Combattere

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Toni's pov
Cheryl in coma, Riverdale conquistata dei Ghoulies, c'è davvero qualcosa che potrebbe andar peggio?
Dopo l'episodio della mia fuga, siamo arrivati a casa di Ben, che mi ha aiutata con le valigie e mi ha fatto un piccolo tour della casa.
Ben: -bene, eccoci, rimarrei volentieri a farti compagnia, però devo tornare a Greendale per lavoro quindi mi tocca lasciarti sola-
Toni: -tranquillo, me la caverò- dico rivolgendogli un sorriso.
Ben: -riguardo ai Ghoulies non preoccuparti, non dovrebbero venire fino a qui e poi dubito che ci abbiano inseguito-
"Non sarebbero dovuti arrivare neanche nel covo dei Serpents, eppure lo hanno fatto?"
Ben: -per quanto riguarda il lavoro, non so, prova a chiedere al Pop's oppure in uno dei negozi al centro. Dopo che i Ghoulies si sono ribellati, alcuni si sono trasferiti da altre parti, perciò credo che i commessi manchino. E un'ultima cosa, non uscire di notte, non si sa mai. Te lo ripeto perché ho sentito parlare di alcuni episodi non molto felici ecco-
Annuisco.
Toni: -va bene-
Ben: -se succede qualcosa hai il mio numero, non esitare a chiamarmi-
Toni: -va bene, va bene, non succederà nulla di che-
Dopo averlo rassicurato ulteriormente, ci abbracciamo e lui esce richiudendosi la porta alle spalle.
Rimango da sola con un silenzio teso che mi fa compagnia.
Non avrei mai pensato che Riverdale potesse diventare così.
Sì insomma, è sempre stata una città funesta, però questa volta ha davvero superato tutti i limiti.
Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe successo tutto questo.
Mi siedo sul letto cercando di pensare dove trovare lavoro e come fare per non trovare i Ghoulies visto che di sicuro mi avranno riconosciuta a causa dei miei capelli rosa.
Se dovessero arrivare nella zona del Pop's sarebbe un problema, anche perché da quanto ho capito, ogni Serpent che incontrano fa una brutta fine, perciò non vorrei rischiare e finire in ospedale come Cheryl.
Nei negozi in centro non so se mi prenderebbero proprio a causa della mia gang, perché avrebbero paura che i Ghoulies potrebbero derubare il negozio per colpa mia.
"Ottimo, situazione fantastica"
Non potrò neanche andare a visitare Cheryl in questi giorni perché devo assolutamente trovare questi dannati soldi che ora come ora mi servono più dell'aria.
Guardo il telefono e vedo che è già mezzanotte.
Prendo il maglione di Cheryl che mi sono portata appresso, me lo metto e mi sdraio sul letto spegnendo la luce.
Oltre a parlare con Archie credo di dover parlare anche con qualcun altro, qualcuno che potrebbe dirmi di più riguardo la situazione sui serpents e i Ghoulies.
Sweet Pea e Fangs.

Non ho impostato sveglie, però sono talmente in ansia per questa giornata che non ho quasi chiuso occhio e mi sono svegliata alle sei.
Guardo fuori dalla finestra e non vedo nessun Ghoulie armato di pistola che vuole uccidermi, quindi come inizio non è male.
A parte gli scherzi, devo fare davvero attenzione, anche perché non vorrei disturbare ancora Ben nel caso succedesse qualcosa di veramente grave.
Prendo una fetta biscottata che mangio al volo prima di prendere la felpa e uscire.
Teoricamente non credo che qualcuno venga ad uccidermi di giorno, però per sicurezza ho preso il coltellino che ho da quando sono entrata nella gang, cosa strana visto che mi perdo sempre tutto.
Non c'è nessuno in giro a parte gli adulti che vanno a lavoro oppure i ragazzi che stanno sulla fermata dell'autobus per non fare tardi a scuola.
Ma ora le cose importanti: andare in banca e al Pop's, trovare Archie, e parlare con Sweet e Fangs, sempre se siano ancora qui a Riverdale.
La casa di Ben è in una posizione abbastanza centrale, perciò arrivare in banca mi richiederà più o meno dieci minuti di camminata.
L'aria tetra è rimasta la stessa.
Quell'aria che ti fa pensare ecco, ora succede qualcosa.
E di solito è sempre stato così.
Killer vari, pazzi, ogni storia d'orrore immaginabile può essere associata a Riverdale.
Piccola città, tanti problemi, questo ormai è più che sicuro.
Spero almeno che i Ghoulies non abbiamo invaso pure la banca sennò i soldi potrò vederli solo col binocolo.
Entro mettendo la carta di credito di Cheryl nel bancomat.
Premo il pulsante per vedere quanti soldi ci sono in totale.
"Ti prego, fa che siano abbastanza"
1756.
Bene, allora ne mancano solo 2244.
