Brion

295 31 4
                                    

Inspirai a fondo. Ora stava a me.

Il lupo mi fissò dal basso, valutandomi attentamente. Sapevo che in questo momento Spiro era ancora in controllo e sentivo che il suo lupo spirituale stava comunicando con Kinlan, avevamo tempo.

Nonostante ciò, mi inginocchiai davanti al lupo, prendendogli il muso fra le mani delicatamente.

"Spiro, ora che sei insieme al tuo lupo, ricorda" chiusi gli occhi lasciando che le nostre fronti si trovassero "farà male, lo so. Rivivrai il dolore della cattura, ma non sarai solo, non sarai lì. Sei in te, Spiro e io ti sono vicina."

Inspirai a fondo, sperando di essere in grado di gestire il suo lupo.

"Pamyat' retrovolgo" sussurrai sempre tenendo le nostre fronti l'una contro l'altra. Il lupo guaì leggermente, tremando, ma subito dopo iniziò a ringhiare. Un ringhio basso, ma anche spaventato.

"Siamo qui, Spiro. Sei lì con i sensi, ma sei qui con me in realtà" il lupo sembrò calmarsi appena, sebbene tentasse di liberarsi dalla mia stretta.

"Pensa Spiro, ricorda...odori, suoni...dove siete?"

Vidi tutto intorno a me cambiare. Il retrovolgo stava funzionando. Spiro si era calmato e stava ricostruendo l'accaduto, solo che stavolta io ero lì.

Passammo da mattina a tardo pomeriggio, si capiva che il sole stesse per tramontare dalla luce sempre più calda. Vidi Spiro ridere con un ragazzo che era un perfetto equilibrio fra lui e Martin, alto come lui, ma con i colori di Spiro e la sua solarità.

Insomma, l'unico brontolone in famiglia lo avevo preso io. Sorrisi, mentre mi concentravo sulla scena che si stava svolgendo davanti a me. Sentii il lupo tendersi sotto di me e, all'improvviso, davanti ai due si aprì un portale, e ne uscirono due negromanti. Uno dei quali era...Roman?

Restai impietrita, mentre vedevo mio fratello scagliare un sortilegio sui fratelli, mentre due uomini, che non sembravano essere né licantropi, né tantomeno vampiri, li legavano e incappucciavano. La tentazione di alzarmi fu forte, ma sapevo di non poter cambiare ciò che era stato, né rischiare il contatto con Spiro.

Mi feci coraggio e continuai a guardare. Da un altro portale uscì un altro di loro, che trascinò e poi abbandonò per terra i cadaveri di due vampiri.

Ecco come era andata! Santo cielo!

Avevano trovato i due vampiri, certo, ma perché i loro corpi erano stati portati lì per inscenare il rapimento da parte della casata dei Dorvak. Roman, ma cosa eri diventato?

Sentii Roman parlare, ma la voce era quella di Rasputin. Questo spiegava come Spiro non la avesse riconosciuta, ma l'odore....quello non sarebbe dovuto essere lo stesso?

Il lupo ringhiò, scuotendo la testa con forza, come per liberarsi, lo afferrai saldamente, nonostante si divincolasse.

"Spiro, non costringermi a bloccarti, ascolta! È nel passato, tutto nel passato! Ho bisogno che tu ricordi, so che fa male, ma non è reale, non è ora!" urlai mentre lo tenevo stretto fronte contro fronte.

Il lupo smise di dimenarsi, ma respirava in maniera convulsa e sentivo la rabbia irradiare dal suo corpo.

"Lo so, Spiro, lo so. Ti prego, se vogliamo trovare Kyran devi aiutarmi. Concentrati."

La scena cambiò così all'improvviso da procurarmi la nausea. Eravamo in un posto buio. Mi guardai intorno, ma non riuscivo a vedere nulla. Certo che stupida, Spiro aveva il cappuccio, quindi non poteva vedere. Ma poteva sentire.

"Spiro, devi ricordare cosa riuscissi a percepire con i tuoi sensi di licantropo: odori, voci, tutto quello che riesci e trasmettermelo. Devo sentire come senti tu." Sussurrai al lupo, come se potessero sentirci.

Il Tempo dei Guardiani (Sequel di Lyca)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora