Sii felice

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Cheryl's pov
Almeno per una volta in vita mia, ho avuto fortuna.
Alla fine il foglio è stato trovato e tutto stranante si è risolto.
"Più o meno"
Semplicemente la figlia lo aveva usato per una ricerca scolastica, dimenticandosene completamente.
Da una parte mi sento una cretina per aver iniziato ad urlare attaccando quelle donne completamente innocenti, però dall'altra, se non mi fossi obbligata ad agire, non saremmo mai arrivate ad una conclusione.
Il foglio è stato trovato, e Betty ed io non abbiamo ancora trovato il colpevole.
Sono in bilico.
Vorrei non trovare il colpevole, non voglio che la verità si scaraventi contro di me come una bufera.
Sembro infantile, però odio scoprire tutto nello stesso momento, preferisco andare gradualmente, passo dopo passo, preparandomi mentalmente.
D'altra parte, devo trovare la persona che ha fatto passare l'inferno ad entrambe.
Voglio guardarla negli occhi, voglio vedere cosa celano, sapere se hanno mai provato compassione, oppure qualsiasi emozione.
Chissà se sia davvero umano.
Un mostro.
Probabilmente ci troverò il vuoto totale, indifferenza.
Ma un'indifferenza tale che avrebbe la meglio anche se ci fosse una catastrofe enorme.
Quegli occhi probabilmente non batterebbero ciglio.
Devo trovare il suo punto debole.
Qualsiasi.
Lo avrà, tutti ne hanno uno, anche questa persona che sembra essere l'apatia fatta persona.
"La vendetta"
Vendetta di cosa?
Non ne ho idea, però questo è già un buon punto.
Chi cerca vendetta si costruisce a sua insaputa un punto debole, causato dal volere di essa.
La vendetta è un punto debole, acceca anche i migliori e fa commettere errori assurdi.
Vuoi una buona vendetta?
Non fare tutto di corsa, fermati, pensa.
Cancella i punti deboli, studia l'avversario.
Non so neanche io da dove sappia queste cose.
Forse qualcuno me lo ha insegnato, forse l'ho sentito da qualche parte, ma non mi ricordo dove.
"Non ricordo"
Betty: -vedi? Tutto è bene quel che finisce bene-
Alzo gli occhi al cielo.
Cheryl: -non è ancora finito nulla. Dobbiamo trovare il colpevole, che è ancora lì fuori-
Betty: -ce la faremo, siamo ad un buon punto-
Cheryl: -novità da Ben?-
Ormai fare le stesse domande stanca anche me, però non posso farne a meno.
Betty: -ha controllato altri fiorai, sempre la stessa storia. O non sanno cosa sia l'oleandro, oppure non lo hanno mai comprato perché costa troppo-
"Aspetta"
Cheryl: -se l'oleandro costa così tanto, magari stiamo sbagliando tutto. Magari il nostro criminale lo ha comprato in una specie di giardino botanico-
Mi guarda seria come non mai.
Betty: -oppure lo ha rubato-

Toni's pov
Toni: -salve, vorrei chiamare la mia ragazza-
: -prego- risponde freddo.
Mi controlla per qualche secondo, giusto il tempo di comporre il numero, poi se ne va, lasciandomi quella poca privacy che mi rimane in questo carcere.
Uno squillo.
Due squilli.
: -pronto?-
Sorrido nel sentire la sua voce.
Toni: -Cher, sono io-
Cheryl: -Toni?-
Sorrido ancora di più.
"Si può sorridere più di così?"
Mi sento come se stessi fluttuando, il mio stomaco è in subbuglio, come se milioni di farfalle svolazzassero al suo interno.
Mi sento leggera, libera, non rinchiusa in questa gabbia, ma fuori, in un bellissimo prato di fiori.
Solo lei ed io.
Toni: -come stai?-
Sospira e capisco subito che quello che dirà in seguito sarà la verità.
Cheryl: -sto cercando di fare il possibile per tirarti fuori di lì-
Toni: -Cher, te l'ho già detto, puoi anche-
Cheryl: -no- mi interrompe.
Questa volta tocca a me sospirare.
"Quanto sei testarda Blossom"
Toni: -va bene, allora come sta andando il tutto?-
Cheryl: -abbastanza bene. Abbiamo scoperto che la vittima è stata uccisa da avvelenamento. La coltellata è stata inflitta poco tempo dopo, quando probabilmente era già morto-
"Mio Dio"
Toni: -chi pensi sia stato?-
Cheryl: -non lo so TT. Ho tantissime idee, così come non ne ho nessuna-
Toni: -hey Cher, non preoccuparti. Stai già facendo tantissimo-
Cheryl: -avrò fatto qualcosa solo quando ti tirerò da lì-
Toni: -Cher, se mai dovessi non dovessi riuscirci-
Cheryl: -ce la farò-
Dopo di che la chiamata finisce.
Ha attaccato?
: -il tempo è terminato. La accompagno in cella-
"Ma sono trascorsi solo cinque minuti"
Toni: -no, me la faccia richiamare, non l'ho nemmeno salutata-
: -non posso farci nulla e sinceramente non mi interessa, andiamo o dovrò usare le maniere forti-
Rabbrividisco a quella parola.
Più di una volta ho avuto la sfortuna di vedere queste maniere forti sperimentate su alcune detenute che si opponevano per qualcosa.
Gli uomini qui si permettono fin troppe cose, anche perché nessuno crederebbe a delle detenute se dovessero raccontare delle violenze subite dentro questo carcere.
Manganelli che per sbaglio possono partire, commenti fuori luogo, e altre cose a dir poco disgustose.
Quanto a me, nessuno mi ha mai toccato.
Forse perché hanno visto che faccio parte di una gang, forse per altri motivi dei quali non sono a conoscenza.
Sentire la voce di Cheryl mi ha fatto bene certo, però ora non voglio neanche pensare a cosa crederà dopo che le ho attaccato la chiamata in faccia.
Sta continuando con le ricerche per me.
Vuole davvero tirarmi fuori di qui.
Nessuno sta cercando di liberarmi tranne lei.
Neanche i membri della mia gang stanno facendo tutti questi sacrifici.
Anzi, forse non sanno neanche che sono in prigione.
Lei è la persona più cara che ho, la persona che si è preoccupata per me per tutti questi anni e che lo sta facendo tuttora.
"Quanto vorrei poter fare qualcosa per te, qualsiasi cosa, ma sono rinchiusa in questa cazzo di gabbia"
I miei pensieri vanno altrove, come mi capita spesso in questo luogo funesto.
Indietro nel tempo.
Ai giorni dove eravamo insieme, felici.
Alla giornata sullo SweetWater River, quando le facevo le foto.
Era così spensierata.
Leggevo la gioia nei suoi occhi.
Ha sempre pensato troppo.
A causa dei suoi genitori, a causa di suo fratello, anche a causa mia.
In quel momento invece non stava pensando a nulla, semplicemente sorrideva perché la sua ragazza ha avuto l'idea di fotografarla davanti al fiume, senza trucco, senza abiti decenti, senza nulla.
Ma a lei non importava; era felice di essere con me, felice che io le stessi dando attenzioni.
Quanto vorrei che fosse sempre così.
Vorrei che non pensasse ai problemi.
"Voglio solo che tu sia felice, al resto ci penso io. Sii felice"

After the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora