Il messaggio era arrivato.
Sospirai affranta. Ero sicura che fosse Roman ed era per quello che avevo messo in scena quella pantomima. Ed era sempre per quello che non avevo aperto la via per l'Ordine, perché avevo la sensazione che fosse proprio ciò che cercava Roman.
Scesi dal tavolo con un piccolo salto ed iniziai a camminare avanti e indietro nervosa. Cosa era successo a Roman?
Era ovvio che si fosse perso e, volente o nolente, dovevo ammettere una volta per tutte che avesse tradito, ma perché? Non potevo credere che fosse solo per Reika. Non che la ragazza non valesse tanto, anzi era dolcissima, molto bella e mi piaceva, ma...valeva il tradimento del tuo sangue, il rischio di estinzione delle razze? Una guerra all'Ordine?
Muovere guerra all'Ordine era muovere guerra all'Equilibrio! Solo un folle si sarebbe prestato ad una simile assurdità! Le forze oscure avevano insita nella loro natura la sete di sangue e distruzione, ma Roman...perché? Cosa era successo a mio fratello?
Mi fermai, strusciandomi gli occhi nervosa. Non capivo.
"Roman, maledizione", bisbigliai disperata, sospirando ancora una volta.
"Mala", mi sentii chiamare e, sollevando la testa, vidi Martin poggiato alla porta dell'aula. Non lo avevo nemmeno sentito entrare.
"Ehi", sorrisi un po' tesa.
"Ehi", disse lui serio scendendo le scale "come ti senti?".
"Bene", mentii.
Lui annuì serio, come se avesse creduto alle mie parole.
"E per quanto credi che ti sentirai così bene da scappare dai tuoi amici?", chiese mettendosi seduto accanto a me, ma senza guardarmi. Lo fissai, per poi sbuffare.
"Non ho ancora deciso" borbottai. Lui sollevò un angolo della bocca in un'ombra di sorriso.
"Sei la peggior Guardiana che abbia mai avuto", disse sarcastico, guardandomi di sottecchi. Io lo fissai scioccata e indignata, ma quando feci per dire qualcosa, mi fermò con un gesto della mano.
"Tuo cugino Kinlan è insopportabile ed io sono stato lasciato sotto la sua custodia, insieme a quella testa di cazzo del tuo ex vampiro", lo guardai sconvolta "e sono comunque riuscito a fuggire e trovarti prima di lui".
Chiusi la bocca e lo fissai torva.
"Non dovresti scappare al tuo Guardiano", lo ammonii.
Lui sorrise divertito.
"Infatti, sono fuggito al Guardiano dei Dorvak, per raggiungere la mia Guardiana. La mia inaffidabile Guardiana".
"Ehi!", lo indicai minacciosa "non è che ti abbia abbandonato in mezzo al cimitero dei vampiri, sai? Eri sotto il controllo di uno dei Guardiani maggiori, all'interno di uno dei posti più protetti delle razze, insieme ad un Antico e...ma perché diamine mi sto giustificando con te, quando ho rispettato il protocollo?", sbottai alzando le braccia al cielo.
Lui sorrise divertito.
"Perché sei la mia Guardiana e mi hai lasciato in mezzo ad un branco di vampiri", disse compiaciuto.
"Non ti ho...Savras, santo cielo! Eri sotto la custodia della famiglia Erdély! Nemmeno un'ombra si sarebbe potuta avvicinare a te, senza contare Kinlan, che è un Custode maggiore e...o mio dio, mi sto ancora giust", ma venni interrotta dalle sue labbra sulle mie.
Mi irrigidii, cercando di spingerlo via, ma non sortii un grande effetto e, dopo qualche secondo, dovetti ammettere che non mi dispiaceva più di tanto. Quindi risposi al bacio, stringendomi a lui, sentendo quanto fosse caldo e pensando divertita che i licantropi dovevano essere estremamente comodi nelle notti di inverno.
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Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)
ParanormalSono i discendenti di coloro che hanno distrutto il Milleocchi, salvando i piani e proteggendo la Legge e l'Equilibrio. L'Ordine è stato confinato in un tempo non- tempo, in un luogo di cui nessuno più conosce la via e l'Equilibrio ha deciso di la...