Sangue maledetto

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Mio fratello Roman.

Sorridente. Bellissimo. Terribile.

Oscuro.

"Mala" disse sorridendo, allungando una mano verso di me, ma non muovendosi di un passo. Kinlan lo guardò sgomento e affascinato.

Roman era diverso. Era più imponente, sembrava cambiato non solo dentro, ma anche fuori e subito mi ricordai le immagini di Kevin che mamma ci aveva trasmesso. Roman era sempre stato bello, i tratti scolpiti e fini della famiglia di mio nonno, i lunghi capelli neri, ma lisci e non mossi come quelli miei e di mamma. Da papà aveva preso gli occhi chiari, l'alta statura e ovviamente quel sangue di vampiro, che negli altri tanto disprezzava.

A quanto pare, il motivo era che il suo di sangue dominante, fosse invece quello maledetto di mio nonno. Mi alzai, sempre facendo scudo ai ragazzi con il mio corpo, Kinlan alla mia destra e il Principe poco avanti.

"Roman" disse mio nonno con una calma innaturale.

"Nonno" sorrise lui malevolo "sono venuto a sapere che avete formato una piccola squadra di ricerca" mi guardò e sorrise maligno. Mi accigliai.

"In effetti aveva ragione Kinlan, ti ho lasciato qualcosa addosso, la prima volta che ti ho abbracciato, Mala" disse con un'espressione ambigua e maliziosa, che mi fece rabbrividire. C'era qualcosa di sbagliato in lui, non ero sicura che quello di fronte a noi fosse solo Roman.

Anche Kinlan dovette avere la stessa sensazione, perché mi lanciò uno sguardo fugace, indietreggiando lentamente verso Lucas, Spiro e Gabriel, mentre io coprivo Reika e Martin.

Cameron si era alzato e ora si trovava al mio fianco.

"Fratellino" disse deliziato "ma che aspetto magnifico che hai".

Io mi girai e vidi che il sangue demoniaco aveva preso completamente il sopravvento su mio fratello minore. Pensai velocemente. Il sangue demoniaco lo avrebbe protetto da sortilegi ed incanti, ma lo avrebbe reso più vulnerabile al sangue di Kevin che, in definitiva, scorreva nelle vene di tutti noi.

"Roman" mi feci avanti per attirare la sua attenzione su di me.

"Mala, tesoro" sorrise e finalmente lo vidi. Non era solo Roman, qualcuno era con lui, qualcuno ne condivideva la forma fisica. Non riuscivo a identificarne la natura, sebbene fosse ovviamente di origine oscura.

"Roman, cosa stai cercando?" chiesi mantenendo il controllo "so che non sei certo qui per me. Credo che ormai possiamo giocare a carte scoperte, no?" dissi sogghignando maligna. Lui sorrise divertito e in qualche modo interessato.

"Certo, piccola Mala. Ovviamente possiamo" fece un passo avanti e Cameron ringhiò. Io gli misi una mano sul petto, facendo in modo che il suo sangue demoniaco venisse in contatto con il mio, placandolo.

"Mala, sono qui perché ho bisogno di parlare con i nostri genitori" disse inclinando la testa comicamente, un lieve broncio "mi hanno chiuso la porta in faccia, senza darmi l'opportunità di spiegarmi".

"Non aprirò la via all'Ordine" dissi secca, senza tanti giri di parole.

"Non mi interessa recarmi all'Ordine" mentì spudoratamente "ho bisogno però di parlare con loro. Ho bisogno che ascoltino cosa ho da dire. Capisco che il mio aspetto vi sconcerti e che pensiate che il sangue di Kevin sia maledetto" mi guardò intensamente, come se volesse comunicarmi qualcosa.

"Ma non è così, fratelli, credetemi" guardò me e Cameron, girandosi poi verso il nonno "ed il Principe lo sa bene. Il sangue di Kevin non è maledetto, è antico, ed incompreso, ma non è maledetto" lo indicò con tono accusatorio.

Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora