Cheryl's pov
Mi giro verso la voce che ha parlato.
Cheryl: -Kev!- corro verso di lui abbracciandolo.
Kevin: -wow, da quando abbracci le persone?- dice stupito. Rido scuotendo la testa. Presto attenzione al suo abbigliamento. Jeans beige, una camicia ed un cardigan a quadri bordeaux e giallo senape.
Cheryl: -lavori qui?-
Kevin: -già, sono il professore di teatro ed educazione sessuale-
Cheryl: -non avrei mai pensato che saresti tornato a scuola sinceramente. La odiavi-
Kevin: -odiavo Reggie e i suoi amichetti, non la scuola. E poi ho sempre voluto insegnare teatro, e dopo che il Riverdale Theatre è stato chiuso, l'unica opzione che mi rimaneva era la scuola-
Cheryl: -ed educazione sessuale?- chiedo divertita.
Kevin: -il preside aveva bisogno di qualcuno che la insegnasse, e visto che non c'erano volontari mi sono offerto io, almeno ho un doppio stipendio. Ma parliamo di te. Che fine hai fatto?- abbasso lo sguardo. So già che tutti mi faranno questa domanda prima o poi, perciò devo rimanere calma e cercare di riassumere tutta la storia di questi anni.
Cheryl: -diciamo che dopo la scuola sono successe molte cose e sono stata costretta a trasferirmi-
Kevin: -almeno metà di queste cose riguarda Toni?- no, non la metà. Tutte quelle cose riguardano Toni.
Cheryl: -come fai a-
Kevin: -quando te ne sei andata, lei è. morta. Dicono che si sia suicidata- suicidata? Certo. Rimango a fissarlo.
Kevin: -non mi sembri sorpresa-
Cheryl: -non è morta Kev-
Kevin: -no?-
Cheryl: -no, è più che viva- dico fredda. Grazie a Dio, questo momento molto teso viene interrotto dal suono della campanella, che risuona per tutto l'edificio.
Kevin: -questo era inaspettato. Bene, io devo andare a lezione. Ci vediamo e ne parleremo meglio-
Cheryl: -certo, ciao- ci scambiamo due baci sulla guancia, prima di tornare ognuno alle proprie mansioni. Prendo il telefono e noto solo ora che non l'ho tolto dalla modalità aereo. Subito compaiono le notifiche di Heather e Betty.
Heather: -hey Cher, dove sei?- e molti altri dove mi incita a prendere il mio dannato telefono e risponderle. Alzo gli occhi al cielo. Tanto panico solo perché sono uscita dall'hotel senza accendere il telefono.
Cheryl: -hey, va tutto bene-
Heather: -Cheryl cazzo, mi hai fatto prendere un colpo-
Cheryl: -sono solo uscita dall'hotel, cosa poteva mai succedere?- intanto che lei scrive, entro nella chat di Betty.
Betty: -hey Cher, ho chiamato il dottore, ha detto che tua nonna sta meglio. Più tardi vado a vederla di persona. Vieni?-
Cheryl: -certo Betty, a che ora?-
Betty: -alle due-
Cheryl: -perfetto, a dopo- torno camminando fino all'albergo.
Heather: -guarda chi si rivede- ha lo sguardo accigliato e le braccia incrociate sul petto.
Cheryl: -che c'è?- chiedo nonostante sappia già la risposta.
Heather: -vedi un po' tu. Nessuno ti ha visto da stamattina, Betty non sa nulla, quelli dell'hotel non sanno nulla. Non sapevo più che pensare-
Cheryl: -Hev, cosa mai può accadere?-
Heather: -non so, magari ieri, insomma, non ti sentivi molto bene-
Cheryl: -come vedi sto bene-
Heather: -se non fosse per gli occhi gonfi ed arrossati, saresti quasi credibile. Non hai dormito vero?- annuisco.
Heather: -immaginavo-
Cheryl: -possiamo cambiare discorso?-
Heather: -andiamo a fare colazione?- le rivolgo un debole sorriso. Ha sempre capito quando fosse il tempo di cambiare argomento per non farmi pesare la cosa. La sala da pranzo è già piena di persone, tutto il contrario di quando mi sono svegliata. Chi prende piatti di cibo appoggiandoli sui vassoi di metallo, chi occupa il proprio posto lungo i tavoli di legno. Non ho molta fame sinceramente, però non voglio far preoccupare Heather, quindi decido di prendere comunque una brioche.
Heather: -quindi? Qual è il programma di oggi?-
Cheryl: -Hev, puoi fare quello che vuoi. Non voglio che questo viaggio diventi una tortura per te-
Heather: -sono venuta con te per appoggiarti e starti vicina, e sarà quello che farò- sorrido riconoscente.
Cheryl: -grazie, davvero- trascorriamo così il resto della mattinata all'hotel. Alle due, arriviamo tutte e tre all'ospedale. Prima di entrare prendo un respiro profondo. Le mani mi stanno sudando come non mai. Voglio solo entrare nell'ufficio del dottore e ricevere una buona notizia su mia nonna. Non voglio dover sopportare un'altra morte nella mia famiglia che ormai è composta solo da noi due; non voglio andare ad un funerale. Non voglio piangere, di nuovo. Prima che possa accorgermene, sono già entrata nell'ufficio del dottore che segue mia nonna.
Cheryl: -salve-
: -signorina Blossom, salve. Ho delle buone notizie per lei- appena sento quelle parole, mi sento più leggera come se mi fosse stato tolto il mondo da sopra le spalle.
Cheryl: -davvero?-
: -sì, sta bene. Oggi si è già svegliata, quindi dopo può andare a vederla. Abbiamo fatto varie analisi e per fortuna non c'è nulla di grave, come pensavo era solo un po' di stanchezza dovuta all'età. Nonostante questo ho deciso comunque di farla rimanere qui per qualche altro giorno, giusto per essere sicuri-
Cheryl: -grazie-
: -vada da sua nonna, ha bisogno di lei- apro di corsa la porta, avvicinandomi raggiante alle mie amiche.
Cheryl: -sta bene-
Betty: -menomale- esclama buttando la testa all'indietro.
Heather si limita a sorridere a trentadue denti.
Cheryl: -ha detto che posso andare a vederla-
Betty: -certo. Vai pure, noi ti aspettiamo- stanza 248. Oggi finalmente vedrò Nana Rose dopo tanti anni. Quando quel giorno le ho raccontato cosa fosse successo, lei mi disse che stavo facendo la scelta sbagliata, però sono da sempre stata troppo testarda, quindi non l'ho ascoltata e sono partita comunque. Non ha mai detto di essere arrabbiata con Toni, nonostante all'epoca mi avesse dato un vero e proprio schiaffo. Qualsiasi nonna al posto suo si sarebbe arrabbiata, avrebbe covato rancore per quella persona, lei invece non ha avuto nessuna reazione. Non ha neanche detto una parola negativa nei confronti della mia ex ragazza. Ma del resto Toni le è sempre piaciuta. Ogni volta che litigavamo, diceva che si sarebbe risolto tutto, che fossimo vere e proprie anime gemelle. Ma alla fine tutti si sbagliano, anche Nana Rose. Toni non è la mia anima gemella e non lo è mai stata. Entro nella stanza e subito un sorriso mi accoglie. Un sorriso debole, però che mostra comunque grande gioia.
Cheryl: -Nana- mi siedo sul letto accanto a lei.
Nana Rose: -Cheryl, sei tornata- dice debolmente.
Cheryl: -Betty mi ha detto che stessi male perciò sono venuta il primo possibile-
Nana Rose: -tutti questi anni-
Cheryl: -già- abbasso lo sguardo.
Nana Rose: -ti senti meglio ora? Quando te ne sei andata eri distrutta-
Cheryl: -sì nonna, sto bene-
Nana Rose: -sono contenta- un altro pregio di Nana Rose è quello di capire subito cosa mi turba, però non farmi domande a riguardo. Sono certa che ora avrebbe voluto chiedermi letteralmente tutto su Toni; che fine ha fatto, come sta, si è trasferita? Però neanche io so nulla, e sinceramente non voglio andare da lei per queste informazioni, che ad essere sincera neanche mi interessano.
Mentre continuiamo a guardarci entrambe sorridenti, entra un'infermiera.
: -scusate, ma devo prendere le ultime analisi della signora Blossom. Le dispiacerebbe se-
Cheryl: -no, no, faccia pure- do un bacio sulla guancia a Nana Rose ed esco dalla stanza. Sono così felice che stia bene. Torno dalle mie amiche, che si stanno guardando con due sguardi complici.
Cheryl: -conosco quello sguardo tra voi due. Che avete in mente?-
Heather: -stavamo pensando di andare in un posto- sempre le solite.
Cheryl: -che posto?-
Betty: -il White Wyrm-

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After the spark
RomanceSequel di "before the spark" Le loro strade si sono definitivamente divise, forse per sempre. La vita di entrambe è cambiata completamente. Una telefonata, una morte, un evento tragico. Sono questi gli eventi che segneranno le nostre protagoniste.