Fattibile, più o meno.
Contando il fatto che siamo a Riverdale e che potrò rischiare la mia vita ogni minuto, questa raccolta fondi non sarà facile.
Prossima tappa, il Pop's.
È aperto ventiquattr'ore su ventiquattro, perciò non devo preoccuparmi di arrivare in tempo.
Prendo un autobus per fare prima e dopo quattro fermate arrivo davanti al locale che, anni fa, quando ero ancora piccola, pensavo che non avrei mai lasciato.
A quanto pare però il destino non era d'accordo con me.
Attraverso la strada avvicinandomi sempre di più a quel posto dove ho conservato i migliori ricordi con i miei genitori.
Le lucine rosse, le loro voci, i loro sorrisi, le loro risate.
Quando sono morti, spesso andavo lì solo per ricordameli, perché si sa, il tempo pian piano cancella tutto, anche i ricordi più profondi ed io non volevo dimenticare.
Non volevo dimenticare le persone alle quali ero e sarò per sempre legata in tutta la mia vita.
Non nego che mi manchino, che ci penso a volte, guardando il cielo buio.
Vorrei che fossero qui con me, ad aiutarmi con i miei problemi e a riempirmi di abbracci quando qualcosa non va.
Però loro non ci sono e la mia famiglia ora è Cheryl, perciò farò di tutto per salvarla, dovessi combattere anche contro tutti i Ghoulies che ci stanno in questa dannata città.
Compio gli ultimi passi che mi rimangono ed apro la porta.
Il suono di quel campanello.
Quanto mi era mancato.
Mi guardo intorno e vedo che il locale è completamente vuoto.
Niente vecchietti che chiacchierano leggendo un giornale mentre sorseggiano un caffè.
Niente colleghi che discutono della prossima riunione di lavoro.
Cos'è successo qui?
Davvero tutti i problemi esterni si sono impossessati anche di questa piccola landa di salvezza...?
: -salve-
Mi giro e vedo una donna della mia età, con i capelli ricci.
Ha una vaga somiglianza con Pop però forse mi sbaglio.
Toni: -buongiorno-
Mi guarda dalla testa ai piedi leggermente spaventata.
: -non sei dei Ghoulies?-
Toni: -no, no faccio parte dei Serpents, non so quanto questo possa rassicurare però non voglio problemi, davvero-
La guardo con sincerità e lei si calma un po'.
Toni: -non vengo qui da anni, però non ti ho mai vista. Sei nuova?-
: -sì, mi sono trasferita da Chicago per aiutare mio nonno con il locale-
Toni: -aspetta, tuo nonno è Pop Tate?-
Annuisce sorridendo.
Toni: -o mio Dio, non sapevo avesse una nipote. Piacere Toni-
Le porgo la mano.
: -Tabitha. Vuoi che ti prepari qualcosa? Non so, magari un hamburger oppure un frappé-
Toni: -ma no, vedo che non c'è nessuno, non voglio che accendi la cucina solo per me-
Tabitha: -tranquilla, non viene mai nessuno perciò il cibo scade, quindi non è un problema-
Toni: -allora prendo un cheeseburger è un frappé al cioccolato-
Tabitha: -arrivano subito-
Sparisce in cucina e la sento accendere la griglia.
Forse era meglio rimanere a Greendale e andare a lavorare in quel bar, però Greendale è una città abbastanza povera, perciò non credo che avrebbero potuto darmi due mila euro come anticipo.
Certo, Riverdale da quel che vedo non è tanto meglio, però forse qui avrò qualche possibilità in più.
Tabitha torna con un vassoio e me lo poggia di fronte.
Tabitha: -suppongo tu non sia venuta qui solo per mangiare-
Toni: -per quanto gli hamburger del Pop's possano essere buoni, no. Volevo sapere se qui servisse una cameriera, o qualcos'altro, posso fare tutto-
Tabitha: -vedo che hai urgenza-
Toni: -già-
Tabitha: -ti prenderei volentieri, anche perché da sola faccio davvero fatica, però ora gli affari stanno andando male, perciò lo stipendio sarebbe minimo mi spiace-
Toni: -più o meno di quanto si parla?-
Tabitha: -trecento al mese-
Abbasso lo sguardo.
Toni: -meglio di niente, andrò a cercare qualcos'altro, se non trovo nulla ritorno- dico sorridendole.
A quanto pare questo periodo è un momento di crisi un po' per tutti.
Finisco il mio pasto.
Toni: -quanto ti devo?-
Tabitha: -offre la casa, buona fortuna con la ricerca del lavoro-
Toni: -comunque volevo chiederti, sai per caso dove posso trovare Archie Andrews, lo conosci?-
Tabitha: -dovrebbe avere una palestra che si chiama El Royal. A tre isolati da qui-
La ringrazio ed esco dal locale, con il suono del solito campanello che mi accompagna finché non attraverso la strada.
