiori, portando migliaia di luci per rischiarare la sua mente oscurata da tutto il male che risiede in questo mondo. La porterò via da questa realtà cruda che non ha nulla di bello e che non sa cos'è l'amore e la felicità. La prenderò per mano e la farò entrare nel mio mondo, così saremo entrambe meno sole, così riusciremo a trovare tutto quello che abbiamo sempre voluto. E i temporali che ci si pareranno davanti, quelli li attraverseremo insieme, per mano, con un ombrello fatto di amore e speranza. Saremo come due fiori che vagano nella bellezza di infiniti prati verdi. Saremo l'eccezione agli ostacoli del destino"
Le stringo la mano per infondere sicurezza ad entrambe, ed entriamo nell'aeroporto, riprendendo le valigie e chiamando un taxi.
Col passare del tempo, vedo che man mano si rilassa, diventando più tranquilla e riprendendo un po' di colore che la vita a Greendale le aveva tolto. Credo che ancora qualche giorno e tornerà quella di prima. Non completamente, sarebbe impossibile, però almeno tornerà a sorridere e tutta la vita riprenderà, dopo essere stata a lungo messa in pausa.
Cheryl: -TT, davvero andrà tutto bene ora che siamo tornate?-
Il suo tono infantile e leggermente spaurito mi fa sorridere.
Si mostra sempre così sicura di sé quando le preoccupazioni la stanno sbranando dentro, come le tarme con i vestiti.
Toni: -cercherò di far andare tutto alla perfezione-
Mi sorride arrossendo leggermente e finalmente vediamo il taxi che ci porterà a casa sua.
Le apro la portiera facendola entrare per prima, per poi sedermi accanto a lei e poggiarle la mano sulla coscia.
Dice l'indirizzo all'autista e subito l'aeroporto diventa una macchia indistinta mentre percorriamo le strade di Hollywood.
Mezz'ora e siamo davanti la sua porta di casa.
Davanti l'entrata verso la parziale felicità. Guardo la ormai donna accanto a me.
Avevamo 18 anni quando ci siamo lasciate per poi non parlarci per anni.
Ora ne abbiamo 24 e 25.
Cheryl: -quanto tempo perso- dice quasi leggendomi nella mente.
Ha le lacrime agli occhi, e questa volta non riesce a trattenersi scoppiando in un pianto che mi provoca una fitta in tutto il corpo.
Lacrime che lasciano andare il dolore, la stanchezza, la paura accumulata in questi giorni, la mia mancanza, tutto.
Ed io piango con lei, come due quindicenni che piangono per un finale strappalacrime durante un ridicolo film d'amore.
Eppure noi quel film lo stiamo vivendo. Anche il nostro di film avrà un finale così?
Sorrido leggermente a quel pensiero mentre il sapore salato delle lacrime mi bagna le labbra.
La prendo per i fianchi appoggiandola delicatamente alla porta, fregandomene delle persone che potrebbero vederci.
Toni: -eccoci a quanto pare- dico facendo dei movimenti circolari intorno al suo fianco destro.
Mi guarda intensamente, come a volermi comunicare qualcosa.
Qualcosa di enorme, una mancanza che in questi anni si è fatta sentire sempre di più.
Si china per baciarmi, ed io ricambio subito, sentendo le sue labbra sulle mie.
Mentre quel contatto che mi fa impazzire si protrae, le prendo le chiavi dalla tasta della felpa ed apro la porta, richiudendola alle nostre spalle.
Le sue mani mi sciolgono la coda facendomi ricadere i capelli sulle spalle, solleticandomi il collo.
Cheryl: -mi sei mancata TT-
"Anche tu mi sei mancata, mi è mancato baciarti senza avere paura che potesse succedere qualcosa da un momento all'altro che ti avrebbe portata lontana da me"
Mi stacco e sento un mugugno di disappunto provenire dalla sua bocca.
La guardo dritta negli occhi, facendole un cenno interrogativo con la testa.
Voglio che sia sicura, voglio sapere se è pronta a lasciarsi i problemi alle spalle, almeno per ora.
In tutta risposta mi solleva la maglietta facendola scivolare lungo le mie braccia e lasciandola cadere sul pavimento.
Faccio lo stesso con la sua felpa ed in poco tempo ci ritroviamo nella sua camera da letto, lei con la schiena poggiata sul letto ed io in mezzo alle sue gambe, poggiando le labbra sul suo collo pallido, del quale mi occupo per qualche secondo buono.
Alza le braccia e sgancia il mio reggiseno, guardandomi come se fosse la prima volta che mi vede nuda.
Faccio lo stesso con lei, lasciandole dei segni violacei sul petto, mentre i suoi lamenti si fanno più rumorosi.
Non ho mai comunicato tramite il sesso.
A quanto pare è questo che la gente definisce con fare l'amore, far capire all'altra persona che si è sempre vicini a lei, che si può abbandonare a noi e che la prenderemo sempre, non importa da quale altezza stia cadendo o con quale peso dovuto alla sua sofferenza, noi saremo sempre lì con le braccia spalancate.
"E ti prometto che se mi cercherai io sarò sempre dietro di te. Ti prometto che ti asciugherò sempre le lacrime. Che ti renderò felice, anche se dovessi rinunciare a me stessa per sempre. Ti prometto che farò tutto questo. Ma tu promettimi che sarà per sempre. Promettimi che sarai sempre vicino a me guardandomi con quei tuoi occhi nei quali mi sono persa dal primo istante. Promettimi che mi guarderai come se fossi la cosa più preziosa che tu abbia. Promettimi che la sera guarderemo le stelle, parlando di quante ne abbiamo passate insieme. Promettimi che quando vorrò fare una delle mie solite stupidaggini tu mi fermerai rimproverandomi con un sorriso sconfitto e mi dirai di essere immatura. Promettimi che dormiremo insieme per il resto dei nostri giorni, abbracciate l'una all'altra, mentre io contemplo i tuoi capelli rossi. Promettilo e sarò tua"

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After the spark
RomansaSequel di "before the spark" Le loro strade si sono definitivamente divise, forse per sempre. La vita di entrambe è cambiata completamente. Una telefonata, una morte, un evento tragico. Sono questi gli eventi che segneranno le nostre protagoniste.