Toni's pov
Lo guardo come se avesse appena detto la più grande cavolata di questo mondo.
Toni: -scherzi vero?-
Fangs: -no Toni, sono più serio che mai. Tu non sai qual è la vera situazione qui. Siamo con le spalle contro il muro, dobbiamo reagire sennò quei mostri avranno il potere di tutta la città, mi senti? Tutta e allora non ci sarà più nulla da fare-
Sweet Pea: -abbiamo già radunato ogni membro della gang, manchi solo tu-
Toni: -se non sarei tornata non mi avreste chiamata-
Fangs: -ma ora sei qui ed abbiamo bisogno del tu aiuto-
Non ci penso neanche, scuoto la testa.
Toni: -no Fangs, già Cheryl è in ospedale, non voglio finirci pure io anche perché in tal caso nessuno riuscirà a trovare i soldi per salvarla-
Fangs: -non li troverai in ogni caso, tutta la città è nel terrore più totale, credi davvero che prenderanno una Serpent a lavorare?-
Ha ragione ed è lo stesso ragionamento che ho fatto anche io qualche ora fa, però non cambia la mia decisione.
Toni: -non credo che tutti siano dei codardi a tal punto da non farmi lavorare e poi dei lavoratori servono a tutti. Mi farò dare un aumento dei soldi che mi servono, lavorerò per un mese e intanto Cheryl sarà sana e salva-
Il mio amico scuote la testa.
Fangs: -abbiamo bisogno di te Toni. Non puoi rifiutare così, sei un membro della gang-
Toni: -non capisci vero? Devo salvare Cheryl. Non posso rischiare la mia vita, perché se succede qualcosa a me, lei morirà, questo lo capisci?-
Mi spiace che il nostro primo incontro dopo anni debba essere così, però non posso rischiare.
Ho già avuto a che fare con i Ghoulies anni fa e so che non hanno pietà.
Se devono ucciderti lo fanno senza battere ciglio ed è impossibile negoziarci a meno che il patto non sia favorevole solo e soltanto per loro.
Toni: -e poi come vorresti combatterli? Con dei coltelli mentre loro ti sparano con delle pistole?-
Sweet Pea: -anche noi siamo armati. Abbiamo passato tutti questi mesi a cercare armi per riuscire a resistere contro di loro. I Ghoulies non sanno niente di tutto ciò ma secondo quello che hanno sentito le nostre spie, ci attaccheranno per l'ultima battaglia tra una settimana. Abbiamo una settimana per studiare per bene il piano e poi boom li sconfiggeremo e tu avrai i soldi per Cheryl. Tra quanto devi consegnarli a proposito?-
Sospiro.
Toni: -tra una settimana-
Sweet Pea: -ecco, avrai anche un giorno di anticipo per tornare a Greendale-
Riprendo in mano la mia coscienza.
Toni: -no, non andrò con voi a battermi contro dei spacciatori che non hanno letteralmente limiti-
Fangs: -quindi non ti importa di noi?-
Toni: -mi importa e lo sai bene, però ora devo pensare a guadagnare i soldi e non far guadagnare i Ghoulies nel caso mi prendessero in ostaggio e vi chiedessero un riscatto per liberarmi. Ora scusatemi ma devo andare-
Esco dalla palestra, non voglio rimanere un minuto di più in quella conversazione, perché di sicuro Fangs avrebbe fatto uscire un argomento delicato che mi avrebbe fatto accettare all'istante quella proposta.
È letteralmente una missione suicida.
Certo, meglio che restare con le spalle al muro mentre quelli saccheggiano tutta la città, però credo che servirebbe un piano elaborato, poi il fatto che i Ghoulies siano saliti al potere proprio quando i prigionieri della prigione di Hiram Lodge sono evasi, mi fa pensare che dietro tutto questo ci sia proprio il padre di Veronica.
A proposito, Veronica.
Non ho voglia di rientrare nella palestra, perciò credo che cercherò di trovarla in un altro modo.
Torno alla fermata dell'autobus per andare in centro.
Sembro una naufraga appena arrivata su un'isola deserta che cerca disperatamente qualcuno che la aiuti.
Odio questa situazione, odio dipendere dalle altre persone, però è necessario.
"Devo farlo per te"
Mentre scrollo il telefono alzo un attimo lo sguardo e vedo davanti a me un cartello pubblicitario enorme.
Poso il telefono e guardo meglio.
Gioielleria Lodge!
Veronica Lodge e Reginald Mantle vi invitano nella loro nuova gioielleria che martedì 14 febbraio esporrà un'edizione limitata di gioielli provenienti dall'oriente. Tutti sono invitati, speriamo di vedervi!
Una delle solite pensate geniali di Veronica.
E dove c'è Veronica, quasi sicuramente ci saranno soldi, perciò meglio muoversi.
Magari lei saprà aiutarmi.
Leggo l'indirizzo e lo imposto sul navigatore.
Ottimo, a due isolati da qui, con un autobus ci arriverò in meno di dieci minuti.
A quanto pare questo giorno sarà molto lungo.
Riscoprirò vecchie conoscenze, tutti mi chiederanno cosa io ci faccia qui quando dovrei stare al mare di Hollywood in spiaggia col caldo anche a febbraio a sorseggiare un drink, e io dovrò abbandonarmi all'idea di raccontare la situazione di Cheryl, per quanto faccia male.
L'autobus arriva come sempre puntuale, almeno i mezzi non deludono.
Parto così verso il centro della città, il NorthSide vero e proprio, con i negozi costosi e le gioiellerie.
Cheryl sarebbe già andata in estasi ed avrebbe comprato tutti i negozi possibili ed immaginabili, mentre io mi sarei presa come al solito una semplice maglietta e sarei stata costretta a portare le sue buste piene di vestiti.