Bene, Archie sarà la mia prossima tappa.
Prendo un altro autobus, anch'esso quasi vuoto.
Davvero si sono trasferiti tutti?
O sono tutti rintanati in casa a causa dei Ghoulies?
Il fatto che Archie abbia una palestra mi è nuovo.
L'ultima volta che Cheryl ed io abbiamo incontrato i nostri vecchi compagni, hanno detto che si era arruolato nel esercito.
Non lo immaginavo un tipo da gestire una palestra.
Arrivo e me la ritrovo davanti.
El Royal.
Con una parete dipinta di rosso e un leone dipinto sopra.
"Andrews, non male"
Entro e anche qui tutto è diverso, c'è un silenzio tombale.
Faccio per uscire ma mi ritrovo il mio amico rosso con una mazza da baseball.
Sobbalzo.
Toni: -Archie, dannazione-
Archie: -Toni? Mio Dio, che ci fai qui?- abbassa l'arma e mi guarda sorridendo.
Toni: -sono tornata perché mi serviva un lavoro. Tu più che altro che fai?- dico facendo un cenno verso la mazza da baseball che stava per spaccarmi in testa.
Archie: -come saprai i Ghoulies ormai gironzolano dappertutto, avranno cercato di entrare in questa palestra decine di volte, perciò ormai bisogna stare sempre attenti-
Toni: -questo gioiellino da quanto ce l'hai?-
Mi guardo intorno.
Archie: -l'ho presa per allenare i ragazzi, poi non ha funzionato perciò ora la usiamo come quartier generale dei pompieri-
Toni: -sei un pompiere?-
Archie: -inaspettato vero? Dopo che i Ghoulies si sono ribellati, hanno iniziato a distruggere Riverdale appiccando fuochi dappertutto. Ho voluto dare una mano, d'altronde ci sono nato qui. Tu più che altro che fai da queste parti? Non eri ad Hollywood con Cheryl?-
Toni: -Cheryl è in coma e mi servono dei soldi. A Greendale non ci sono né negozi né cose del genere, perciò sono dovuta venire qui-
Sgrana gli occhi.
Archie: -Cheryl in coma, cos'è successo?-
Ci sediamo nel suo ufficio ed iniziamo una lunga conversazione che sembra non aver fine.
Gli racconto tutto, del nostro ritorno a Greendale che doveva terminare dopo una settimana, della mia permanenza in prigione, di Cheryl caduta in coma e di sua madre che aveva organizzato tutto quel piano.
Toni: -sono venuta qui per chiederti dei Ghoulies. Com'è realmente la situazione?-
Scuote la testa.
Archie: -non va bene, negli ultimi anni sono diventati troppo forti, si sono impossessati del White Wyrm, di mezza Riverdale e credo che ora stiano cercando di appropriarsi del NorthSide-
Se dovessero farlo allora Riverdale sarebbe spacciata.
Sento dei passi in lontananza e Archie riprende la mazza da baseball.
: -Archie, siamo tornati-
Il mio amico si rilassa andando ad aprire la porta agli sconosciuti appena arrivati.
Archie: -ragazzi, entrate. Avete novità?-
Fangs: -nulla di che, semplicemente-
Il ragazzo si interrompe e si volta verso di me.
Vedo il volto sorpreso di Fangs.
"O mio dio"
Scatto dalla sedia correndo verso di lui che mi abbraccia talmente forte da sollevarmi addirittura da terra.
Sweet al suo fianco si unisce all'abbraccio.
Fangs: -Toni cazzo, da quanto tempo-
Sweet Pea: -certo che sei tornata proprio nel tempo migliore- dice sarcasticamente.
Toni: -fosse stato per me non sarei tornata, però riguarda Cheryl, è in coma-
Dirlo mi provoca sempre un nodo alla gola che mi blocca la respirazione.
Sweet Pea: -cazzo-
Toni: -già, quindi sono venuta per cercare un lavoro perché mi servono i soldi per tenerla attaccata ai macchinari-
Abbassano lo sguardo.
Toni: -Sweet, se non ricordo male i Serpents davano un credito ad ogni membro minorenne che entramnella gang e più volte Tall Boy mi ha detto che avevo una buona somma di denaro messa da parte. Non l'ho mai usata da piccola, perciò vorrei usarla ora-
Inizia a torturarsi le dita delle mani.
Toni: -Sweet?-
Sweet Pea: -vedi Toni, i Ghoulies hanno preso tutto. Tutti i crediti sono nella cassaforte del White Wyrm e anche se non sanno il codice, entrare lì ci è impossibile-
Fangs: -noi e gli altri membri ci stavamo già pensando, perché anche gli altri hanno bisogno di soldi ora che Riverdale è in crisi. Siamo arrivati alla conclusione che c'è solo una cosa che possiamo fare-
Li guardo entrambi.
Toni: -quale?-
Fangs: -combattere-

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