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Toni's pov
Sarah: -andiamo, credi davvero che la tua fidanzatina stia cercando di tirarti fuori da qui?-
Toni: -già, me l'ha detto lei stessa-
Sarah: -anche io posso dire di essere ricca e famosa, ma è davvero così?-
Non rispondo, non voglio essere contagiata dalla sua energia negativa.
Sarah: -andiamo Topaz, si sarà già fatta mille ragazze da quando sei arrivata qui-
Dal suo tono di voce capisco che non è seria, però le sue parole mi colpiscono comunque.
Davvero può pensare una cosa del genere?
Toni: -hai mai amato qualcuno? Intendo sul serio-
Sarah: -l'amore, mi fa schifo, ci rimani sempre fregato, e poi non ci si annoia stando tutto il tempo con la stessa persona?-
No, non se cerchi di conoscere a pieno la tua persona, non se ogni giorno scopri qualcosa di nuovo di lei o con lei, non se quella persona, dopo qualche tempo di insinua completamente dentro di te, completandoti e cambiandoti in meglio.
Toni: -non sai che cos'è l'amore Sarah, non puoi capire-
Mi metto le mani dietro la testa, continuando a stare sdraiata sul mio letto, fissando il muro del quale conosco ormai ogni dettaglio, crepe e ragnatele comprese.
Qui non cambia mai nulla.
Nessuna novità che bussa alla porta, anche il clima sembra sempre lo stesso, piovoso e nuvoloso, tanto da oscurare ancora di più gli animi delle detenute.
L'unica mia gioia sono gli incontri con Cheryl, che seppur avvengono una volta a settimana, mi riempiono il cuore di gioia.  
Riesco a non pensare a nulla se non a lei.
Quelle visite sono come una droga per me.
E quando Cheryl lascia la stanza dove si svolgono i nostri incontri e mi aspetta un'altra settimana per rivederla, mi sento così vuota, come se l'avessi a due passi da me eppure non riuscissi mai a prenderle la mano.
Così vicina eppure così lontana.
Chi mai vorrebbe una cosa del genere? Chi può odiarmi così tanto?
A volte odio questo mondo, così crudele.
Ti impegni per far felice te stesso, le persone che ami e poi devi anche preoccuparti degli sconosciuti, perché sennò inizieranno a discriminarti o odiarti senza motivo.
Certo, se dicessi chi se ne importa degli altri, sembrerei egoista, però spesso sono proprio questo persone a toglierci tutta la felicità.
La felicità di essere come vogliamo, la felicità di fare quello che più ci piace, la felicità di vivere.
Non sarebbe fantastico se ognuno pensasse a se senza giudicare gli altri?
"Dubito che succederà un giorno"
La persona che mi ha chiusa qui dentro mi ha tolto tutto.
L'amore, la mia persona, tutto, facendomi passare per una criminale lurida e senza scrupoli.
Ma di solito facciamo passare gli altri per quello che in realtà siamo noi.
Devo ammettere che anche Cheryl lo faceva ai tempi.
Diceva a tutti che fossero i peggiori, quando in realtà era lei che si credeva la peggiore di tutti.
Ognuno di noi cerca di mascherare le proprie insicurezze nel migliore dei modi.
Odiamo essere vulnerabili, odiamo pensare che qualcuno possa capirci, smascherandoci e trovando il casino dentro di noi.
La maggior parte delle persone vive senza aver il coraggio di aprirsi.
Deve essere dura tenere tutto dentro, per sempre.
Anche io un giorno pensavo che non avrei mai raccontato la mia storia a nessuno.
Proteggevo l'incidente dei miei genitori meglio di un tesoro, tanto che non l'ho mai raccontato a nessuno.
"Tu sei stata la prima a saperlo. La prima con la quale mi sono aperta completamente, la prima con la quale sono stata me stessa, senza dover fingere di avere una vita perfetta. Mi hai sciolta completamente, mi hai fatto smettere di ingannare me stessa, mi hai portato fuori dalla vita che mi ero immaginata, facendomi vedere quanto in realtà fosse bella la vita vera, con le sue imprecisioni e gli ostacoli che a volte ci dona"
"Basta essere poetica, sei ridicola"
Sento che la mia compagna si è alzata ed è andata davanti la porta della cella.
Sarah: -scansafatiche fateci uscire, è l'ora di pranzo-
: -Sallow, chiudi la bocca, oppure rimarrai senza cibo come la tua amichetta-
Sarah: -non è la mia amichetta- dice a bassa voce.
La guardo per un secondo.
"Non sarà che"
impossibile, non la vedo come una che si innamora della sua compagna di cella.
"Magari mi sbaglio"
Finalmente aprono la porta della cella ed usciamo nel lungo corridoio che porta alle mense.
Mi si avvicina Keira.
Keira: -vedo che la nostra Sarah non abbia preso bene la storia di Jenna- mi bisbiglia.
Toni: -già ma forse è solo perché era abituata a vederla sempre in giro-
O magari anche lei, una persona che si direbbe odi l'amore, può provare un sentimento così forte.

After the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora