Il piano (Parte II)

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"Non mi piace" disse schietto Martin.

"Sai una cosa? Nemmeno a me" rispose onesto Conrad.

"Ma allora perché..." chiese Spiro confuso.

Conrad si passò una mano fra i capelli, un po' teso. "Rasputin è molto potente, è vero. È completamente in loro balia, è in comunicazione con loro e può attingere in parte al loro potere, ma non è in grado di sostenerli. Rasputin non è aspira a diventare uno di loro perché semplicemente non può. Per quanto modificata, la sua struttura è umana. Ha ormai secoli, tanto da aver probabilmente scordato da dove viene, ma Rasputin è un essere umano e non può geneticamente contenere la loro essenza o struttura."

"Eppure non è impazzito" disse incerto Gabriel.

"La mente di Rasputin è potente come quella di un Guardiano. Se la sua natura non fosse stata oscura, sicuramente sarebbe stato chiamato all'ordine. Non solo comunica con loro, ma riesce a sostenere il contatto con facilità. Attenzione, non sbagliatevi, gli Antichi sanno anche limitare il contatto quel tanto che serva loro per comunicare senza consumare il loro messaggero. Rasputin ha una mente estremamente potente, addestrata non dall'ordine, ma dagli Antichi e per questo ancor più resistente, ma non altrettanto lo è il suo corpo, né lo è la sua anima."

"Quindi tu suggerisci che Mala attacchi il suo spirito?"

"Non esattamente" disse Conrad "sto solo dicendo che non funzionerà nessun trucco mentale, quindi tu sei fuori dai giochi, almeno per quanto riguarda Rasputin, lo stesso vale per il Principe. Il fisico di Rasputin, per quanto rafforzato dai suoi padroni, è però mortale. È quindi soggetto agli incanti e ai sortilegi e qui entra in gioco Mala."

"Ma per quanto potente, non è ancora...giovane?" chiese dubbioso Martin.

Conrad negò. "Mala sembra giovane, come lo sembrate voi. Ma lei è una Guardiana, lo è da molti secoli, ha avuto un addestramento eccellente, è stata sul campo, è anche un'Esecutrice, anche se ha sempre agito in gruppo. Inoltre, è la discendenza e loro non uccidono i loro simili. Questo limiterà molto le opzioni di Rasputin."

"E se, una volta capito che Mala non passerà mai dalla loro parte e che non è realmente una di loro, ordinassero a Rasputin di ucciderla?"

Conrad lo guardò intensamente. "Il Giardino non lo permetterà."

"E..." fece ancora per chiedere Martin, ma Conrad lo fermò.

"Non ti dirò altro, Martin. Le vie del Giardino, per ora, ti sono precluse."

"Per ora?" chiese confuso.

"Dipende da come si evolverà il tuo rapporto con Mala" sorrise malizioso. Il licantropo lo fissò incredulo, poi si accigliò.

"Non credo sia cosa che vi riguardi" mugugnò imbarazzato.

"Non sai quanto ti sbagli" lo provocò Conrad, facendolo illividire dalla rabbia.

"Conrad, smettila" lo rimproverò bonariamente Brion.

"Hai ragione, tornando a noi. Rasputin è immune ai tuoi poteri mentali, Kinlan, ma Roman non è altrettanto resistente alle tue illusioni. Potremmo sfruttarlo, potresti proiettare Mala accanto a lui" rifletté Conrad ad alta voce.

"Ma a quel punto, Rasputin lo vedrebbe subito" obiettò Martin "no, almeno all'inizio, Mala deve essere fisicamente davanti a me. Quando Roman si svela, allora Kinlan potrà operare la proiezione, tanto più che sarà abbastanza sconvolto per la mutazione per accorgersene, non pensate?"

Conrad assentì. "Hai ragione, il tuo ragionamento non fa una piega, faremo così. Ora vado a riprendere Mala, dovrebbe essersi calmata. Quando torniamo, le spieghiamo il piano e poi la porterò nel Giardino...per prepararla a vedere il sangue di suo nonno nella sua vera forma" disse dispiaciuto.

Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora