Cheryl's pov
Ha sempre fatto la finta tonta, però addirittura negare l'evidenza; non me lo sarei aspettato da lei. Non abbiamo avuto una vera e propria conversazione, solo qualche parola confusa da parte sua e degli insulti dalla mia. Questa volta sono riuscita a vederla meglio. I capelli rosa sono rimasti sempre gli stessi, anche la lunghezza non è cambiata. Il fisico è diventato leggermente più scolpito, particolare che sono riuscita a scorgere grazie al top che indossava, un'altra delle tante cose che non è cambiata di lei. L'unica differenza? Gli occhi. Hanno in qualche modo perso la loro solita vitalità. Sono spenti, non brillano più di quella luce che emanavano ai tempi del liceo. Forse è entrata in depressione. Anche se fosse non mi interessa. Rientro nell'auto. Grazie a Dio, lei non è uscita e non mi ha rincorso per ulteriori informazioni. Oggi ho deciso di fare una doppia visita a Nana Rose, perciò dopo pranzo tornerò all'ospedale. Non vedo l'ora che la rilascino, almeno potrà tornare a casa. So quanto odi gli ospedali. A ThistleHouse non c'è niente da mangiare, visto che oggi a colazione, sono riuscita a prepararmi solo un toast al formaggio, perciò andrò a mangiare in qualche tavola calda.
Betty: -hey Cheryl, Nana Rose come sta?-
Cheryl: -cugina, sta perfettamente, mi sembra ovvio-
Betty: -già, stasera sei libera?-
Cheryl: -se stai cercando di invitarmi di nuovo ad una festa, perdi già in partenza-
Betty: -nessuna festa, solo una serata tra donne-
Cheryl: -chi ci sarà?-
Betty: -io, Hev e Veronica che torna da New York-
Cheryl: -ok- non so cosa stia tramando quella biondina, però non c'è niente di male a trascorrere una serata con delle vecchie amiche, giusto? Spero solo che non ci siano imprevisti.Toni's pov
Sono ancora confusa, in piedi davanti alla porta. Non ho capito nulla di tutta la conversazione, ho solamente guardato la ormai donna, davanti a me. Mi riscuoto dai miei pensieri. Ha detto qualcosa riguardo a sua nonna. È in ospedale a quanto pare. Chissà cosa sia successo. Spero solo che non sia nulla di grave, so che Cheryl non sopporterebbe un'altra perdita. Sento il mio telefono vibrare nella tasca posteriore dei jeans. Lo prendo con mani tremanti. Fa che non sia lui, ti prego. Guardo lo schermo. Come no. È proprio quel messaggio.
Jughead: -ciao, sei pronta per oggi?-
Toni: -sì, almeno credo-
Jughead: -me l'hai promesso-
Toni: -lo so Jug, ora arrivo-
Jughead: -tutti ti aspettano-
Toni: -lo sanno già?-
Jughead: -no, li ho solo detto di radunarsi- fantastico. Prevedo già troppe domande, anche scomode. Cercherò di dare delle spiegazioni a tutti, senza entrare nei particolari. Quel fatto riguarda solo me ed un'altra persona. Che a quanto pare mi odia. Rientro nell'appartamento per prendere la giacca. C'è il sole, però conosco l'atmosfera del White Wyrm, e se non mi presento con la tipica giacca dei Serpents crederanno che sia successo qualcosa che mi abbia costretto ad abbandonare la gang. Rimango qualche secondo a domandarmi se sia il caso di andarci con la moto, però alla fine opto per la macchina, del resto come sempre. Sono cambiata, e devono accettarlo. Mentre guido per le strade deserte, cerco di trovare qualcosa con cui iniziare il mio discorso. Sinceramente me ne sono completamente dimenticata e se Jug non mi avesse scritto, sarei sicuramente rimasta a fissare il pavimento per un'altra mezz'ora. Arrivo finalmente al covo dei Serpents. Dalle finestre vedo che si sono già radunate molte persone. Noto subito Jughead e mi dirigo verso di lui. Sono già nervosa di mio, spero solo che lui non inizi con le sue solite lezioni di vita.
Toni: -hey-
Jughead: -bocca della verità, ciao-
Toni: -mi chiamerai così per sempre?-
Jughead: -vedremo- sale sul palco che stranamente dopo anni si regge ancora in piedi e si schiarisce la voce. Subito il brusio nel locale cessa e tutti gli sguardi vengono rivolti su di lui.
Jughead: -Serpents, sapete che esattamente tre anni fa, Toni Topaz è morta- tutti abbassano gli sguardi. Davvero non hanno ancora superato la mia morte?
Jughead: -molti di voi non hanno ancora superato totalmente la sua morte, però oggi ho una buona notizia per tutti- esco dalla penombra del locale. Tutti gli sguardi mi percorrono. Sento qualcuno che mormora. Frasi confuse, per lo più o mio Dio oppure non posso crederci. Scruto tutti con un piccolo sorriso, giusto per rassicurarli e cercare di eliminare la tensione creatasi.
Salgo anche io sul palco, affiancando il mio amico.
Toni: -vedo che la notizia sia arrivata a tutti, tre anni fa me ne sono andata da Riverdale ed ho chiesto a due Serpents di mettere in scena la mia morte; sinceramente quel giorno non ho pensato agli altri, ho pensato solo a me stessa, tralasciando i sentimenti delle altre persone. Avrei dovuto parlarvi del problema, come ci si sarebbe aspettato da una vera Serpent. Vi chiedo perdono per avervi, tutti questi anni, lasciato vivere con un dolore così grande- ho gli occhi lucidi, però cerco di non piangere. Non voglio sembrare debole, non davanti a tutte queste persone.
: -cos'è successo? Cos'è stato ad averti spinto lontano dalla tua casa?- chiede un signore tra la folla. Guardo Jug, con sguardo supplichevole.
Jughead: -alle spiegazioni ci penserò io, in privato. Chiedo a tutti di non covare rancore per Toni. Posso assicurarvi che non ha deciso lei tutto questo-
: -e chi allora?-
Jughead: -ci penserò io a chiederle spiegazioni. Scusate per avervi radunati senza preavviso- tutti iniziano ad andarsene, chi al bar a bere qualche drink, chi al piano di sopra per discutere degli affari della gang. Seguo il primo gruppo, sedendomi al bancone.
Jughead: -non iniziare a bere-
Toni: -faccio quello che mi pare-
Jughead: -lo dico per il tuo bene. Ti sei rovinata, hai iniziato a-
Toni: -lo so, va bene?- dico interrompendolo.
Toni: -non ho bisogno di una babysitter-
Jughead: -come vuoi- mi ordino un boccale di birra.
Jughead: -sappi solo che devi guidare- abbasso bruscamente il bicchiere, tanto che una parte del liquido fuoriesce, andandosi a depositare sulla superficie di legno. Lancio un'occhiataccia a Jug.
Jughead: -ok, ok scusa-
Toni: -ho detto quello che volevi, ora posso andare?-
Jughead: -no-
Toni: -prego?-
Jughead: -devo chiederti un favore-Cheryl's pov
Cheryl: -Nana-
Nana Rose: -cara, hai mangiato?-
Sorrido di fronte a quella domanda.
Cheryl: -sì Nana, tu tutto bene?-
Nana Rose: -tutto a posto. Che hai fatto oggi?-
Cheryl: -niente di che. Ho parlato con una persona, poi sono andata direttamente a mangiare-
Nana Rose: -quale persona?-
Cheryl: -lascia stare-
Nana Rose: -va tutto bene cara?-
Cheryl: -sì, aspetta che devo dire una cosa all'infermiera, arrivo- mi alzo dalla sedia sulla quale ormai siedo ogni volta che vengo a trovarla. Mi schiarisco la voce dietro l'infermiera.
: -sì?-
Cheryl: -volevo chiederle di non far più entrare una ragazza dai capelli rosa nella stanza dove c'è Rose Blossom-
: -quale ragazza?-
Cheryl: -è venuta qualche giorno fa- mi guarda perplessa.
Cheryl: -senta, lei lavora qui e non sa chi viene a visitare i vostri pazienti?-
: -signorina, non è venuta nessuna ragazza così, glielo posso assicurare- solo ora mi è tutto più chiaro.
Cheryl: -ne è sicura?- lei annuisce convinta. Torno ad una velocità assurda nella camera di mia nonna. Non sono arrabbiata o cose del genere. Mi sento come se fossi stata illuminata, all'improvviso ho capito letteralmente tutto e se devo essere sincera mi dispiace anche per come abbia trattato Toni. Solo un po'.
Cheryl: -Nana- mi guarda sorridendo, a quanto pare ha capito anche lei.
Cheryl: -tutta la storia di Toni è una tua invenzione?-
Nana Rose: -sì- dice semplicemente.
Cheryl: -perché? Sai che ormai è acqua passata-
Nana Rose: -sai cara, nella vita bisogna saper perdonare. Non dico di rimettervi insieme, so che sarebbe impossibile, però semplicemente ascoltala. Vedi cosa ha da dirti. Magari tutto quello che hai pensato per anni è solo un equivoco. Non bisogna ignorare le persone, semplicemente parlarci. So quanto anche tu sia curiosa di sapere cosa lei abbia fatto in tutti questi anni. Parlale-
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After the spark
Roman d'amourSequel di "before the spark" Le loro strade si sono definitivamente divise, forse per sempre. La vita di entrambe è cambiata completamente. Una telefonata, una morte, un evento tragico. Sono questi gli eventi che segneranno le nostre protagoniste.