Però mi sarebbe piaciuto.
Passare del tempo con lei.
I miei pensieri vengono fermati, per fortuna sennò mi sarei messa a piangere nell'autobus, dal suono dell'alto parlante che dice il nome della mia fermata.
Scendo e dopo aver seguito per cinque minuti buoni il navigatore finalmente arrivo davanti la gioielleria.
Tutti nella vita si sono organizzati bene.
Archie con la palestra, Fangs e Sweet con la gang, Ronnie con la gioielleria, anche Cheryl con la sua azienda, solo io sono rimasta come un'anima vagante.
Intravedo Veronica attraverso la vetrina che per un secondo ricambia il mio sguardo prima di precipitarsi verso di me aprendo la porta e stritolandomi in un abbraccio.
Veronica: -non ci posso credere, sei veramente tu?-
Toni: -no, hai sbagliato persona-
Veronica: -mio Dio Toni, cosa ci fai qui? Pensavo fossi ad Hollywood-
Toni: -sì, un mese fa siamo tornate con Cheryl qui per una settimana, giusto per prendere le mie cose e tornare ad Hollywood, però poi sono successi tanti casini, fatto sta che ora lei è in coma e mi servono dei soldi per farla rimanere attaccata ai macchinari-
Veronica: -non riesco a crederci-
Toni: -per questo sono venuta qui, pensavo che magari avessi un lavoro per me, di qualsiasi tipo-
Veronica: -capisco, entra che ne parliamo-
Mi fa entrare nell'edificio dove appoggiato ad una parete c'è Reggie.
A scuola non parlavamo tanto, perciò lo saluto un semplice cenno del capo che lui ricambia con un sorriso.
Veronica: -Reggie, noi andiamo di la, è una questione abbastanza urgente. Ti occupi tu dei clienti intanto?-
Reggie: -certo, fate pure-
Entriamo in quello che deduco sia l'ufficio di Veronica, con un suo ritratto appeso alla parete e un sacco di set fotografici dove lei appare in primo piano.
Veronica: -quanti soldi tu servono?-
Toni: -duemila trecento-
Veronica: -allora. Il mio carissimo paparino mi controlla ventiquattr'ore su ventiquattro e ha detto che se mi prendo la briga di assumere qualcun altro in questo periodo, manda i Ghoulies a sfondarmi la gioielleria, cosa che devo assolutamente evitare se non voglio rimanente senza profitti. Le mie carte sono quasi tutte bloccate tranne una che però non ha molti soldi. Il massimo che ti posso dare è mille duecento, anzi, facciamo mille trecento-
Non riesco a crederci.
Mi presento da lei dopo anni e lei con tutta la nonchalance di questo mondo, mi da tutti quei soldi.
Toni: -Ronnie, davvero, grazie mille, te li ridarò appena posso-
Scuote la testa.
Veronica: -non è niente. Se mio padre non avesse fatto tutto questo ti avrei già dato tutta la somma che serviva perciò non mi devi nulla. Cheryl è una mia amica, è normale che la aiuti. Dammi il numero della carta sulla quale vuoi che te li carichi e tra mezz'ora li avrai-
Le dico il numero che lei trascrive minuziosamente su un post-it.
Con gli occhi lucidi mi alzo e la abbraccio.
Toni: -ho tanta paura-
Veronica: -andrà tutto bene. Cheryl è forte, molto forte- mi accarezza la schiena.
Toni: -io vado allora. Ho solo altri cinque giorni per trovare i soldi che mi rimangono. Grazie ancora-
Veronica: -sono sicura che ce la farai, buona fortuna-
La ringrazio con lo sguardo uscendo fuori e precipitandomi al negozio affianco.
Sono vicinissima alla meta.
Mi manca un ultimo passo.
Le porte scorrevoli si aprono ed io entro guardando la commessa che si alza spaventata.
Mi blocco di colpo guardandola.
: -esci fuori-
: -cosa succede?- esclama un'altra voce.
: -c'è una Ghoulie qui-
Toni: -no, no, non sono una Ghoulie, sono venuta per cercare lavoro- faccio un passo avanti ma la commessa mi punta un dito contro.
: -non fare un altro passo o chiamo la sicurezza-
I suoi occhi spaventati sbloccano qualcosa dentro di me.
Una paura che ho sempre avuto da quando sono entrata nei Serpents.
Vedere le persone che hanno paura di me.
Vedere il loro sguardo terrorizzato.
Mi è successo più e più volte e mi sono ripromessa che non sarebbe più successo.
E invece eccomi qui.
Il petto di quella donna si alza e si abbassa ad intervalli irregolari, ha davvero tanta paura.
Paura di me.
Le rivolgo un'ultima occhiata e corro fuori, corro fino a che non sono lontana dal NorthSide.
Corro fino ad arrivare a casa di Ben.
Gli occhi spalancati di quella donna non vogliono cancellarsi dalla mia mente.
Non voglio che continui così.
Fangs aveva ragione.
Qui la gente è in paura costante.
Ha paura di tutti.
Ed io non voglio che qualcuno abbia paura di me.
Prendo io telefono, compongo il suo numero che negli anni non è cambiato e mi preparo per l'imminente conversazione.
Fangs: -pronto? Chi parla?-
Toni: -sono Toni-
Fangs: -dimmi-
Prendo un bel respiro.
Toni: -accetto la proposta-
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After the spark
RomanceSequel di "before the spark" Le loro strade si sono definitivamente divise, forse per sempre. La vita di entrambe è cambiata completamente. Una telefonata, una morte, un evento tragico. Sono questi gli eventi che segneranno le nostre protagoniste.