Toni's pov
Toni: -no-
Jughead: -dai Toni-
Toni: -te lo scordi Jug-
Jughead: -non ti ho detto di andare a quella serata, ti ho solo detto di portarle una cosa-
Toni: -non puoi farlo tu? È la tua ragazza del resto-
Jughead: -te l'ho già detto, non posso, sono occupato con i Serpents stasera-
Toni: -non puoi lasciarglielo un altro giorno?-
Jughead: -le serve per domani mattina, quindi no. Deve fare una relazione per il lavoro, quindi il pc è d'obbligo- alzo gli occhi al cielo.
Toni: -e non puoi mandarci qualcun altro?-
Jughead: -se potessi, non starei qui a supplicarti-
Toni: -va bene- mi porge il computer e dopo avermi salutata, va anche lui al piano di sopra con gli altri. Sospiro. Le possibilità di incontrare Cheryl sono troppo alte, però forse riuscirò a chiederle cosa sia successo questa mattina. Certo, l'idea di vederla di nuovo mi alletta e non poco, però non vorrei che abbia la stessa reazione di oggi. Ho sempre odiato vederla arrabbiata, dato che la maggior parte delle volte, la sua rabbia è causata dalla tristezza. Non entrerò neanche, darò semplicemente il pc a Betty e me ne andrò. Lei neanche saprà della mia visita e magari riuscirò a farmi dare qualche informazione sul suo conto da sua cugina; di sicuro lei sa qualcosa, se non tutto. Da quando penso così tanto? Prima non ragionavo. Agivo d'impulso, non pensando alle conseguenze. Forse sarà l'età. Oppure sto solo iniziando ad imparare dai miei errori. Ce ne sono stati tanti, se non troppi, per colpa dei quali ho addirittura perso la mia felicità. Quella persona che mi ha insegnato davvero tanto; a lottare per qualsiasi cosa, nonostante avesse una madre che non la accettasse. A non farsi abbattere dai pregiudizi. A combattere per le persone care. Ma soprattutto ad amare. Quando ero adolescente non mi definivo una persona da relazione seria, anzi, ero sicura che un giorno o l'altro mi sarei stancata di chiunque, avendo la necessità di tornare libera. Con lei invece era tutto diverso. Mi lasciava i miei spazi. Quando ero in un momento di debolezza e le emozioni diventavano più forti di me, mi stava semplicemente vicino, in silenzio, accarezzandomi i capelli. Un giorno è addirittura riuscita a calmare il mio attacco di rabbia semplicemente stringendomi la mano ed impedendomi di rompere uno dei tanti specchi. Ha fatto uscire la parte migliore di me.Sono solo le quattro, perciò ho ancora tantissimo tempo, sia per prepararmi mentalmente al mio viaggio, sia per tornare un attimo a casa e farmi una bella doccia calda. Non so come, però sono appena stata assalita da una voglia di prepararmi per il meglio. Di solito mi vesto con le prime cose che pesco nel guardaroba. Forse oggi sarà diverso. Entro nella doccia, con l'acqua calda che percorre il mio corpo, lasciando piccole gocce dappertutto. Trascorro sempre tantissimo tempo sotto la doccia. A volte addirittura canto. Sì, Toni Topaz che canta sotto la doccia, impossibile da credere vero? Talvolta sento semplicemente il bisogno di cantare determinate parole di qualche canzone ad alta voce, così da sentire il loro eco vibrare nella mia testa. Oltre a cantare penso. Penso alla vita, faccio delle riflessioni, molte volte anche su argomenti stupidi. La cosa che però succede più spesso delle altre è immergermi nei ricordi. Tutti dicono che non si può vivere per sempre nei ricordi, però è più forte di me, una droga senza la quale non riesco a vivere. Posso farne a meno, un giorno, magari due, però poi sento la necessità di tornare a quei tempi bellissimi e spensierati. È proprio per colpa di questi ricordi che la notte piango. Piango senza una ragione precisa, come una vera e propria stupida, mentre vengo sottomessa dalla mia stessa testa. Non capisco più nulla, sono confusa e nessuno può aiutarmi. In questi momenti l'unica cosa che posso fare è rialzarmi, solo con le mie forze, visto che nessuno potrà mai aiutarmi. Quando le lacrime smettono di scorrere lungo il mio viso inizia quel momento di malinconia. Cazzo quanto lo odio. Non hai più lacrime, ti ritrovi in quella fastidiosa tranquillità quando sai che ormai nulla potrà andare peggio di così, e ti abbandoni semplicemente al destino. Non ho mai creduto al destino, però ora come ora sto avendo i miei dubbi. Dubbi. Quelle dannate insicurezze che ti impediscono di andare avanti. Stai vivendo la tua vita e ad un tratto, quando meno te lo aspetti, arriva quella fase in cui ti domandi sta davvero andando tutto per il verso giusto? Sto davvero facendo tutto bene? Oppure sto sbagliando da qualche parte? Ecco, questo sono i dubbi. Imprevedibili, silenziosi, ma altamente spietati. Possono farti cambiare la tua vita in meno di un secondo. Vieni travolto da tutte le insicurezze che essi ti impongono e non riesci più ad uscirne. Un labirinto senza fine. Purtroppo sono caduta in questa trappola. Ho provato più volte ad uscirci, però è dannatamente difficile, per farlo devo lottare, ed io ho esaurito tutte le forze...Troppe ferite che al primo movimento iniziano a bruciare. Cerchi di continuare però il dolore è troppo grande. La testa ti dice fermati, ti farai solamente più male, il cuore invece vai avanti, ne varrà la pena, troverai la tua felicità. Questa guerra, tra cuore e testa. L'angelo ed il diavolo li chiamano. Però, chi dei due è il nemico e chi invece l'aiutante? Non potrò mai saperlo, se non quando sceglierò di seguire uno dei due. Ma ho già preso la mia scelta. Non sceglierò nessuno dei due, rimarrò in bilico tra l'uno e l'altro. Per quanto possa essere un'idea pessima, è sempre meglio di niente. L'acqua è sempre riuscita a calmarmi in qualche modo. Forse perché la associo a quella vacanza, quando mi ha insegnato a nuotare. Ho meglio, lo ha fatto Heather, però non mi scorderò il suo sguardo felice quando per la prima volta sono riuscita a nuotare per tutto il perimetro di quel piccolo lago.
Faccio cessare questo getto di tranquillità. Esco dal bagno, guardandomi allo specchio. Bene Topaz, diamoci da fare per renderti una persona decente.
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After the spark
Lãng mạnSequel di "before the spark" Le loro strade si sono definitivamente divise, forse per sempre. La vita di entrambe è cambiata completamente. Una telefonata, una morte, un evento tragico. Sono questi gli eventi che segneranno le nostre protagoniste.