Cheryl's pov
Ogni volta guardo fuori dalla finestra e ogni volta mi sembra di vedere un paesaggio differente.
Del resto non sono mai stata fuori Riverdale, non ho mai visto case diverse da quelle a schiera che c'erano in quella dannata cittadina. Hollywood è completamente diversa. Persone diverse, edifici diversi, anche l'aria è differente. Forse perché non è caratterizzata dalla tensione che c'era nella mia città natale. Se devo dirla tutta questo cambiamento non mi dispiace e poi non sono completamente sola.
Heather: -hey, a cosa pensi?- mi giro e vedo Heather che mi guarda abbastanza preoccupata. A quanto pare si è già abituata ai miei soliti sbalzi d'umore.
Cheryl: -niente di che, guardavo il paesaggio-
Heather: -va tutto bene?-
Cheryl: -certo Toni, perché non dovrebbe?-
Heather: -non saprei, forse perché mi hai appena chiamata Toni?-
Cheryl: -non è vero- mi mordo il labbro, maledicendomi per aver pronunciato quel nome.
Heather: -Cher, da quando ci siamo trasferite qui non fai altro che deprimerti. Non è la prima volta che mi chiami così. Sono passati tre anni e ancora pensi a lei. Ammettilo che-
Cheryl: -non voglio parlarne. E ti prego, non mettiamo più in ballo questo argomento- dico freddamente. Tre anni fa, quando ho deciso di mettere un grande punto sulla mia vita a Riverdale, lei mi ha chiesto di seguirla, o meglio ha preso un biglietto aereo, e si è seduta vicino a me, dopo aver discusso per almeno cinque minuti con la signora alla quale spettava quel posto.
Dopodiché abbiamo affittato questo appartamento e da allora viviamo insieme.
Lei non aveva niente che la teneva legata a Riverdale, esattamente come me, perciò questo cambiamento di location non ci ha stravolte più di tanto. Perlomeno questo è quello che voglio far credere a tutti.
Cheryl: -oggi hai il college?-
Heather: -sì-
Cheryl: -ti accompagno-
Heather: -non lavori oggi?-
Cheryl: -Hev, sono la direttrice, posso venire quando voglio-
Heather: -ok. Dammi due minuti e ci sono-
Cheryl: -conosco quei due minuti. Ci metti minimo un'ora-
Heather: -oggi no, ho un esame oggi-
Cheryl: -non li fate alla fine dell'anno?-
Heather: -se andassi ancora al college capiresti-
Cheryl: -arriverà un giorno in cui finirai di rinfacciarmelo?-
Heather: -probabilmente no- alzo gli occhi al cielo.
Cheryl: -ti aspetto in macchina- mentre Hev si chiude nel bagno io inizio a scendere le scale. Sono sempre stata una persona che se deve cambiare qualcosa, la cambia in tutto e per tutto, un vero e proprio cambiamento radicale. La mia macchina è stata una delle tante cose che ho cambiato. Bianca, con i sedili color panna. Tutti i colori abbinati perfettamente e soprattutto niente scritte. Come sempre mi fermo ad ammirare la sua bellezza. Ben fatto Blossom, ottimo gusto come sempre, mi dico compiaciuta. Grazie a Dio Heather non ci mette un secolo prima di scendere.
Cheryl: -che ti è preso oggi?-
Heather: -te l'ho detto, ho l'esame e non posso fare tardi- non mi convince. Un'altra cosa che adoro di Hollywood è il clima. Fa caldo tutto l'anno, niente giacche su giacche, niente vestiti pesanti che odio alla follia. Top e pantaloncini corti sono diventati ormai la mia routine. Arriviamo al college di Heather.
Cheryl: -buona fortuna con l'esame-
Heather: -a volte mi sembri mia madre-
Cheryl: -ora non posso neanche augurarti buona fortuna?-
Heather: -io non ho bisogno della fortuna- mi imita.
Cheryl: -quella battuta è passata di moda ormai-
Heather: -quindi anche Cheryl Bombshell è passata di moda?- abbasso lo sguardo.
Cheryl: -penso proprio di sì- ha perfettamente ragione. Niente vestiti rossi, niente iconico rossetto, niente atteggiamento da stronza. Sono diventata come tutti. Però se diventi come tutti, hai meno possibilità che qualcuno ti noti, perciò non verrai mai preso di mira, ed è proprio questo il mio obiettivo. Vedo Heather che ha abbassato lo sguardo, a quanto pare si è pentita di quello che ha detto.
Cheryl: -non avevi una esame?- le sorrido, facendole capire che va tutto bene.
Heather: -giusto, ci vediamo dopo-
Cheryl: -contaci- mi stampa un bacio sulla guancia ed esce dalla macchina, dirigendosi verso l'edificio.Esco fuori dal parcheggio. Vivo in questa città da tre anni e penso di non averla mai visitata per bene. Appena ci siamo trasferite io ho aperto una mia attività, portando avanti l'azienda di sciroppo d'acero di famiglia mentre studiavo alla triennale di economia, cosa che avevo promesso a Nana Rose, mentre Heather ha fatto domanda per il Columbia College e l'hanno presa senza problemi, visto che aveva ottimi voti. Non riesco ancora a capire perché abbia preso una scelta così importante. Ha lasciato sua madre, la città in cui ormai si era ambientata, e per cosa poi? Per seguire la sua migliore amica in un'avventura improvvisa? Ho provato più volte a chiederglielo, però mi ha semplicemente risposto non potevo lasciarti sola in una città completamente sconosciuta. Però se devo dirla tutta, sono felice che lei sia venuta con me, almeno in tutti questi anni non ho vissuto nella depressione totale; ha sempre saputo come farmi ridere, dove portarmi per divertirci, quando lasciarmi sola nel momento in cui davvero non volevo vedere nessuno. È lei che mi è stata più vicina di tutti dopo la fine della scuola, e le sono molto grata. La fine della scuola. Non riesco a non pensarci. Non riesco a non pensare a quel giorno, al ballo di fine anno, a quello schiaffo, al mio diciottesimo compleanno che ho trascorso senza i miei amici, solo Heather ed io, nel nostro appartamento.Ho sempre immaginato il mio diciottesimo compleanno con tantissime persone, con le posate rosse, un vestito bellissimo. Anche questa felicità mi è stata tolta. Non voglio tornare all'appartamento, ormai ci passo quasi tutti i giorni, visto che a lavoro fanno tutto i miei dipendenti. Quando avevo appena aperto il mio business mi divertivo a licenziarli, però dopo qualche mese sono completamente cambiata e ho capito che non posso trattare male tutti. Un grande progresso per Cheryl Blossom, vero? Parcheggio vicino ad un bar, stamattina non ho mangiato nulla e devo dire che sto morendo di fame.
: -buongiorno-
Cheryl: -salve-
: -desidera?-
Cheryl: -una spremuta d'arancia, grazie-
: -perfetto, arriva subito- mi siedo ad un tavolino solitario, come del resto lo è tutto il locale. Non c'è anima viva. Siamo a febbraio, perciò tutti i ragazzi sono a scuola e gli adulti a lavoro. Riverdale non era mai così tranquilla. Sempre tanta gente, con le proprie preoccupazioni, le proprie ansie, non si poteva neanche avere un po' di pace se non nella propria abitazione.
Non so se sia stato un cambiamento in meglio o in peggio. Almeno qui ho avuto la possibilità di non vedere più quella persona. Non sono stata neanche al suo funerale. Meglio, non avrei potuto vederla in una bara, senza la sua solita energia e con gli occhi chiusi. Quei magnifici occhi color cioccolato. Scuoto la testa, allontanando quei pensieri dalla mia mente. Sono trascorsi tre anni, durante i quali sono cambiata in ogni singolo aspetto, ho cercato di andare avanti e ci sono quasi riuscita, non posso farmi dominare dai ricordi. Devo scordarmi di tutto quello che c'è stato e di tutte le promesse fatte. Mentre bevo la mia spremuta, sento qualcuno battere contro la vetrina del bar. Mi volto e mi ritrovo davanti Heather che sventola la mano.
Cheryl: -Hev?- chiedo stupita. Mi fa cenno di uscire dal bar. Pago velocemente il barista ed esco dal locale.
Cheryl: -Hev, cosa-
Heather: -prima che tu possa uccidermi, sappi solo che lo faccio per il tuo bene-
Cheryl: -fai cosa?- chiedo pensando al peggio.
Heather: -basta essere tristi-
Cheryl: -non sono triste-
Heather: -sai, mi sembra che oggi non sia la giornata delle cazzate. Cher, ti vedo e so come ti senti, perciò adesso, davanti a questo bar, giurami che non lo sarai più-
Cheryl: -non è così semplice-
Heather: -giuralo e basta-
Cheryl: -ok, ok, lo giuro- dico più confusa che mai.
Heather: -perfetto, ora andiamo-
Cheryl: -dove?-
Heather: -a divertirci-

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After the spark
RomanceSequel di "before the spark" Le loro strade si sono definitivamente divise, forse per sempre. La vita di entrambe è cambiata completamente. Una telefonata, una morte, un evento tragico. Sono questi gli eventi che segneranno le nostre protagoniste.